Nuovo album di sei pezzi per i Varego, gruppo difficilmente classificabile, se non in quello di stimolatori dei nostri cervelli.
Nati nel 2009 ai confini dell’impero, nella cittadina di Arenzano, i nostri hanno esordito nel 2012 con il debutto Tumultum, per poi pubblicare nel 2013 Blindness Of The Sun, che ha visto la collaborazione di Jarboe e di Giovanni Sansone. Il loro nuovo album si chiama Epoch, sono sei tracce ma non è un ep. E’ un mostro a più teste, una combinazione tra l’aria e la musica, tra vibrazioni e situazioni, un varco multidimensionale tra vari mondi, e noi non sappiamo se siamo la pulce o l’acrobata. Qui tutto suona e risuona, i riff si impastano con la voce del bassista cantante Davide Marcenaro, che ad ogni album migliora notevolmente. Il genere è davvero difficile da dire, perché in qualsiasi traccia si sa la partenza ma l’arrivo è sconosciuto. Alpha Tauri, la prima canzone ha un riff iniziale dolcissimo, quasi una ninna nanna con un rumore di tuoni in lontananza, per poi partire, con grande potenza, mostrando la parte più veloce e post metal del gruppo. La voce si rincorre come fantasmi in un antico castello, e le chitarre macinano riff, con una batteria impazzita che puntella i confini dei reami della pazzia. Alpha Tauri è in qualche modo programmatica per il resto del disco, ed è un pezzo che poi muta a circa metà del pezzo, per far sentire una delle novità di questo disco, ovvero una linea melodica incredibile, e con grandi idee, davvero originale, con un forte retrogusto grunge new wave. Si prosegue con Phantasma, che era stato il primo estratto da questo disco, rilasciato qualche tempo dal gruppo in download libero, aperta da un riff incredibile, che sembra venire da un’altra dimensione, e poi di lì a poco cade il cielo sulla terra, con una progressione e un crescendo di suoni che poi tornano più volte al riff originale, ma ogni volta si cambia, si avanza di qualche metro, verso una meta che è persa nella nebbia stellare. La terza canzone si chiama Flying King, e ha un intro ansiogeno, per poi partire con doppio riff di chitarre, quella di Gero e quella di Alberto, aprendosi poi con la voce di Davide ed il gran lavoro di Simone alla batteria: questa canzone ha un ritmo concentrico, che è una diretta mutazione dei primi lavori dei Varego, e poi finisce con una mini jam. Arriva The Cosmic Done, un pezzo introdotto da un fantastico parlato con rumori multidimensionali: il testo è tratto da un romanzo di Evangelisti, sta a voi capire quale. I Varego sono sempre stati attratti ed ispirati dalla fantascienza, ma qui con questa canzone ce la fanno sentire sulla pelle, la canzone ha un incedere incredibile, riscrivendo i parametri di un certo tipo di metal, dove ci stanno molte cose, basta ascoltare la somma degli strumenti in questo pezzo che è forse il vero manifesto del disco. Swarms giunge dopo le mastodontiche canzoni di cui sopra, e al primo ascolto potrebbe non sembrare all’altezza di tanta potenza, invece si rivela uno dei pezzi forti del disco, soprattutto grazie alla diversità rispetto agli altri pezzi, poiché questo brano lo avrebbe potuto incidere un gruppo come gli Alice In Chains, con l’organico degli anni novanta. Chiude questo disco davvero intenso Dominion, una traccia che ha un grande equilibrio e che mostra i Varego sotto una luce sicuramente diversa, con un forte retrogusto di new wave, senza mai perdere le loro caratteristiche principali. Uno dei pregi principali dei Varego, se non il più grande, è quello di essere immediatamente riconoscibili grazie al loro stile, e la loro varietà non li rende simili a nessuno. Un disco grande e potente, ben riassunto nella copertina di Marco Castagnetto, che è sempre un valore aggiunto. Pianeti, misteri, cosmi e oltre, dove l’uomo può arrivare solo con la sua mente. I Varego sfornano il loro disco migliore dopo un cambio di line up non certo indolore, ma che ha portato il gruppo a suonare in una certa maniera, e così è nato Epoch. Non vorrei sembrare blasfemo, ma un disco così è molto più vario ed interessante dell’ultimo dei Neurosis. Andiamo più lontano.
TRACKLIST
1.Alpha Tauri
2.Phantasma
3.Flying King
4.The Cosmic Dome
5.Swarms
6.Dominion
LINE-UP
Davide Marcenaro – Voice/Bass
Alberto Pozzo – Guitar
Gerolamo Lucisano – Guitar
Simon Lepore – Drums
https://www.youtube.com/watch?v=lFowofdoxIs