Unru / Tongue – Split

Intimhölle Regression e Omega Male sono le due facce di una stessa medaglia, oltre che l’esibizione convincente di due band delle quali credo proprio sentiremo parlare anche in futuro, stante una comune efficace espressione che le porta a raggiungere lo stesso risultato percorrendo strade decisamemte diverse.

Atrium Noctis – Aeterni

Aeterni non è un brutto lavoro e i fans del genere troveranno tra le trame sinfoniche, le accelerazioni estreme e le sfumature gothic/folk, più di uno spunto sufficiente per non spegnere il lettore dopo un paio di brani, ma è indubbio che dopo quindici anni di attività e al quarto lavoro, era sicuramente legittimo aspettarsi un album meno derivativo, prodotto meglio e con qualche idea in più.

Solbrud – Vemod

Vemod si rivela uno degli album più convincenti dell’anno: rabbioso, intenso, ossessivo ma anche capace di far riflettere, in sintesi, difficile far meglio di così.

Kawir – Exilasmos

L’impasto sonoro è qualcosa che solo i Kawir propongono, e provoca un grande coinvolgimento, mostrando come la via ellenica al black metal sia ancora molto vitale e fertile, anche perché con il retroterra storico greco il materiale non manca di certo

Blut Aus Nord – Deus Salutis Meæ

Chapeau a Vindsval, unica mente dei Blut Aus Nord che, dopo venti anni di musica estrema, dimostra una creatività senza pari, presentandoci un’opera breve ma intensa e ricca di stimoli emozionali.

Black Messiah – Walls of Vanaheim

Walls of Vanaheim è un’opera di buono spessore in un genere in cui non è così semplice lasciare il segno, ma purtroppo non riesce a raggiungere l’eccellenza a causa dell’eccessiva e ridondante verbosità che rischia di tenere lontani gli ascoltatori meno avvezzi a questo tipo di sonorità.

Forgotten Tomb – We Owe You Nothing

I Forgotten Tomb hanno raggiunto uno status invidiabile, che è quello di una band che può seguire una strada propria infischiandosene delle tendenze o delle convenienze commerciali, senza che questo vada minimamente ad inficiare il risultato finale.

Crafteon – Cosmic Reawakening

Questi buoni otto brani si sviluppano su tempi medi riproposti con una certa regolarità e dal livello complessivo confortante, mancando però di un brano trainante capace di agganciare con decisione un audience sommersa da un’offerta ampia per gamma e, sostanzialmente, anche per qualità.

Xanthochroid – Of Erthe and Axen Act II

Gli Xanthochroid sono sempre capaci di coinvolgere,  qualunque sia il filone stilistico prescelto, dall’alto della dote  più unica che rara che hanno nell’infondere la propria musica di un pathos cinematografico, consentendo all’ascoltatore di immergersi del tutto nel loro mondo immaginario per ottenerne visioni nitide e quanto mai reali.

Sheidim – Infamata

La durata, che non si discosta da molti full length di altre realtà, e la qualità dei brani proposti risultano due buoni motivi per non perdere questo lavoro e fare la conoscenza degli Sheidim.

Ulvegr – Titahion: Kaos Manifest

Titahion: Kaos Manifest è un altro disco dedicato agli amanti del black metal, quelli che di certo non si stufano di ascoltare certe sonorità, specialmente se offerte con l’attitudine e le capacità mostrate dagli Ulvegr.

Sojouner – Empires of Ash

Un lavoro valido, basato su un black metal epico e atmosferico, che non stravolge le gerarchie del genere rivelandosi, però, degno di ascolto e di attenzione per chi apprezza simili sonorità.

Sedna / Postvorta – Sedna / Postvorta

Nonostante i contenuti siano piuttosto essenziali, con un brano per ciascun gruppo, questo split album fornisce comunque l’occasione per ascoltare materiale inedito di ottima fattura da parte di due tra le realtà più stimolanti attualmente in circolazione, tanto più che il tutto è scaricabile gratuitamente dal bandcamp dell’etichetta.

Párodos – Catharsis

La speranza è che questo, per i Párodos, sia solo il primo passo del brillante cammino intrapreso da una nuova band formata da musicisti che, forse proprio in quest’ambito, paiono aver trovato la loro ideale dimensione.

Grima – Tales of the Enchanted Woods

Un lavoro che squarcia il velo sul talento di questi due ragazzi, per i quali mi piace pensare che il comune sentire causato dalla loro condizione gemellare abbia realmente fatto la differenza.

Omega – Eve

Un altro livello di lettura è chiudere gli occhi e sentire cosa fa veramente questa musica, cosa provoca nelle nostre sinapsi: in codesta maniera si potrà scoprire un mondo, una raccolta di emozioni e stati d’animo come in un’ipnosi, perché questo disco è concepito per farci viaggiare alla ricerca del nostro io, della nostra volontà su questo pianeta, ma anche e soprattutto oltre questo pianeta e questi limiti che ci imponiamo.

Inconcessus Lux Lucis – The Crowning Quietus

Trascinante e adrenalinico, The Crowning Quietus è l’ascolto ideale per ripulirsi dalle scorie della quotidianità e combattere efficacemente “il logorio della vita moderna”, parafrasando una famosa pubblicità di altri tempi …

Profundum – Come, Holy Death

Ogni attimo è finalizzato al completamento di un percorso che porta verso una fine più invocata che temuta, con la tensione che non viene mai lasciata scemare.

Raventale – Planetarium

Planetarium contiene quattro tracce splendide, nelle quali la componente estrema è brillantemente stemperata da un’ispirazione melodico/atmosferica spinta al suo massimo livello.