Horisont – About Time
About Time è un ottimo oldies but goldies, una raccolta di tracce che sanno splendidamente di già sentito nel loro replicare le atmosfere della musica dei mostri sacri del genere, ma per gli Horisont il tutto funziona al meglio.
AFI – The Blood Album
Gli AFI sicuramente non sono inferiori a molti gruppi odierni, anzi, ma qui sembrano la brutta copia di un gruppo emo punk odierno, loro che hanno scritto grandi pagine di musica.
Fabio La Manna – EBE
In EBE potrete trovare progressive metal, progressive rock, post rock e ambient, il tutto perfettamente inglobato in un’opera davvero riuscita, complimenti.
Black Rainbows – Carmina Diabolo
Carmina Diabolo è forse il loro disco maggiormente duro, con meno spazio alla psichedelia rispetto ad altri momenti, qui c’è più velocità ed aderenza al verbo desertico.
The Hero – Miracles
Dopo tanto metal estremo, farsi cullare tra le note dark/gotiche dei The Hero, magari in compagnia di una affascinante creatura della notte, è un toccasana irrinunciabile.
Wolvennest – Wolvennest
I belgi Wolvennest arrivano in punta di piedi ad illuminare repentinamente questo inizio di 2017 con un album di rara bellezza.
Capuchin Punks – Metal Dalla Cripta Dei Monaci
“Volevamo fare i Misfits inserendovi qualche riff preso in prestito da mister Iommi, ma non ci siamo riusciti”, forse questo titolo era più lungo ma sicuramente più adatto.
Rudhen – Imago Octopus
Il groove di Imago Octopus è profondo e fresco, come una birra ghiacciata nel deserto che ci circonda.
Fankaz – Seities
Tanta melodia ed un’equilibrata durezza per un disco che fa star bene e che davvero ci voleva. Lasciatevi andare, al resto ci pensano i Fankaz.
Paolo Baltaro – The Day After the Night Before
The Day After the Night Before va scoperto piano, senza fretta, abbandonandosi tra le note di questi splendidi brani.
Thrownness – The Passage And The Presence
I Thrownness hanno piazzato un primo colpo da ko, e spero ne seguano tanti altri che ci lasceranno sanguinanti e barcollanti come questo.
The Ossuary – Post Mortem Blues
Bellissimo album di hard rock/doom sulla scia dei maestri settantiani da parte dei The Ossuary, band formata da musicisti della scena estrema e metallica nazionale.
Psychedelic Witchcraft – Magick Rites and Spells
Al di là del buon valore della musica contenuta, sfugge l’utilità di un’uscita retrospettiva per una band che all’attivo ha solo un Ep ed un full length.
Krokus – Big Rocks
Un album di sole cover lascia sempre qualche dubbio, ma se siete fans accaniti del gruppo o solo amanti delle compilation rock, l’album diverte, e probabilmente ha fatto divertire gli stessi Krokus nel registrarlo.
Snake Bite Whisky – Dirty
Rock ‘n’ roll metallizzato, irriverente e senza compromessi, sex drugs & rock ‘n’ roll con annessi e connessi, completamente devoto al sound americano con i suoi difetti e le sue mille virtù.
Fabiano Andreacchio And The Atomic Factory – Bass Guitar Hero
Fabiano Andreacchio si dimostra musicista dalla grande tecnica: aspettiamo ora un nuovo lavoro di inediti di questo suo progetto a suo modo originale e da seguire senza remore.
Fear Of The Storm – Madness Splinters (1991-1996)
Esauriente retrospettiva su una delle più interessanti realtà italiane dedite alla gothic dark wave nella prima metà degli anni ’90.
88 Mile Trip – Blame Canada
Gli 88 Mile Trip trasformano le montagne del Canada nel deserto della Sky Valley e ci consegnano un’altra bordata di hard rock stonato, questa volta intitolato Blame Canada, ep composto da cover di nomi conosciuti o meno del panorama rock.
Evilgroove – Cosmosis
Cosmosis erutta dieci brani di hard groove rock, la voce alla Zakk Wilde accompagna ritmiche ipnotiche, chitarre piene tra scariche metalliche, atmosfere southern e grunge rock.
Magnet – Feel Your Fire
E’ difficile che Feel Your Fire, con un sound così vintage, possa entrare nei gusti dei rockers attuali, mentre piacerà molto a chi con queste sonorità ci è cresciuto e si ritrova il mento imbiancato da un pizzetto mefistofelico.