METALEYES

Unclouded Perception – District
Bravi quando scelgono le strade del metal estremo melodico, i cinque tedeschi mettono sul piatto una melodia vincente ed un grande impatto, all’interno di un mix di generi ed influenze che crea un sound personale ed estremamente convincente.

The Sonic Dawn – Eclipse
Il risultato è un piccolo capolavoro di psichedelica bellezza, un dolcissimo viaggio verso non una ma tante luci colorate, finalmente liberi, finalmente leggeri.

MECHANICAL GOD CREATION
Il video di Warface, dall’album “The New Chapter” in uscita a febbraio (The Goatmancer).

Sinoath – Anamnesis
Quello del quartetto catanese è un dark metal personale e ben suonato che prende le mosse, come è ovvio che sia, da un retaggio sabbathiano per arricchirlo con soluzioni ingegnose ed interessanti.


Fiend – Seeress
Un concentrato di doom metal fatto in un modo mai ovvio, con canzoni che salgono al cielo come spire di un voluttuoso e lento incendio.

Def Leppard – The Story So Far-The Best Of
The Story So Far- The Best Of è la classica raccolta che ripercorre gli anni di una band che ha fatto la storia del genere, per cui è ovvio che qui si trovino i maggiori successi, così come qualche brano degli ultimi lavori, magari sfuggito ai fans della prima ora.

Doomcult – Life Must End
I Doomcult non finiranno sui rari libri dedicati al doom (e in quei pochi non vengono citate neppure band che meriterebbero interi capitoli …) ma sono un’alternativa tutto sommato stimolante e a suo modo abbastanza originale ai soliti nomi.

Skelethal/Cadaveric Fumes – Heirs Of Hideous Secrecies
Due proposte dalla ancora poco considerata (se non dai cultori del metal estremo underground) scena transalpina che, invece, ha in serbo vere e proprie sorprese sia in campo death che nell’ancora più oscuro e maligno black metal.

Musmahhu – Reign of the Odious
La poliedricità di Swartadaupuz è infinita e ci regala un’opera feroce e malvagia dedita a un death compatto, claustrofobico e corrosivo.

Mountain Eye – Roads Uncharted
La band olandese ci scaraventa per mezzora nel bel mezzo della scena nu metal che fu, e lo fa con una raccolta di brani assolutamente riusciti: se il genere è ancora nelle vostre corde l’ascolto dell’album è consigliato anche se può sembrare sorpassato rispetto alle mode del momento.

Dawn Of Winter – Pray For Doom
Pray For Doom è un buon lavoro, il sound dei Dawn of Winter segue le coordinate delle leggende del genere come Candlemass, Solitude Aeturnus e Pentagram, con un Mutz evocativo come non mai, ed un lotto di brani che si trascinano come mastodontici moloch, lenti ed inesorabili nella loro pesante marcia.

Woest – Le Gouffre
Le Gouffre esibisce un pizzico di fruibilità ed organicità in più rispetto al precedente album, ma la proposta di questi francesi resta rivolta ad un’audience piuttosto selezionata; ciò non toglie che chi abbia pazienza e voglia di confrontarsi con sonorità a loro modo ostiche potrebbe trarne decisamente soddisfazione.

Speechtones – Step
Step è un primo passo, una fondazione di un nuovo mostro sonoro che nasce non a caso in Sardinia, una terra molto fertile per l’underground di qualità.

HELEVORN
Il lyric video di “Nostrum Mare (Et deixo un pont de mar blava)”, dall’album “Aamamata” (Solitude Productions / Bad Moon Music).

Paola Tagliaferro – Fabulae
Un delicato e poetico affresco di prog cantautorale ed esoterico. Per palati fini.

The Sacrifice – The Sacrifice
In questo esordio omonimo la synthwave si congiunge carnalmente con il rock e d il metal e, pur non smarrendo mai il proprio lato più danzereccio, il sound appare in ogni frangente molto più nervoso e robusto rispetto a quanto accade nei lavori afferenti all’elettronica più tradizionale.

Shockin’ Head – Xxmiles
Unione di intenti e tanta attitudine per questo quartetto che risulterà una gradita sorpresa per gli amanti del metal, siano essi più legati alla tradizione che a suoni moderni e dall’impatto di un carro armato.