Naxatras – III
Non ci sono davvero punti deboli per un viaggio che è molto piacevole e che pone i Naxatras fra i primi gruppi strumentali di questi anni in ambito psichedelico.
Max Blam Jam – Blowup Man
Un album assolutamente da avere se siete amanti dei suoni noventiani, divenuti fondamentali per la crescita del rock dell’ultimo trentennio e che i Max Blam Jam tributarono al meglio.
Lucky Bastardz – Be The One
I Lucky Bastardz in Be The One giocano con almeno quarant’anni di rock duro, tra richiami agli anni settanta/ottanta, sferzate di metallo graffiante e splendide melodie ai confini con l’aor, riuscendoci benissimo.
Vojd – The Outer Ocean
Puntualmente, come avevamo preannunciato in sede di recensione dell’ep Behind The Frame uscito pochi mesi fa, gli svedesi Vojd rilasciano il primo full length e confermano le buone impressioni suscitate.
Killcode – The Answer
Nu metal, hard rock e southern metal formano una miscela esplosiva chiamata The Answer che i Killcode ci fanno esplodere nelle orecchie in questi primi mesi del nuovo anno.
Ode In Black – Seeds Of Chaos
L’album si lascia ascoltare con un certo agio, lasciando una sensazione gradevole ma dalla durata nel tempo effimera come l’esistenza di una farfalla.
No-Chrome – Feel The Rust
Questo lavoro rimarrà nei vostri principali ascolti per un bel po’, specialmente se siete affascinati dalla vita on the road e dalle atmosfere che il mondo delle motociclette sa regalare, ovviamente con il rock, quello duro, ignorante e alcolico, a farvi da colonna sonora.
Machine Gun Kelly – No Easy Way Out
Con The Boogey Man scorrono i titoli di coda su questo fiammeggiante ritorno del gruppo ligure, che consolida la sua reputazione con l’album più riuscito della sua discografia, consigliato senza indugi agli amanti dell’hard & heavy di scuola classica.
Magick Touch – Blades, Chains, Whips & Fire
Blades, Chains, Whips & Fire è uno spettacolare esempio di hard rock, melodico ed accattivante, perennemente in bilico tra l’hard blues settantiano e l’arena rock della vena aurifera scoperta nel decennio successivo.
Trevor And The Wolves – Road To Nowhere
Un album che non ha cadute di intensità, da gustare come una corposa birra rossa, o da sentire mentre si cammina soli nei boschi, esperienza da fare perché la natura ha tanto da dirci, così come Road To Nowhere.
Phil Campbell And The Bastard Sons – The Age Of Absurdity
Quello che poteva frettolosamente essere archiviato come il capriccio di una rock star sta prendendo una piega importante, quindi chi suona il genere d’ora in poi dovrà fare i conti con Phil Campbell, la sua famiglia e questo bellissimo The Age Of Absurdity.
The Raz – The Raz
The Ratz centrano il bersaglio al primo colpo , uscendosene con un album hard blues da incorniciare.
Stray Bullets – Shut Up!
L’album ci regala una quarantina di minuti abbondanti intrisi dell’atmosfera sfrontata, irriverente e a tratti malinconica dello street/hard rock.
Svartanatt – Starry Eagle Eye
Più convinzione nei propri mezzi, un sound che sposa atmosfere drammatiche, le tastiere dal mood profondo e porpora, ed un’altra ottima interpretazione del buon Jani Lehtinen al microfono, fanno del nuovo album un passo deciso verso una qualità artistica superiore.
Fear Not – Fear Not (25th Anniversary)
La Roxx Records ristampa il primo ed unico album dei Fear Not, gruppo statunitense che, in piena era grunge, licenziava questo bellissimo lavoro incentrato su un hard rock dai rimandi street che nel 1993 purtroppo risultava obsoleto ma che era invece composto da una serie di brani bellissimi.
Steelpreacher – Drinking With The Devil
Quasi quaranta minuti di suoni che odorano di old school e rock’n’roll ipervitaminizzato come si usava un tempo, mentre i brani scivolano via tra chorus da cantare a squarciagola prima di far volare la propria bottiglia sulla grata.
Magnum – Lost On The Road To Eternity
Lost On The Road To Eternity rimane un’opera al 100% Magnum, quindi consigliata ai rockers amanti delle melodie di scuola Clarkin/Catley, anche se manca in parte quel tocco epico/fantasy per cui la storica band britannica è famosa, ma al ventesimo lavoro non ci si può certo lamentare.
Marc Vanderberg – Highway Demon
Highway Demon è un album ricco di suoni metallici di stampo classico, dall’hard rock all’heavy metal, vario nelle atmosfere, suonato e cantato bene, in buona sostanza un ascolto soddisfacente per chi ama il genere.
Mymisses – Straight On My Way
Con le Mymisses approdiamo all’hard rock sviluppatosi a cavallo del nuovo del nuovo millennio, contraddistinto da chitarre ruggenti, ritmiche grasse e cantato di grande forza espressiva.
Lost Moon – Through The Gates Of Light
La band sforna un lavoro intenso ed originale, perché le influenze ben presenti vengono rimodellate dal trio creando una gettata hard rock/stoner a tratti pesantissima.