Prong – Zero Days

Zero Days continua la tradizione della band newyorkese, da decenni punto fermo del metal estremo moderno che ha le sue radici all’inizio degli anni novanta

Onryō – Oni

Di Oni rimane la voglia di ascoltarlo ancora per essere nuovamente catturati e tritati dentro la potenza e la follia di chitarre affilatissime e velocissime, di un batteria che insegue il caos, di una voce bellissima e di un basso che ammazza i gaijin.

Breaking Larsen Theory – Wasted Words

La cura per le melodie va di pari passo con sfumature metalliche ed atmosfere dark rock, ritmiche groovy e quel senso di tragico vivere che porta il sound del gruppo a scendere nell’ombra, senza perdere in tensione e mantenendo un approccio forte, mai mieloso, eppure dall’ottimo appeal radiofonico.

Jumpscare – Sowing Storm

EP di debutto per i napoletani Jumpscare, gruppo modern metal che si muove tra furia thrash e muri sonori di stampo metalcore.

Mesembria Magog – Ultra-Mk

Il fatto di essere un gruppo con una certa esperienza, sia in studio che dal vivo, porta i Mesmebria Magog ad offrire un’opera di buon livello, con un immaginario cyber elettro punk che spicca molto.

Vetriolica – Dichiarazione D’Odio

Ci mettono tanto impatto ed attitudine i Vetriolica, il loro lavoro risulta caratterizzato da una forza che vi travolgerà in tutta la sua insana potenza nella sua dimensione più consona, quella dal vivo.

The Interbeing – Among The Amorphous

Un buon ibrido tra gli ormai scontati cliché di un genere (il metalcore) che risulta in affanno da un paio di anni a questa parte e l’industrial classico, più vicino al death metal, e meno ad MTV…

While She Sleeps – You Are We

Il disco è un piccolo manuale di come si possa fare metal moderno in maniera orecchiabile, ma anche intelligente e propositiva.

Miss May I – Shadows Inside

Il risultato è un disco che rischia di piacere solo ad adolescenti che non hanno ancora dimestichezza con il genere o a chi è davvero un fan sfegatato dei Miss May I.

Zaraza – Spasms of Rebirth

Sono le band come i Zaraza a riportare lodevolmente la barra verso quella che è la concezione più autentica di un genere che non può essere certo rivolto alle masse.

MalClango – MalClango

L’impianto delle canzoni è free jazz, nel senso che non sia ha struttura, ma si tratta di jams solidificate, e in questi gironi di note possiamo trovare noise, math, e nervosità varie con uno stile fortemente americano anni novanta e duemila, ma anche debitore di molte bellissime esperienze italiane, come ad esempio i Fluxus.

Loathe – The Cold Sun

Malato e contagioso il sound di questo gruppo che riesce a nobilitare nella sua terribile vena estrema un genere inflazionato come il metalcore, trasformandolo in una creatura malvagia, sadica e fredda come un sole morto.

Pigeon Lake – Barriers Fall

Barriers Fall è un gioiellino di genere, lontano dalla rabbia sincopata e molte volte adolescenziale del metalcore da classifica, e vicino alle anime travagliate che si aggirano nella la scena musicale moderna.

Deflore – Spectrum Decentre Epicentre

La spina dorsale del progetto è il ritmo, soprattutto l’esplorazione e la manipolazione di quest’ultimo, la costante ricerca sonica più che sonora e l’incredibile varietà di vedute, e qui il pensiero laterale musicale diventa dominante.

Integral – Resilience

Il disco viaggia benissimo ed è una bellissima sorpresa in un panorama a volte troppo appiattito su certe sonorità, mentre qui si vola davvero alti, e si può tranquillamente dire che in ambito pesante sia uno dei dischi dell’anno.

Scars Of Tears – Just Dust

Nel genere Just Dust è un lavoro riuscito, abbastanza personale nel rievocare un sound inflazionato e per questo meritevole di interesse da parte dei fans del genere.

Turma – Kraken

Solo ventitré minuti ma vissuti alla mercé della leggendaria piovra gigante, una prova di forza davvero niente male per il gruppo napoletano.

Dogmate – Dual

In questo lavoro l’ hard rock alternativo ha preso le redini del sound del gruppo, mettendo leggermente più in ombra le sfumature stoner del primo album.

King Satan – King Fucking Satan

La musica del gruppo finlandese risulta più adatta ai fans della musica sintetica che ai blacksters, quindi più congeniale ad una dimensione da locale dark/gothic che al palco di qualche festival dedicato a Lucifero.