Kings Will Fall – Thrash Force.One

I Kings Will Fall scendono dalle Alpi del Tirolo, con attitudine sfrontata, per portare guerra e distruzione con nove bombe che piovono dal cielo.
Prayers of Sanity – Face of the Unknown

I Prayers Of Sanity ci investono con una tempesta di thrash metal statunitense veloce, melodico ed arrabbiato quel tanto che basta per far nascere un tornado, tra ispirazioni che vanno da un inchino agli Exodus fino ad una vera adorazione per i Testament ripuliti dalle scorie death metal.
The Haunted – Strength In Numbers

Thrash metal, melodic death ed un approccio hardcore fanno di questa ennesima decina di bombe metalliche un altro massiccio muro estremo a firma The Haunted
Tau Cross – Pillar of Fire

Secondo eccellente lavoro per questo supergruppo che, unendo ingredienti come darkwave,crust,trash, sforna un’opera intensa, coinvolgente e da non lasciarsi sfuggire.
Paralysis – Life Sentence

Tutto funziona esattamente come deve essere un album di genere, la voce cartavetrata e l’alternanza tra potentissimi mid tempo ed accelerazioni sono il pane dei Paralysis che non fanno nulla, però, per uscire dai binari del genere.
Impalers – The Celestial Dictator

Ovviamente siamo nel mondo del thrash metal e di qui non ci si schioda, ma se siete amanti della scuola tedesca The Celestial Dictator è un album da non perdere.
Dementia – Persona

Persona lo si ascolta e scivola addosso, pur essendo consapevoli che è il disco di un gruppo che potrebbe fare ben altro.
Hell Done – The Dark Fairytale

Gli Hell Done si sono ritrovati ed hanno finito il lavoro iniziato tanti anni fa, raccontando con The Dark Fairytale una tragica storia d’amore supportata dalle note epiche, dure, a tratti violente, dell’heavy metal dai rimandi speed/thrash.
Quintessenz – To the Gallows

Il sound offerto in quest’album è piuttosto diretto, senza particolari fronzoli e se vogliamo, molto più attinente a livello tedesco allo spirito thrash che non a quello black, che invece di solito tende ad essere da quelle parti molto più introspettivo.
Wraith Rite – Awaken

La strada per ritagliarsi un po’ di spazio, anche a livello underground, è ancora molto lunga e dagli esiti incerti, ma la voglia di provarci di sicuro non fa difetto ai Wraith Rite.
Pokerface – Game On

Ottimo ritorno dei thrashers russi Pokerface con il nuovo album Game On, un devastante esempio di thrash/death metal diretto e senza compromessi, valorizzato dalla prestazione della singer Lady Owl, nuova ammaliante strega dietro al microfono.
Urn – The Burning

The Burning è un disco che riassume i motivi per cui siamo metallari, poiché la velocità, la cattiveria e l’adrenalina che possiede sono in gran parte i motivi per cui ascoltiamo la musica del caprone.
Infernäl Mäjesty – Unholier Than Thou

Questa ristampa mette in evidenza l’approccio malvagio e senza compromessi del gruppo canadese, con una serie di brani violenti che alternano mid tempo a veloci sfuriate dal piglio speed thrash assolutamente old school.
Mindcrushers – Born In Doom

Born In Doom risulta un album diretto, potente e devastante, dalle reminiscenze old school ma perfettamente inserito nel contesto estremo odierno, anche per la sua soffocante atmosfera in cui si aggirano spiriti metallici provenienti da più di un genere.
Anubi’s Servants – Duat

A tratti il lavoro del gruppo entusiasma e le varie atmosfere create all’interno dei vari brani, pur mantenendo l’approccio estremo e consolidato nel genere, danno all’ascoltatore molti buoni motivi per ripartire daccapo al termine dell’ascolto.
Overkhaos – Beware Of Truth

Un debutto al di sopra di ogni aspettativa, del quale basta solo dire che tra le sue trame si trova tutto ciò che anima lo spirito musicale di capisaldi del genere come Symphony X, Nevermore ed Iced Earth.
Infinitas – Civitas Interitus

Civitas Interitus è un lavoro piacevole, a tratti suggestivo, in altri più indicato per svuotare boccali di birra scura in qualche festa sperduta tra le vallate elvetiche: un album per divertirsi e, perché no, anche sognare.
Veins – Innocence

Nel sound dei Veins troviamo un thrash metal che non disdegna parti classiche e sfuriate metalliche che si trasformano, in un attimo, in bellissime ed atmosferiche parti acustiche.
Dope Out – Scars & Stripes

Un ottimo album underground e una band in cui rifugiarsi quando la voglia di rock è tanta così come quella di un nome nuovo da fare vostro.
Assent – We Are The New Black

I francesi Assent irrompono con il loro sound estremo, partendo da una base struttrata su un groove metal moderno, per contornarla di rabbioso black metal, sfumature atmosferiche e death melodico per un risultato sicuramente interessante.