Altar of Perversion – Intra Naos

Intra Naos è un lavoro magnifico che, sebbene sia consigliato a chiunque si professi appassionato di black metal, per le sue caratteristiche è rivolto soprattutto ad una fascia di ascoltatori che abbia una certa familiarità con la nera arte, la quale in questa occasione trova una sorta di sua sublimazione.

Tracy Grave – Sleazy Future

Con una vera e propria band alle spalle il rocker italiano trova nuove energie e dà alle stampe un album intenso, tra hard rock suonato sui marciapiedi bagnati dalla pioggia a graffianti esempi di street metal sbattuti sul viso degli astanti, dando sfogo a tutta l’attitudine di un mondo dato per morto migliaia di volte e sempre risorto, per la gioia di chi la gloriosa scena ottantiana l’ha vissuta sulla propria pelle.

Beneath Oblivion – The Wayward and the Lost

Un’ora abbondante di musica dolente, che si trascina senza alcuna parvenza di accelerazione, regalando a tratti aperture melodiche che non sollevano l’animo ma contribuiscono ad affliggerlo ulteriormente.

Barren Earth – A Complex Of Cages

Progmetal, atmosfere estreme, sfumature progressive di ispirazione settantiana, suoni dilatati che guardano verso sud, variano e accrescono questo insieme di note che dal metal prendono la forza espressiva, in un crescendo emozionale che porta ad una armonia tra le parti raramente così riuscita.

Snei Ap – (In)sane Minds

I cinque brani presentati dalla band emiliana non possono che essere altrettante scariche di adrenalina, perfetti nei chorus facilmente memorizzabili come il genere impone, ma ai quali non manca una rabbiosa grinta di stampo street rock.

Anua – Un Viaggio Senza Terra

L’album dimostra un buon equilibrio, nel senso che, a fronte della mancanza di particolari picchi, non si rinvengono neppure cali vistosi, il che consente di mantenere in ogni momento un impatto emotivo soddisfacente: tutto ciò dovrebbe essere senza dubbio nelle corde di chi apprezza sonorità di stampo post metal/shoegaze.

HAEGEN – Immortal Lands

Gli Haegen fanno un folk metal epico cantato in inglese ed in italiano, con una propensione verso l’epic metal: le loro composizioni sono molto bilanciate e ben costruite, con una buona interazione fra potenza, velocità e melodia.

BlindCat – Shockwave

I BlindCat sono stati per il sottoscritto un’autentica sorpresa, il loro sound è quanto di più irresistibile e sanguigno si possa trovare in giro nel genere, quindi non perdetevi questo gioiellino hard rock.

Aurora Borealis – Goodbye

Con il monicker Aurora Borealis, Déhà va ad esplorare territori ambient che confluiscono poi in un post rock delicato ed emozionante, quello che ogni appassionato vorrebbe sempre ascoltare.

Out In Style – Broken Dreams

Una certa maniera di fare punk degli anni novanta non è passata inosservata dalle nuove generazioni, e si può ben affermare che un gruppo come gli Out In Style avrebbero fatto una gran figura anche negli anni d’oro del genere.

Rusty Nails – Seasons Of Hatred

Seasons Of Hatred vive di potenza metallica valorizzata da una componente power dosata a meraviglia dai suoi creatori, con picchi di notevole qualità, tra trame pacate ma semre sul punto di esplodere e deflagrazioni improvvise.

Gigantomachia – Atlas

L’epicità sanguina dalle note di questa raccolta di brani che non lasciano trasparire facili melodie, ma all’unisono gli strumenti compongono una colonna sonora di morte e dolore che a tratti sfiora il lento incedere del doom, creando una sorta di muro invalicabile.

Asino – Amore

Un sound che sposa l’attitudine punk con l’elettricità noise e i testi in italiano, per sette brani che formano un concentrato di suoni dissonanti, dall’approccio indie rock ma con la forza espressa che si avvicina al metal alternativo.

Militia – Regiments of Death

Nastro di una band forse minore, ma comunque molto interessante, del thrash americano della metà degli Eighties: tra l’altro, un caso rilevante di gruppo non proveniente dalla Bay Area.

IN-SIDE – OUT-SIDE

OUT-SIDE è un lavoro che vorremmo non finisse mai più, un arcobaleno di note melodiche che lascia senza fiato e che si rivela imperdibile per i fans dell’aor, ai quali consiglio di lasciarsi rapire dall’opera di una band che ha talento da vendere.

Paolo Carraro Band – Newborn

Assolutamente priva di inutili diavolerie tecniche fine a se stesse, la musica contenuta in Newborn non stanca ed è consigliata anche a chi non stravede per i lavori strumentali e per i maestri delle sei corde, proprio per la sua notevole fluidità e per la cura alla forma canzone che il gruppo non perde mai di vista.

NIHILI LOCUS – Lyaeus Nebularum

Interessante retrospettiva sui Nihili Locus, band che si mise in una certa evidenza negli anni novanta con un death dagli influssi doom e, in parte, black.

AA.VV. – Prigionieri 1988/2018

In download e streaming gratuito sui canali del Ghigo Renzulli Fan Collaborative, questa sorta di compilation celebrativa, oltre ad essere un tributo alla storica band è un modo riuscito ed originale per tornare a respirare le atmosfere di uno dei lavori più rappresentativi del rock italiano, consigliato non solo ai fans dei Litfiba, ma soprattutto ai giovani ascoltatori che del gruppo ignorano le produzioni ottantiane.