Athanasia – The Order of the Silver Compass
Non lasciatevi ingannare dalla provenienza, perché il trio non ha nulla a che fare con il sound nato sui marciapiedi del Sunset Boulevard, anzi il metallo incendiario racchiuso in questo ottimo lavoro risulta di matrice europea, tra power metal, melodic death e hard & heavy.
Heart Of A Coward – The Disconnect
Nel suo genere The Disconnect sarà una delle migliori uscite di quest’anno, potente, melodica e molto interessante.
Starbynary – Divina Commedia – Purgatorio
Divina Commedia – Purgatorio è un altro lavoro che merita applausi a scena aperta dal primo all’ultimo minuto di musica offerta dagli Starbynary.
Rammstein – Rammstein
Rammstein è un album molto potente, estremamente ironico ma anche terribile nella descrizione di ciò che siamo davvero, come se ci guardassimo allo specchio senza filtri.
Syrence – Freedom In Fire
Qualche valido spunto a livello strumentale, specialmente nei brani in cui le chitarre si impongono con ritmiche incisive, e un look ed un’attitudine alla Judas Priest sono ciò che resta di un lavoro che rimarrà confinato nell’underground confuso tra la montagna di uscite che ogni mese affolla il mercato dell’hard & heavy.
Black Thunder – All My Scars
Con All My Scars, album massiccio, potente e diretto, i Black Thunder firmano dieci brani tellurici e compatti sicuramente meritevoli d’attenzione.
October Tide – In Splendor Below
In Splendor Below è senza dubbio un disco che merita d’essere ascoltato e che, probabilmente, convincerà pienamente più di un ascoltatore ma per quanto mi riguarda l’appuntamento con un nuovo capolavoro, se non all’altezza almeno vicino a Rain Without End, è nuovamente rimandato alla prossima occasione.
Relinquished – Addictivities (Pt. 1)
Addictivities (Pt. 1) risulta un buon lavoro nella sua interezza, mancano solo quel paio di brani a farsi carico qualitativamente dell’intera tracklist ma sono dettagli, perché la band dà vita ad un’opera oscura e dalle atmosfere dark progressive che trovano nella musica di Opeth, Eternal Tears Of Sorrow e Diabolical Masquerade le loro più convincenti ispirazioni.
Fleshgod Apocalypse – Veleno
Il disco maggiormente metal della loro collezione, un esempio molto vicino all’optimum di ciò che può essere il metal.
Die On Friday – Revolution
I Die On Friday danno alle stampe un macigno metallico in cui non mancano sfuriate estreme, mid tempo dalle melodie mainstream ed atmosfere che ci portano aldilà dell’oceano: un sound ambizioso e dal buon appeal, ruvido il giusto per piacere anche a chi è abituato ad ascolti più in linea con la tradizione metallica.
Funeral Hearse – In Devotion Of…
Il musicista di Singapore, come sovente avviene nelle lande asiatiche, offre un black metal che non attinge del tutto a quello di matrice scandinava, ma lo sporca con un’attitudine death avvicinandosi piuttosto al versante old school del genere in questa sua commistione.
Burial Remains – Trinity Of Deception
Venticinque minuti di ottimo death metal old school sotto forma di macigni sonori che non deluderanno gli appassionati dai gusti classici.
Axel Rudi Pell – XXX Anniversary Live
Registrato a Bochum e Budapest di recente, XXX Anniversary Live risulta il miglior modo per festeggiare un grande interprete dell’hard & heavy e la sua band, erede dei Rainbow o almeno della loro anima più metal.
Kvinna – This is Türborock
Ascoltando i Kvinna non si compie una mera operazione nostalgica, ma si entra nel suono molto caldo di un gruppo che fa vedere come si può fare ottimo rock punk veloce e dalle diverse influenze.
Meadows End – The Grand Antiquation
The Grand Antiquation è un album che nulla toglie e nulla aggiunge alla carriera del gruppo svedese, ma di fatto conferma la buona proposta che da anni lo contraddistingue, continuando la tradizione dei Meadows End nel death metal melodico dall’anima epico sinfonica.
Haissem – Demonotone
Quello di Andrey Tollock è un talento sfaccettato che merita d’essere tenuto sotto osservazione, anche in occasione di ulteriori uscite afferenti altri generi.
X-PLICIT – Like A Snake
Like A Snake è composto da una decina di esplosioni sleazy/street rock metal che vi faranno saltare come grilli, un rock’n’roll che viaggia spedito sul Sunset Boulevard illuminato come ai bei tempi: trascinante, melodico e sfacciato, insomma, una vera goduria per i tanti fans di queste sonorità.
Burning Gloom – Amygdala
I Burning Gloom costruiscono un possente groove sonoro che travolge l’ascoltatore e, cosa non affatto facile, tengono molto alta la tensione per tutto il disco.
Xaon – Solipsis
Accompagnato da un bellissimo ed alquanto evocativo artwork, Solipsis risulta un’altra opera di spettacolare metal estremo all’interno della quale vivono in perfetta armonia death melodico, gothic/dark, symphonic black, doom/death e power creando un assalto sonoro, maestoso ed epico.
New Years Day – Unbreakable
Nel loro genere, ovvero l’incontro tra pop e metal moderno, i New Years Day sono molto bravi, con un suono molto stelle e strisce, dalla grande forza ma anche dalla grande melodia.