Destrage – The Chosen One
I Destrage sono uno dei gruppi italiani che se la gioca meglio, sia in territorio mainstream che in quello underground, con nomi ben più blasonati ed in alcuni casi altezzosi.
Polymorphia – …But Secretly We Thirst
…But Secretly We Thirst si rivela sicuramente una buona partenza per il gruppo lecchese, che mostra una sua già delineata idea di metal estremo seguendo le proprie ispirazioni in maniera personale.
Coil Commemorate Enslave – The Unavoidable
La musica è violenta ma sì lieve che porta il nostro animo molto in alto.
Mos Generator – Night Of The Lords
Questo concerto è di grande bellezza e valore dall’inizio alla fine, sarà molto gradito ai fedeli del gruppo ma anche a chi deve cominciare ad approcciarsi a loro: alla fine si vorrebbe chiedere il bis, ma basta ricominciare l’ascolto daccapo.
The Morganatics – The Love Riot Squad VS The F-World
The Love Riot Squad VS The F-World è un album che cresce notevolmente con gli ascolti e merita sicuramente l’attenzione di chi nel genere cerca qualcosa di più che la solita minestra alternativa ad uso e consumo delle radio rock.
Crucifixion – Paths Less Taken / Raising the Dead
La ristampa limitata a cinquecento copie mantiene inalterata l’atmosfera catacombale che il combo americano creò per questo putrido lavoro, rivestito da un maligno drappo nero, di matrice Morbid Angel, anche se, all’interno del mondo Crucifixion si agitano demoni ancora più temibili di quelli che accompagnavano i primi passi dell’angelo morboso.
Noisem – Cease To Exit
Cease To Exit spazza via tutto in poco tempo, ma alla fine ci sarà molto da ricostruire perché, dopo un simile micidiale terremoto sonoro, rimarranno solo le macerie a ricordarci del passaggio dei Noisem.
Rebis – Rebis
I Rebis pescano nel passato, usando bene il presente e guardando decisamente al futuro, con le distorsioni sempre accese e una gran voglia di far rumore, senza rinunciare a buone melodie che fanno sognare in tempi certamente non facili.
Lonely Robot – Under Stars
Under Stars è il perfetto epilogo del lungo viaggio intrapreso dall’astronauta John Mitchell, un album piacevole per chi dai suoni progressivi pretende eleganza e songwriting raffinato.
At The Dawn – The Battle To Come
Gli At The Dawn hanno indurito il sound senza perdere quell’approccio melodico e raffinato, marchio di fabbrica della scena italiana, facendo sì che il lavoro offerto sia quanto mai coinvolgente.
Hellish Grave – Hell No Longer Waits
Dieci brani che non trovano tregua, dieci inni metallici dall’impatto old school che trovano nei vari Motorhead, Possessed ed Hellhammer le massime influenze, meritandosi un più che sufficiente giudizio per attitudine, impatto e songwriting.
The Rods – Brotherhood Of Metal
I The Rods sono tornati con un album magnifico all’insegna dell’heavy metal più duro e puro, imperdibile per chiunque si dichiari un amante di questi suoni.
Holding Patterns – Endless
In Endless ci sono tanti elementi del periodo d’oro della musica alternativa, quando le idee erano valide e volavano leggere, e ascoltando gli Holding Patterns si può avere ancora speranza in quel bitume che viene così denominato.
Idle Hands – Mana
La band americana continua il suo viaggio nel mondo del dark/gothic ed anche Mana, come il precedente lavoro, si nutre del buio della notte, un mondo oscuro pregno di atmosfere new wave in potenziata dall’anima heavy metal che agita il sound dei nostri.
Paice Ashton Lord – Malice in Wonderland (Reissue)
La presenza delle otto tracce inedite non può che arricchire di grande musica blues/soul questa preziosa riedizione, valorizzando ulteriormente un’opera imperdibile per i fans dei musicisti coinvolti e di tutti gli amanti del rock a 360°.
Africa Unite / Architorti – In Tempo Reale
Prima avvertenza: questo non è un disco reggae. Seconda avvertenza: è uno dei dischi più innovativi ed importanti di sempre della scena italiana. Terza avvertenza: tratta dei social media e della nostra vita online.
Aftermath – There Is Something Wrong
Thrash metal e hardcore, progressive e crossover, sono dunque le anime che vivono nel sound degli Aftermath, che continuano la loro denuncia contro politiche dannose ed una società allo sfascio tramite una musica estrema che non manca di sorprendere per l’ottima preparazione strumentale dei protagonisti, che tra Devin Townsend e Voivod ci investono con il loro metal fuori dagli schemi e non poco riottoso.
Destroyer Of The Light – Mors Aeterna
Mors Aeterna è uno dei motivi per cui amiamo così tanto l’underground pesante.
Sandness – Untamed
I Sandness piazzano undici irresistibili hit che faranno la gioia dei fans del metal anni ottanta, in un contesto assolutamente moderno, facendo sì che Untamed nella sua natura old school risulti comunque un’opera targata 2019.
Nornír – Verdandi
Discreto debutto per una band che ha iniziato un suo percorso e che si spera possa portare ulteriori frutti, magari esibendo una migliore personalità.