Descend Into Despair – Synaptic Veil

Synaptic Veil è un’opera varia e matura, nella quale i meandri del doom più estremo e nel contempo atmosferico vengono esplorati senza nessuna remora ma con i giusti dosaggi, passando da attimi più eterei ad altri intrisi di ineluttabile dolore.
Lying Figures – The Abstract Escape

The Abstract Escape non mostra punti deboli, riuscendo ad evocare con la necessaria continuità le sensazioni di isolamento ed abbandono che anche nella copertina vengono raffigurate con una certa efficacia.
Fuoco Fatuo – Backwater

Un meraviglioso, oscuro opus di grande arte funeral senza eguali in Italia: una grande crescita artistica di questa band che ha prodotto uno dei migliori dischi del 2017.
Red Moon Architect – Return of the Black Butterflies

Return of the Black Butterflies segna un’altra prova magistrale da parte dei Red Moon Archiect, oggi più che main a pieno titolo nel novero delle migliori realtà del funeral death doom melodico.
Hexer – Cosmic Doom Ritual

Titolo immaginifico per un’opera estremamente atmosferica che proietta verso l’ignoto.
Funeral Tears – Beyond The Horizon

In quasi un’ora, Nikolay Seredov riesce a convogliare con grande proprietà compositiva le varie fonti di ispirazione che vanno a comporre questo bel monolite sonoro di puro e melanconico dolore.
Funeralium – Of Throes And Blight

Un disco magnifico, ma da maneggiare con estrema cura anche da parte di chi frequenta lidi sonori contigui al funeral doom.
Imindain – The Enemy of Fetters and Dwellers in the Woods

Per gli Imindain un ritorno gradito e tutt’altro che superfluo, con la ragionevole speranza che questo ep sia il logico antipasto di un nuovo lavoro su lunga distanza dal quale, oggettivamente, ci si aspetta molto.
Frowning – Extinct

Un’ora di ottima musica che arriva a consolidare le posizioni del nome Frowning tra le realtà di spicco del funeral doom del nuovo secolo.
Until Death Overtakes Me – Antemortem

Le atmosfere che troviamo in Antemortem sono plumbee ma non soffocanti e anche i momenti più vicini all’ambient mantengono un incedere più dolente che apocalittico, confacendosi al tema di fondo trattato nel lavoro.
Illimitable Dolor – Illimitable Dolor

Una band ispirata e coinvolta nella riuscita di un progetto che onora nel migliore dei modi la memoria di Greg Williamson e che fornisce, nel contempo, un altro sicuro approdo a chi ama questa malinconica ed inimitabile espressione musicale.
Suffer Yourself – Ectoplasm

Ottima seconda prova di funeral doom da una band in costante evoluzione
Monolithe – Zeta Reticuli

Zeta Reticuli rafforza le tendenze emerse dal nuovo corso dei Monolithe, i quali, pur continuando a perseguire il proprio concept cosmico, hanno decisamente reso più ariose le proprie composizioni.
Bosque – Beyond

Beyond è un lavoro valido, in grado d’essere apprezzato dagli amanti del funeral anche se forse, rispetto a Nowhere, viene meno una certa peculiarità.
Hyponic – 前行者

Un buon ritorno che si spera sia propedeutico ad altre future uscite
Eye Of Solitude – Cenotaph

L’ennesimo grande disco di una band che non finisce mai di regalare emozioni.
Bell Witch – Four Phantoms
I Bell Witch sono un altro nome da appuntare sul taccuino degli appassionati del doom più estremo.
Fallen – Fallen
Riedizione dell’unico album pubblicato dai Fallen con l’aggiunta di due tracce inedite.
Ataraxie – Slow Transcending Agony
Dieci anni sono relativamente pochi nella storia di una band, ma in ogni caso l’album non mostra alcuna ruga, confermandosi ancora oggi come una delle migliori testimonianze del genere pubblicate nel nuovo secolo.
Shape Of Despair – Monotony Fields
Il sound dei Shape Of Despair non respinge ma avvolge, non trasporta un sentore di morte cavalcando sonorità ostiche e dissonanti, bensì accompagna misericordiosamente gli ultimi ansiti vitali rendendo sopportabile ma non meno drammatico l’imminente distacco.