Moebius – Hybris
Arcaico, matematico, affascinante e di lunga durata, queste sono solo alcune delle caratteristiche di questo disco che ti trascina, dall’inizio alla fine, in un turbinio di emozioni e di rivelazioni.
Thungur – No Going Back
No Going Back si sviluppa lungo undici brani di hard rock moderno, dai rimandi stoner e psichedelici, americano di ispirazione, pesante nelle ritmiche e dal groove bene in evidenza.
Tantal – Ruin
Il death metal melodico rimane il protagonista principale della musica dei Tantal, infarcito di ottime reminiscenze progressive che fanno di Ruin un altro bellissimo esempio di album metal tra death e prog.
ANGRA
Il video di “Travelers In Time”, dall’album “ØMNI”, in uscita a febbraio (earMUSIC).
Funeral Baptism – The Venom Of God
The Venom Of God è un lavoro senz’altro apprezzabile e riuscito nel proprio intento primario, che è quello di offrire un’interpretazione del genere onesta e coinvolgente, il che basta e avanza per renderlo un ascolto consigliato senza alcuna riserva.
Warcrab – Scars of Aeons
Gli Warcrab hanno il merito di riportare alla natia casa britannica un certo tipo di death metal, con il valore aggiunto di una componente sludge doom che lo rende parzialmente più attuale ma, al di là di tutto, Scars of Aeons è il segno tangibile di una maturazione avvenuta in tempi lunghi ma decisamente importante da parte di questa ottima band.
Dark Matter Secret – Perfect World Creation
Perfect World Creation è il classico album da scritto da musicisti per musicisti, con l’autoreferenzialità formale che prevale in maniera schiacciante su un aspetto emotivo pari a zero.
Catapult The Dead – A Universal Emptiness
A Universal Emptiness è una delle sorprese dell’anno, è un album la cui intensità si fa a tratti spasmodica e quello che può apparire un difetto per chi non sa cosa sia il doom (l’incedere monolitico, la voce che rifiuta a priori ogni accenno di pulizia formale), diviene l’irrinunciabile nutrimento per l’anima capace di saziare chi ama il genere.