Eye Of Solitude – Canto III
Canto III è la quintessenza del funeral death-doom e, senza alcun dubbio, il capolavoro che finalmente giunge a riscrivere le coordinate del genere, composto per di più da una band che ha avuto una crescita esponenziale in soli 2 anni e che si trova in una fase contrassegnata da un’entusiasmante progressione stilistica.
Killers Lodge – Unnecessary I
La tensione resta alta per tutto il disco, poco più di mezzora di rock sparato da un cannone direttamente nelle nostre orecchie, che diverte senza essere ruffiano, suonato alla grande da musicisti esperti e che danno l’impressione di divertirsi a loro volta.
Kuolemanlaakso – Musta Aurinko Nousee
Una band da tenere d’occhio nel prossimo futuro, quindi, indipendentemente dalla lettura dei nomi presenti in line-up.
Inflikted – Inflikted
Si astengano dall’ascolto i maniaci dell’originalità a tutti i costi: questo è un disco di buon metal-rock, e di questi tempi non è affatto poco.
Amaze Knight – The Key
Tra momenti più intimisti, fughe strumentali, cambi di tempo, cavalcate metal, la band torinese ci dona una cinquantina di minuti di grande musica.
Slow – III Gaia
Un disco nel quale vengono sviluppate armonie di grande intensità e capaci di evocare sentimenti di malinconia e disillusione.
Levania – Renascentis
“Renascentis” è il nuovo nato in casa Levania, album dalle mille idee e dalle altrettante contraddizioni.
Hecate Enthroned – Virulent Rapture
Alla fine dell’ascolto rimane comunque la sensazione che la band di Cruelty And The Beast sia ancora fonte di ispirazione per il gruppo, ma il mio dubbio semmai è un altro: siamo proprio sicuri che oggi i Cradle Of Filth riuscirebbero a fare di meglio?
Hamferð – Evst
“Evst” va a collocarsi in assoluto tra le migliori uscite del 2013
Monolithe – IV
Il quarto atto su lunga distanza dei Monolithe consolida lo status invidiabile di una band incapace di fallire un colpo dal momento della sua apparizione sulla scena.
6th Counted Murder – 6th Counted Murder
Un lavoro che non potrà non piacere sia agli amanti del metal classico sia ai fan del death melodico.
OvO – Abisso
Abisso. Suoni neri, demoni africani, extra normalità, infelice pungiglione di uno scorpione che uccide piangendo, grida dall’abisso.
Xanthochroid – Blessed He With Boils
”Blessed He With Boils” è un lavoro che racchiude talento, ambizione, visionarietà e la capacità di assimilare le influenze più disparate per creare un qualcosa che francamente non capita di ascoltare con grande frequenza.
Code – Augur Nox
Il prog death dei Code convince nonostante una proposta d’impatto tutt’altro che immediato
Down Among The Dead Men – Down Among The Dead Men
Il ritorno di Dave Ingram, storico ex-cantante di Benediction e Bolt Thrower, non possiede alcun tratto nostalgico ma porta con sé una carica distruttiva difficilmente riscontrabile anche in chi, agli albori della propria carriera, dovrebbe essere naturalmente spinto dall’entusiasmo e dalla voglia di spaccare il mondo, non solo in senso metaforico.
Avelion – Liquid Breathing
Tutto sommato i brani scorrono lo stesso piuttosto bene, grazie a una serie di brillanti intuizioni disseminate qua e là ma, in previsione di un prossimo full-length, la missione per la band emiliana sarà quella di riuscire a mantenere intatta la propria carica innovativa rendendo più omogenea la struttura delle canzoni.
Sirgaus – Sofia’s Forgotten Violin
Il lavoro risulta originalissimo e, dopo lo stupore del primo ascolto, emergono le sfumature dark e goth che non mancano in questa opera rock.
Lorelei – Ugrjumye Volny Studenogo Morja
Ottimo esordio per i Lorelei che, in un prossimo futuro, potrebbero anche trovare una maggiore esposizione se optassero anch’essi per l’adozione di testi in lingua inglese.
Almah – Unfold
Quarto album e centro pieno per Edu Falaschi ed i suoi Almah.
Mason – Warhead
Un album di thrash con gli attributi, consigliato a tutti i fans del genere.