Integral – Resilience
Il disco viaggia benissimo ed è una bellissima sorpresa in un panorama a volte troppo appiattito su certe sonorità, mentre qui si vola davvero alti, e si può tranquillamente dire che in ambito pesante sia uno dei dischi dell’anno.
Aurelio Follieri – Overnight
Un album scritto con maestria e passione, un ascolto piacevole che esprime il talento, non solo tecnico ma anche compositivo, del musicista.
Turma – Kraken
Solo ventitré minuti ma vissuti alla mercé della leggendaria piovra gigante, una prova di forza davvero niente male per il gruppo napoletano.
Dogmate – Dual
In questo lavoro l’ hard rock alternativo ha preso le redini del sound del gruppo, mettendo leggermente più in ombra le sfumature stoner del primo album.
In Tormentata Quiete – Finestatico
Quella degli In Tormentata Quiete è una magia che si perpetua da diversi anni con una frequenza che egoisticamente vorremmo maggiore ma che, come l’apparizione nella volta celeste di una cometa ad intervalli di decenni, continua a meravigliare ogni volta e, proprio per questo, porta con sé il dono dell’eccezionalità.
Voids Of Vomit – Ritval Expiation
Manca ancora un full length per suggellare questi quattordici anni vissuti nell’underground estremo, ma Ritval Expiation è sicuramente un buon modo per fare la conoscenza dei Voids Of Vomit, ennesima buona proposta nata negli anfratti della scena estrema dello stivale.
Viscera /// – 3: Release Yourself Through Desperate Rituals
In 3: Release Yourself Through Desperate Rituals viene edificato un sound disturbato e cangiante, capace di passare in un nonnulla da sfuriate death/black a una tossica psichedelia dagli aromi settantiani.
Lightyears – Erase
Cinque brani di rock alternativo in cui il metal è presente, così come un approccio dark wave formando così un sound elegante ma nervoso, raffinato ma piacevolmente elettrico e solo a tratti suggestivamente estremo.
Fuoco Fatuo – Backwater
Un meraviglioso, oscuro opus di grande arte funeral senza eguali in Italia: una grande crescita artistica di questa band che ha prodotto uno dei migliori dischi del 2017.
Altair – Descending : The Devilish Comedy
Quaranta minuti di power metal veloce e progressivo, potente e melodico, ovviamente dai tratti epici, sinfonico il giusto per poi ripartire con cavalcate metalliche tra tradizione tedesca e raffinata scuola scandinava.
Bretus – … From The Twilight Zone
I Bretus con questo disco si confermano un ottimo gruppo doom che non sbaglia un disco.
Zora – Scream Your Hate
Scream Your Hate ha nella sua anima tradizionale il proprio punto di forza, oltre ad un approccio senza compromessi che piacerà non poco ai deathsters di origine controllata.
Alchimia – Musa
Musa è davvero ispirato da un’entità superiore, e come i processi alchemici prende degli elementi, li distrugge e li fa rinascere attraverso un processo materiale ma soprattutto spirituale, che in questo caso è la fusione di metal e folklore partenopeo.
Centripetal Force – Eidetic ep
Thrash metal tecnico e progressivo è quello che ci propone questo terzetto italo/inglese formato da due musicisti attivi dal 1993 nella scena metallica torinese, i quali che si avvalgono della prestazione dietro al microfono del cantante John Knight (in forza ai Synaptic).
Postvorta – Carmentis
I dischi precedenti erano buoni, Carmentis rappresenta però una decisa svolta verso l’alto, verso un disegno sia musicale che poetico molto elevato, confermando il post metal come musica di scoperta e di navigazione dell’occulto.
Helfir – The Human Defeat
Se Still Bleeding era già un album più che convincente, The Human Defeat va ancora oltre, collocando il nome Helfir ai vertici qualitativi della scena italiana.
Chiral – Gazing Light Eternity
Gazing Light Eternity conferma appieno il valore che Chiral aveva già esibito compiutamente nelle opere precedenti, mostrando un talento di livello superiore alla media.
Raging Dead – When The Night Falls
Una conferma o una nuova realtà, fate voi, rimane il fatto che l’album risulta un ottimo lavoro e i Raging Dead hanno sempre più fame e si nutriranno di voi dopo avervi investito con When The Night Falls.
Montezuma – Sutura
L’album presenta una serie di tracce dal notevole spessore, oscillanti tra le varie anime rinvenibili nel mare magnum del post metal, mettendo in evidenza un gruppo di musicisti ispirati e dalle idee piuttosto chiare sul da farsi.
Kill Your Karma – What Hides Behind The Sun
Un ottimo ibrido tra il progressive estremo dal taglio death/prog e quello moderno ed alternativo dei gruppi statunitensi esplosi all’alba del nuovo millennio.