Powerdrive – Rusty Metal
Rusty Metal si rivela un lavoro imperdibile grazie a dieci brani perfetti, dieci inni al rock’n’roll style, dai chorus che, dopo un solo ascolto, sono già lì a ronzarvi in testa, dieci candelotti di nitroglicerina dai riff scolpiti sulle tavole della legge del rock.
Postcards From Arkham – Spirit
L’aria in questo lavoro è differente, si respira a pieni polmoni grazie a musica composta con cura e talento, per un disco che raggiunge il cuore e ci porta a stupirci nuovamente della musica, finalmente dei suoni che ci rendono la vita migliore.
Vreid – Lifehunger
Il sound dei Vreid è ben più composito e ricco di sfaccettature rispetto a quello pur sempre apprezzabilissimo del cosiddetto black’n’roll”; così, pur senza assumere toni preponderanti, heavy metal, hard rock e altre sfaccettature entrano a buon diritto nel tessuto sonoro di Lifehunger consentendoci di ascoltare una raccolta di brani scorrevoli e convincenti.
NeversiN – The Outside In
I Neversin mettono in campo le loro doti al servizio di dodici piacevoli brani che formano un album fresco e solare, nel quale il metal sposa soluzioni tecnicamente importanti, mantenendo ugualmente un approccio caldo ed una forma canzone ben definita.
The Flesh – Dweller
Ventidue minuti di note che creano un mondo (quello dei The Flesh) di totale annientamento psichico, disturbante ed estremo come i generi da cui trae abominevole energia per arrivare inesorabilmente alla fine.
Rabhas – Maelstrom
L’impatto è notevole, i brani sono convincenti, manca solo un minimo di cura in più nella produzione, ma è un dettaglio messo in ombra dal monumentale impatto che il gruppo produce con questa raccolta di brani estremi.
Hesperian Death Horse – Živ
Gli Hesperian Death Horse sono uno dei migliori gruppi post metal europei e questo disco ne è la notevole conferma, da ascoltare tutto d’un fiato anche se è diviso in quattro movimenti, come se fosse un’unica monolitica traccia.
Ultha – The Inextricable Wandering
Grande affresco di black metal angosciante, disperato e figlio della desolazione metropolitana. Un’opera di altissimo livello.
Anisoptera – Spawn Of Odonata
Spawn Of Odonata è composto da otto brani di death progressivo e dissonante, in linea con quanto proposto negli ultimi tempi dai gruppi prog e technical metal.
Akroterion – Decay of Civilization
Alle soglie del capolavoro, la conferma della qualità assoluta di quello che è un grandioso gruppo italiano: l’oscurità e le tenebre in musica, raccontate in maniera creativa e personale.
Hierophant – Spawned Abortions
I deathsters romagnoli Hierophant sono rimasti in tre, ma la devastante carica estrema e maligna che li ha sempre contraddistinti è rimasta immutata
MINERVIUM – ETERNO E OMEGA
Buon ep d’esordio per questo combo black metal di Catanzaro. Un primo passo, sicuramente non falso, che molto ci racconta delle espressioni tipiche del genere mediterraneo, sia per liriche e tematiche proposte, che per linguaggio e manifestazione musicale
Baest – Danse Macabre
La band danese è una vera bestia estrema che si affaccia sul mercato con un lavoro improntato sul death metal di matrice scandinava, mettendo in pratica gli insegnamenti dei maestri e portando a casa un giudizio più che positivo, guadagnato per un impatto notevole ed una produzione scintillante.
Riven – Hail To The King
Trattandosi della prima uscita con il marchio Riven, Hail To The King strappa una comoda sufficienza, non solo di stima ma anche per le valide intuizioni, sicuramente da sviluppare in futuro, disseminate nei primi due brani.
Last Rites – Nemesis
Un’entusiasmante raccolta di brani, consigliata con colpevole ritardo rispetto all’uscita, ma non per questo meno meritevole della doverosa attenzione da parte degli appassionati di metal estremo.
Venues – Aspire
Molti gruppi dello stesso genere hanno meno talento dei Venues e Aspire è un debutto che li porterà lontano, facendosi apprezzare da chi ama una certa deriva melodica e molto radiofonica del metal moderno, tutto sommato però altrettanto innocua.
Fluisteraars / Turia – De Oord
De Oord è un’uscita decisamente stimolante, proprio perché mette in luce due realtà notevoli di una scena black olandese che sta ritagliandosi spazio prezioso in una nazione che ha sempre visto tradizionalmente predominare, in campo metal, il death ed il gothic.
Aenigma – Into The Abyss
Into The Abyss è un lavoro in grado di aprire agli Aenigma spazi interessanti in una scena come la nostra, ancora una volta sugli scudi per quanto riguarda questo tipo di sonorità.
Throne – Consecrates
Pochi gruppi riescono a fare musica come i Throne, conferendole una sensazione di inusitata pesantezza ma riuscendo al contempo ad essere onirici e psichedelici.
Spectrum Mortis – קדוש
Il lavoro è breve, aggirandosi attorno ai venticinque minuti di durata, ma la densità del sound fa sì che questo non si tramuti in un difetto: ciò che resta è l’impressione di aver ascoltato l’opera di una band di alto livello, capace di maneggiare con competenza una materia insidiosa come il doom ritualistico.