Daylight Silence – Threshold Of Time

Il sound sprigionato da questo forzato esilio nello spazio è un hard & heavy dal piglio melodico e progressivo, tagliente e graffiante il giusto per non perdere contatti con i fans terrestri del metal old school, nobile nelle sue trame e duro nell’impatto.

Original Sin – Story Of A Broken Heart

Una raccolta di brani molto interessanti e dalle ottime melodie, neanche troppo nascoste sotto l’armatura formata da un hard & heavy che ha le sue radici negli anni ottanta, melodico ma senza smarrire il suo impatto, potenziato da ritmiche hard rock ed epicità.

Fister – No Spirit Within

I Fister esibiscono quella che è l’essenza stessa dello sludge, una musica che è l’ideale punto d’incontro tra la rabbia del noise e dell’hardcore e l’immaginario cupo del doom.

V-8 Compressor – Don’t Break My Fuzz

I V-8 Compressor indagano un altro lato della musica pesante, producendo un disco molto divertente, che è un misto di stoner, fuzz, southern metal e tanto hard rock, con momenti maggiormente psichedelici.

Daemonheim – Widerwelt

Ciò che rende il lavoro meritevole d’attenzione è il suo essere frutto del lavoro di una band credibile, capace di trasmettere all’ascoltatore le sensazioni che ricerca da un black metal dai tratti pregiati come quello che proviene abitualmente dalla Germania.

Vesta – Vesta

I Vesta ci spiegano, portandoci le prove, del perché il post rock sia un genere molto bello se fatto bene come lo fanno loro.

Spellblast – Of Gold And Guns

Tornano gli Spellblast, band che coniuga il power metal con atmosfere western: il loro nuovo Of Gold And Guns, senza toccare le vette del precedente lavoro, si rivela comunque un buonissimo album.

17Crash – Hit The Prey

Si può vestire di abiti eleganti l’hard’n’heavy di ispirazione Motley Crue? Sì, e i 17Crash lo insegnano con Hit The Prey e le sue dieci composizioni più intro, un bellissimo esempio di hard rock ottantiano perfettamente inserito nel nuovo millennio.

Metamorphosis – The Secret Art

Quello che impressiona, nell’operato del bravo Boris, è la non comune capacità di disseminare ogni brano di passaggi di grande impatto, siano essi sfuriate di matrice black, piuttosto che assoli chitarristici eleganti e melodici o irresistibili progressioni di stampo prog death/thrash.

Quantum Hierarchy – Neutron Breed

Neutron Breed, considerando la sua breve durata (11 minuti), può essere visto come un succulento antipasto per un qualcosa di gradito agli amanti dei Morbid Angel e delle storiche band del death metal più oscuro e sinistro.

Beesus – Sgt. Beesus And The Lonely Ass Gangbang

Sgt. Beesus And The Lonely Ass Gangbang è un disco dalle mille sfaccettature, possiede un amplissimo respiro vitale, e riporterà indietro ai fasti degli anni novanta, quando questo noise bastardo ha sfornato opere molto particolari, con i Beesus che non avrebbero sfigurato nemmeno allora.

Ekpyrosis – Primordial Chaos Restored

Una bomba doom/death metal ispirata dai primi anni novanta e dalle cose migliori delle due principali scene estreme: quella statunitense e quella scandinava.

Encircling Wolves – Equinoctial Manifestation

Gli Encircling Wolves propongono un black metal di buona fattura, piuttosto tradizionale nelle due tracce poste sul lato A, mentre sull’altro versante il sound si fa più composito, ricercato e meglio prodotto.

Pryapisme – Epic Loon OST

Sono più pazzi i Pryapisme o quelli che, elaborando un nuovo video game da lanciare sul mercato, hanno pensato di affidare loro la composizione della soundtrack?

Arca Progjet – Arca Progjet

Come quella che migliaia d’anni fa galleggiò per lungo tempo sulle acque che ricoprirono la terra, la nuova e più moderna arca ci porterà verso la salvezza cullati dalla musica, un rock progressivo dall’alto tasso melodico, raffinato ed elegante, creato da una manciata di musicisti dall’esperienza invidiabile.

Septic Tank – Rotting Civilisation

Non deve passare inosservato il ritorno a sonorità crude e selvagge di autentiche leggende della musica estrema come Lee Dorrian e Gaz Jennings. Regaliamoci quaranta minuti di storia della musica estrema.

Down Among the Dead Men – …and You Will Obey Me

Questo nuovo album della coppia Johansson/Ingram, con l’etichetta Down Among the Dead Men, risulta un perfetto sodalizio tra lo swedish death metal e le sonorità crust/punk, un violentissimo pugno in pieno volto su cui Ingram vomita tutta la sua ferocia con il suo inconfondibile growl.

Cruachan – Nine Years Of Blood

La musica degli irlandesi è folk metal con elementi celtici, momenti vicini al power metal, sfuriate death ed un tocco di melodic black, ma l’ossatura è fortemente celtic folk.

L’Homme Absurde – Sleepless

Il lavoro nel complesso non delude, offrendo un pregevole esempio di evoluzione della materia black senza stravolgerne più di tanto le linee guida.