Heilung – Futha
Cultura vichinga, antiche saghe islandesi e il tocco magico di un altro tempo rendono Futha un lavoro che può competere a disco dell’anno in svariate categorie, ma cosa più importante è un disco femmineo ed oscuro, terminato nell’ora più scura dell’anno, le 21 del 21 dicembre, dopo tre anni di lavorazione per un qualcosa di meraviglioso e tremendo.
Gaahls Wyrd – GastiR – Ghosts Invited
Un grande ritorno per un cantante che è andato molto oltre il ruolo che gli era stato ritagliato e che sa creare bellissime atmosfere.
Trench Warfare – Hatred Prayer
Il suono grezzo e senza compromessi pone i Trench Warfare come realtà di matrice old school e senza ombra di dubbio imprigionata nella melma infernale dell’underground più estremo e violento. L’attitudine evil fa il resto e l’album, composto da una dozzina di esplosioni metalliche si carica di atmosfere di morte, guerra e perversione.
Sadness – Circle Of Veins
Se vogliamo cercare un genere, che sia blackgaze, qui al suo massimo.
Power From Hell – Profound Evil Presence
Profound Evil Presence è un rantolo di blasfemia proveniente dall’angolo più buio dell’inferno, un sound che, prendendo spunto dalla scuola di Venom, Possessed e Darkthrone, si rinvigorisce di un impatto thrash/black e travolge con la sua accentuata natura estrema.
Exm93 – Urban Far West
Urban Far West è una prova di black metal diretto e classico, con i testi in italiano che funzionano meglio di quelli in inglese, per un disco che parla di argomenti che nel black metal sono sempre stati trattati.
Immortal Bird – Thrive On Neglect
Il quartetto è protagonista di un sound articolato, il metal estremo suonato su Thrive On Neglect risulta un mix di death, black e dissonanze sludge che formano una roboante ed intricata ragnatela metallica a cui si unisce un’anima progressiva.
This Gift Is A Curse – A Throne Of Ash
I The Gift Is A Curse sono una band che ha creato una propria linea sonora che qui tocca il suo apice, ma è fantastico il tutto, la totalità di un disco superiore che è un vero e proprio rito per aprire porte per altre dimensioni, ma che su questa terra è un magnifico disco di black metal.
Bewitcher – Under the Witching Cross
Under the Witching Cross segue di tre anni il debutto omonimo e propone un travolgente esempio di metal ottantiano, ben prodotto e con una serie di devastanti, crudeli e piacevolmente vecchia scuola
The Wandering Ascetic – Crimson
Crimson è un lavoro interessante e ricco di atmosfere nere molto affascinanti che rende i The Wandering Ascetic una band da non perdere di vista.
The Negative Bias – Narcissus Rising (A Metamorphosis In three acts)
Non ci sono mai passaggi ovvi, riempitivi o momenti di stanca, il viaggio nelle tenebre non conosce sosta, tutto cambia e noi non siano più al centro, siamo spettatori di qualcosa di immensamente più grande di noi che non riusciamo né a vedere né a comprendere ma che i The Negative Bias mettono benissimo in musica.
The Haunting Green – Natural Extinctions
Cristiano Perin e Chantal Fresco regalano un’opera dalle sfumature grigie, sette brani di musica che spazia e si nutre di quello che la musica rock di un certo livello e dal flavour atmosferico e malinconico ha saputo elargire in tutti questi anni, partendo dagli anni novanta e ai primi lavori di Opeth, Katatonia e il Burzum meno nichilista, elaborandolo in un contesto personale e dall’alto spessore artistico.
Khanus – Flammarion
Il black death è un sottogenere inflazionato e che richiede un grande talento per essere innovato: qui l’innovazione non c’è, e in definitiva la prova dei Khanus si rivela molto solida senza squilli.
Dispnea – Incitement To Self Destruction
Questo ep d’esordio intitolato Incitement To Self Destruction potrebbe rivelarsi uno dei classici degli ultimi anni del genere in Italia: chi ama il black metal qui troverà molte perle nere, confermando la scuola napoletana del nero metallo fra le più efficaci.
Tanin’iver – Anno Domini Nostri Satanas
Anno Domini Nostri Satanas risulta un album evil, dove alle atmosfere nere come la pece ed un’attitudine cattivissima si aggiunge una bravura strumentale oltre la media, con la chitarra ad urlare solos dolorosi e dall’impronta melodica su di una struttura classicamente black.
DODSFALL – Døden skal ikke vente
Ottimo lavoro per i norvegesi capitatati dal messicano Ishtar che, coadiuvato dall’ottimo drummer Telal, ci propongono – dopo ben 5 anni dall’ultimo full length – 9 tracks (più outro) di puro, vero e sacrosanto (si fa per dire…) satanico Black Metal Scandinavo.
Black Flame – Necrogenesis : Chants From The Grave
Spesso si ascoltano dischi black death metal che sono appena sufficienti, per non dire altro, poi arrivano i Black Flame e mettono a posto tutto, forse perché oltre al talento hanno quella marcia in più che deriva dal credere per davvero in ciò che si sta facendo.
Heresiarch – Incursions
Una raccolta molto utile e necessaria per riunire in un solo luogo i primi lavori difficilmente rintracciabili di un gruppo che ha scritto e scriverà ancora pagine pesantissime di vero metal underground.
Tyrants – Union
Union è un ottimo lavoro, consigliato agli amanti del metal sinfonico di stampo black e che (non solo per l’utilizzo della lingua) ha molto della tradizione italica per la musica dalle tinte oscure.
Burial In The Woods – Church of Dagon
Burial In The Woods diviene, grazie a questo primo passo discografico, un altro dei nomi da tenere sotto stretta osservazione in ambito doom, stante l’incedere strisciante, disturbante ma al contempo ricco di oscuro fascino.