Uncoffined – Ceremonies of Morbidity
Un album che ribadisce con forza, semmai l’avessimo dimenticato, quale sia la vera patria del genere.
Gespenst – Forfald
I Gespenst scarnificano e rimodellano in più occasioni il loro black, donandogli pulsioni doom, ambient e rendendolo sempre e comunque poco rassicurante.
Black Oath – Litanies In The Dark
Litanies In The Dark offre una ventina di minuti dall’indubbia qualità che servono a tenere viva l’attenzione nei confronti degli ottimi Black Oath
Raspail – Dirge
Dirge è un opera di respiro assoluto, con il suo indurre un flusso emotivo privo di picchi ma costante, senza mai un cedimento o concessioni a passaggi cervellotici
Soliloquium – An Empty Frame
An Empty Frame è un album sorprendente, se non per spunti innovativi, sicuramente per la qualità compositiva esibita da musicisti capaci di spaziare, con grande disinvoltura, fra diverse sfumature ed umori.
Demikhov – Experimental Transplantation of Vital Organs
Experimental Transplantation of Vital Organs è un concentrato di musica rigorosamente strumentale, consacrata al disturbo dei padiglioni auricolari grazie al suo mix di drone, sludge, postmetal e progressive.
Whores. – Gold.
Una botta spaventosa da parte una band che potrebbe ritagliarsi fin d’ora uno spazio davvero importante.
Soothsayer – At This Great Depth
Un lavoro di notevole interesse che potrebbe trovare estimatori anche tra chi apprezza il post hardcore meno estremizzato, per cui resta solo da attendere i Soothsayer alla prima prova su lunga distanza.
Queen Elephantine – Kala
Psichedelia pesante e molto noise, acida e fuzz, rituale e cosmica.
Dopethrone – 1312
Un piccolo regalo dei Dopethrone, tre tracce in free download in attesa del loro nuovo disco.
Doomed – Anna
Doomed è ormai un marchio di qualità all’interno della scena doom, così come lo è la tipica copertina a sfondo verde che contraddistingue ogni sua uscita.
Haunted – Haunted
Un’altra opera affascinante proveniente da una Sicilia nella quale sono sempre più curioso di fare un salto per scoprire il segreto di una tale magnificenza musicale.
Crowbar – The Serpent Only Lies
Suono potente e che dà dipendenza, i Crowbar sono tornati e la sofferenza continua.
Atten Ash – The Hourglass
The Hourglass non cede mai per intensità emotiva e stupisce per la sua qualità a prova di comparazione: non c’è infatti un solo brano che non meriti d’essere ricordato o che non contenga momenti di memorabile ed evocativo lirismo.
Blind Marmots – Spore
Una mezza dozzina di brani intriganti, coinvolgenti, sufficientemente freschi e irriverenti il giusto per cogliere nel segno.
Usurpress – The Regal Tribe
Una quarantina di minuti a prova di tedio con il suo frullato di death, thrash, black, doom e progressive che si rivela senz’altro appetitoso.
Yaşru – Börübay
La perfezione del folk che si muove da una base metal per diffondersi nell’aria con i suoi aromi mediorientali, leggiadri come piume e malinconici come solo il miglior doom di solito sa regalare.
The Ghost I’ve Become – Hollow
Un lavoro fugace per durata ma prezioso per contenuti: The Ghost I’ve Become è un bellissimo monicker per una band la cui prima prova su lunga distanza potrebbe sconvolgere a breve le gerarchie del genere.
Rosàrio – And The Storm Surges
And The Storm Surges è un album dal taglio internazionale, ben curato in ogni dettaglio e superiore alla media, nonostante sia inserito in un genere che da anni regala enormi soddisfazioni in termini qualitativi.
Kypck – Zero
Un lavoro che non fa altro che rafforzare la meritata fama raggiunta dai Kypck.