BAD As – Midnight Curse

Un album per il quale vale la pena perdersi per una quarantina di minuti tra le sue trame, fatte da una ragnatela di influenze ed ispirazioni che portano il sound del gruppo a viaggiare tra diversi generi, dal rock al metal per mano alla propria anima progressiva.

Othismos – Separazione

La caduta è molto dolorosa e qui il dolore suppura da tutte le ferite, messo in evidenza con un black hardcore intelligente e suonato come lo hanno immaginato, con un grande lavoro in studio.

Apneica – Tra Rocce e Cortecce

Tra Rocce e Cortecce segna non tanto un ulteriore cambio di direzione ma semmai un assestamento ideale dello stile perseguito dagli Apneica: se da una parte c’è il ritorno a sonorità più aspre, dall’altra è ancora più fluida la compenetrazione con il post metal che fa scaturire bellissime aperture melodiche

Organic – Carved In Flesh

Prodotto benissimo, tanto che i dettagli compositivi sono perfettamente leggibili, ed accompagnato da una copertina dal fascino old school commovente, Carved In Flesh è un album che entusiasma, una vera sorpresa assolutamente imperdibile se siete amanti di queste immortali sonorità.

Madvice – Everything Comes To An End

Il sound non ha nulla a che vedere con quello dei Nameless Crime, ma rimane una sagacia compositiva che si respira nello spartito di queste devastanti nove esplosioni metalliche che racchiudono un impatto tradizionale, con un approccio moderno e progressivo e assolutamente diretto.

Inira – Gray Painted Garden

Il quartetto nostrano si rivolge con la sua musica agli amanti del metal moderno, ed i capisaldi del genere sono tutti ben sistemati all’interno di questa raccolta fatta di undici tracce di metallo moderno e melodico che formano un’opera esplosiva e benedetta da un songwriting che ne alza non poco l’interesse.

Angerfish – Get Uncovered

Gli Angerfish hanno senz’altro buone potenzialità, che vengono espresse in particolare nei brani in cui regnano atmosfere in linea con il rock americano degli ultimi trent’anni, dimostrandosi assolutamente sul pezzo quando il sound assume una matrice doom/stoner, più in affanno invece nei brani accelerati da un’urgenza thrash/punk.

Damnatus – Un Niente

Quello di Damnatus è un depressive black cadenzato e melodico, basato soprattutto su un lavoro chitarristico lineare ma efficace nel generare melodie dolenti sulle quali, poi, si poggia lo screaming disperato che declama testi in italiano molto diretti ma non banali.

Codename : Delirious – The Great Heartless

I Codename: Delirious potrebbero suonare benissimo sia il metalcore e l’elettro metal così come il deathcore o il nu metal, invece scelgono la via più difficile, ovvero quella della sintesi originale e personale.

Winterdream – Inner Lands

Bellissimo debutto per i Winterdream, duo nostrano al debutto con Inner Lands, convincente lavoro composto all’insegna di un valido symphonic/power/folk metal.

Athrox – Through The Mirror

La band, dotata di una personalità debordante, ci travolge con la sua raffinata e drammatica potenza, i brani si susseguono, storie e problematiche di tutti i giorni vengono raccontate attraverso uno specchio, mentre la musica segue la narrazione tra spettacolari e cangianti momenti di metal dall’alta potenze espressiva.

Brvmak – In Nomine Patris

In Nomine Patris risulta una valanga musicale di emozioni ed atmosfere che non lasciano scampo, grazie ad un metal estremo, oscuro, epico e progressivo, che alterna potentissime mitragliate death a ricami progressivi pregni di epica sacralità.

Selvans – Faunalia

Tutte le canzoni sono magnifici affreschi tutti diversi fra loro, attraverso i quali si viene trasportati in una dimensione dove le nostre tradizioni sono ancora vive, anche quelle più crudeli e demoniache, perché noi siamo degli animali.

Homicide Hagridden – Effect Lucifero

Effect Lucifero è una raccolta di brani di thrash metal senza compromessi che esplode fin dal momento in cui l’opener 4Letters dà il via alla mattanza.

Neos Gheron – Potius Nihil, Potius Deseltus

Le parti strumentali vanno anche oltre il dungeon synth per rientrare a tutti gli effetti nel metal sinfonico, mentre quando si fondono voce e organo si raggiunge la vera nera maledizione. Un ottimo recupero per un disco davvero estremo ed underground.

R.O.T. – Revolution Of Two

Revolution Of Two risulta quindi uno splendido esempio di metal estremo, melodico e progressivo, meritevole di attenzione anche perché suonato ottimamente da un duo dalle potenzialità enormi.

Seventh Genocide – Svnth

Nonostante le sue caratteristiche Svnth può essere considerato alla stregua di un lavoro di inediti, tale è stato il percorso evolutivo dei Seventh Genocide rispetto agli esordi: l’ep ha la funzione non da poco di consolidare lo status prestigioso acquisito dalla band romana con pochi ma mirati lavori.

Giò – Succederà

Da un personaggio con oltre trent’anni di esperienza nel mondo musicale ci si aspettava qualcosa di più, ma quello che sembra evidente è il parziale distacco di Giò dalla scena rock per un approdo a sonorità più vicine al pop e quindi abbastanza lontane dal target della nostra webzine.