Kartikeya – Samudra
Colmo di riferimenti alla cultura Indù ed alla sacra Trimurti, Samudra è uno scrigno colmo di sorprese, con una band che tecnicamente lascia a bocca aperta riuscendo con grande disinvoltura a far convivere generi apparentemente lontani tra loro.
Cradle Of Haze – Sirenen
Musica della notte, oscura e melanconica, linfa e sangue per i vampiri da club mitteleuropei, ma ottimo anche per chi normalmente predilige ascolti più cool come il gothic metal.
Bridge Of Diod – Of Sinners And Madman
Dieci brani per quasi cinquanta minuti di metal tripallico, potente diretto e melodico, dalle ritmiche che alternano accelerazioni e potentissimi bombardamenti che non disdegnano quel tocco groove capace di modernizzare la proposta senza scendere a compromessi ma rendendola ancora più massiccia e potente.
Hooded Priest – The Hour Be None
Gli Hooded Priest fanno un suono che piacerà moltissimo agli amanti del doom più classico, underground e cavernoso, quelle persone che frequentano locali bui per vedere concerti dal volume altissimo.
Las Casas Viejas – ghoule/H
I cinque lunghi brani valgono un ascolto d’insieme che dovrebbe rivelarsi gratificante per chi ricerca qualche novità in ambito post metal.
Bell Witch – Mirror Reaper
Opera magnifica intrisa di dolore, disperazione e desolazione.
Ah Ciliz / Chiral – Origins
Uno split album che merita di finire stabilmente tra gli ascolti di chi ama le forme di black metal più oblique e meno scontate.