Hourswill – Inevitable

Prova del full-length superata ampiamente dal gruppo che, senza strafare, riesce ad intrattenere gli ascoltatori con grande padronanza dei propri mezzi.

Noveria – Risen

Un album magnifico, che lancia i Noveria alla ribalta del mondo metallico, non solo a livello nazionale.

Stamina – Perseverance

Gran salto di qualità quindi per gli Stamina che, con questo album molto ambizioso, dove tutto è professionalmente ineccepibile, raggiungono le vette conquistate dai maestri, meritandosi la doverosa attenzione anche fuori dai patri confini.

Amaze Knight – The Key

Tra momenti più intimisti, fughe strumentali, cambi di tempo, cavalcate metal, la band torinese ci dona una cinquantina di minuti di grande musica.

Avelion – Liquid Breathing

Tutto sommato i brani scorrono lo stesso piuttosto bene, grazie a una serie di brillanti intuizioni disseminate qua e là ma, in previsione di un prossimo full-length, la missione per la band emiliana sarà quella di riuscire a mantenere intatta la propria carica innovativa rendendo più omogenea la struttura delle canzoni.

Dragonhammer – The X Experiment

I Dragonhammer optano per la via del concept che, sembra, si svilupperà anche nei prossimi dischi, e la scelta si conferma azzeccata in virtù di un ottimo lavoro che farà sicuramente acquisire nuovi fans al combo italico.

Infinita Symphonia – Infinita Symphonia

Gli Infinita Symphonia vanno ad aggiungersi al cospicuo numero di band tricolori dedite ad un heavy metal dai tratti sinfonici e lo fanno senza sfigurare al cospetto dei nomi più celebrati della scena.

DGM – Momentum

Dopo uno, cinque, dieci ascolti di “Momentum”, alla fine non si può evitare di chiedersi cosa possano avere i DGM in meno di Dream Theater, Symphony X, Vanden Plas e compagnia: oggettivamente nulla, si direbbe, se non un monicker senza dubbio molto meno “pesante”.