METALEYES

Ctulu – Ctulu
L’album omonimo dei Ctulu non può essere considerato deludente e ne consolida il nome senza, però, dare seguito alla progressione iniziata con Seelenspiegelsplitter. Una scelta ponderata o solo un lieve calo di ispirazione?

Peak – Into Your Veins
Un album da assaporare con attenzione per far vostre le atmosfere intrise di poetico disagio che i Peak riescono creano con maestria.

Clouds – Departe
Departe è uno dei capolavori dell’anno, in senso assoluto e non confinato alla nicchia del doom.

Noveria – Forsaken
Trascurare questo secondo album dei Noveria sarebbe imperdonabile, non solo per gli amanti del prog metal, ma per tutti i cultori della buona musica.


Defuntos – A Eterna Dança da Morte
Difficile immaginare un deciso cambio di rotta alla prossima occasione per una band con una produzione già così cospicua alle spalle, anche perché è probabile che i Defuntos non ci pensino neppure a mettere il naso fuori dalla propria angusta, ma rassicurante, cripta.

Root – Kärgeräs – Return from Oblivion
Kärgeräs – Return from Oblivion è un album coinvolgente, probabilmente il migliore tra quelli editi dai Root nel nuovo millennio, e rappresenta una maniera personale e non inflazionata di interpretare la materia metallica.

Cavernicular – Cavernicular Ep
La scena del capoluogo siciliano non si ferma mai e non contenta della fenomenale musica a cui ci hanno abituati, questi talenti musicali ci regalano un’altra entità, che suona come un’orda di zombie punk infatuati per il grindcore.

HI-GH – We Hate You
Si oscilla la testa e ci si muove al ritmo, nulla di più semplice e divertente, ma non è così scontato.

Reapter – Cymatics
Un lavoro riuscito e perfettamente in grado di soddisfare non solo gli amanti del thrash ma in generale chiunque ami il metal

Flayed – XI Million
La Kaotoxin, etichetta di norma orientata verso sonorità estreme, immette sul mercato il nuovo ep dei francesi Flayed, un combo che, alle sonorità hard rock settantiane, aggiunge una verve moderna per un risultato assolutamente travolgente.

The Burning Dogma – No Shores Of Hope
No Shores Of Hope è un album di grande pregio, che in un mondo normale porterebbe alla ribalta della scena i The Burning Dogma … ma del resto sono proprio loro i primi ad affermare, con il loro concept, che di normale, in questo mondo, c’è rimasto ormai ben poco.

Sepulchral Curse – At the Onset of Extinction
Quattro brani che confermano la buona proposta del gruppo scandinavo, ora pronto per il passo cruciale del full length.

Suma – The Order Of Things
Il gruppo svedese è di un’altra categoria, e lo afferma ulteriormente con questo disco, capolavoro di musica pesante.

Path Of Sorrow – Fearytales
Se questo album fosse stato pubblicato da una band svedese un po’ di anni fa, i Path Of Sorrow sarebbero comparsi sulle copertine delle riviste di settore al fianco di At The Gates, In Flames, Dark Tranquillity, ecc. tutto qui … e non è poco.


Kosmokrator – First Step Towards Supremacy
Un passo avanti verso quello che potrebbe essere un full length sopra la media: aspettiamo fiduciosi e nel frattempo ci godiamo un altro rituale a firma Kosmokrator.

Crest Of Darkness – Welcome The Dead
Welcome The Dead è un lavoro che non tradisce le aspettative, e del resto i Crest Of Darnkneess ed Ingar Amlien sono nomi che forniscono ampie garanzie in tal senso