Nochnoy Dozor – Nochnoy Dozor
Questi venticinque minuti di musica sono un biglietto da visita già notevole per questa band greca, dalla quale è lecito aspettarsi qualcosa di importante nel prossimo futuro.
AstorVoltaires – La Quintaesencia de Júpiter
Ascoltando La Quintaesencia de Júpiter si viene rapiti e il nostro cuore si apre insieme alle nostre sinapsi, rimanendo sospesi sopra una piccola grande opera d’arte, fatta da un uomo come noi ma con uno smisurato talento musicale e narrativo.
Minsk/Zatokrev – Bigod
Raramente uno split è strutturato e suonato così bene. presentando due gruppi tanto interessanti quanto validi, sia sul piano della musica sia su quello che scatenano nella nostra testa.
Sherpa – Tigris & Euphrates
Sei brani di post folk rock e psichedelia occulta per la seconda fatica discografica degli abruzzesi Sherpa.
VV.AA. – STB Records Mix Tape – Vol 5
Davvero bello ascoltare un mixtape fatto con passione e grande competenza, ed oltre ad ascoltare ottima musica comincerete a conoscere un’etichetta valida e coinvolgente.
Somali Yacht Club – The Sun + 1
The Sun + 1 è composto da post rock, stoner, psichedelia, post metal e addirittura da momenti dub, insomma quasi si fosse dalle parti degli Ozric Tentacles visti da un’ariosa prospettiva post rock.
The Outsider – Hyeon
Se Beauty Awakens the Soul to Act poteva essere stato un frutto prelibato ma estemporaneo, Hyeon conferma quanto Andrea Cicala sia un musicista capace, ispirato e degno più di molti altri dell’attenzione di chi ricerca sonorità fresche, limpide e dalla potente forza espressiva, anche quando, come in questo caso, le note sono volte a cullare piuttosto che a sferzare l’ascoltatore.
Reveers – To Find A Place
La poetica dei Reveers colpisce al cuore e parla attraverso immagini che nascono attraverso la musica, dove si sentono note e sequenze dai molti colori
Tengil – Shouldhavebeens
Shouldhavebeens è un’opera trasversale per definizione, con il potenziale necessario per raccogliere consensi ed attenzioni da più parti, come richiesto da una così nitida esibizione di talento.
Vesta – Vesta
I Vesta ci spiegano, portandoci le prove, del perché il post rock sia un genere molto bello se fatto bene come lo fanno loro.
ORPHANAGE NAMED EARTH – Re-Evolve
Una delle particolarità maggiori del disco è questo avere diversi elementi in grado di poter piacere ad ascoltatori di genere diverso, da chi ama l’anarco crust a chi sente post rock, o l’amante delle voluttuose sonorità del post metal.
JOHN MALKOVITCH! – The Irresistible New Cult of Selenium
Un ottimo post rock ambient di provincia, sembrerebbe facile ma non lo è affatto.
Anua – Un Viaggio Senza Terra
L’album dimostra un buon equilibrio, nel senso che, a fronte della mancanza di particolari picchi, non si rinvengono neppure cali vistosi, il che consente di mantenere in ogni momento un impatto emotivo soddisfacente: tutto ciò dovrebbe essere senza dubbio nelle corde di chi apprezza sonorità di stampo post metal/shoegaze.
Aurora Borealis – Goodbye
Con il monicker Aurora Borealis, Déhà va ad esplorare territori ambient che confluiscono poi in un post rock delicato ed emozionante, quello che ogni appassionato vorrebbe sempre ascoltare.
Arya – Dreamwars
Una musica che è interpretazione e drammatica teatralità, con i brani che formano una suite alienante ma suo modo originale, soprattutto in un genere come quello del rock progressivo moderno dove ormai diventa difficilissimo trovare strade musicali non ancora battute.
Babel Fish – Follow Me When I Leave
Post rock in linea con quanto offerto nel mondo del rock alternativo in questi anni, intimista e scandito da crescendo che portano ad esplosioni elettriche, con le chitarre che a tratti mostrano tracce sanno di noise e sfumature dark wave.
Nereide – Nereide
Sembra di essere da soli in un bosco alle prime luci di una giornata di tiepida primavera, mentre il mondo ti accoglie caldamente e le asperità fanno parte del gioco.
Përl – Luminance
Luminance è un lavoro solido e di enorme spessore qualitativo, offerto da una band in grande ascesa, davvero molto vicina al raggiungimento delle vette del post metal europeo.
We All Die! What A Circus! – Somnium Effugium
L’album è davvero molto curato e la limpidezza dei suoni ne favorisce l’assimilazione, anche perché qui è netta la sensazione d’essere al cospetto di un artista con la A maiuscola e non di un pur valido assemblatore di suoni.
In Lights – This is How We Exist
This is How We Exist è lo splendido esordio su lunga distanza di una band che, in un futuro, prossimo, potrebbe collocarsi stabilmente ai piani più altri del post rock strumentale.