Mystifier – Profanus
Il lavoro va via che è un piacere, magari non lasciando ricordi indimenticabili, ma mostrando un efficace spaccato di quello che era la scena estrema brasiliana nell’ultimo decennio del secolo scorso.
Antiquus Scriptum – Antologia
Un pagan/epic black metal con potenziale qualità ma che di chiaro ha ben poco. Da parte degli amanti del genere, comunque, può meritare una possibilità.
Häive – Iätön
E’ realmente necessario che ogni ascoltatore “open minded” trovi un po’ di tempo da dedicare ad un’opera così affascinante di dark/folk intriso di black metal.
Sartegos / Balmog – Split 7″
Uno split che mette in luce due realtà interessanti, contigue per appartenenza geografica ma differenti per l’approccio al black metal.
Mhönos – LXXXVII
Per poco più di quaranta minuti tutto il dolore ed il male che ci scrolliamo dalle spalle, considerandolo solo frutto di paure ancestrali, viene evocato dai Mhönos fino a mostracelo con il suo sinistro carico di ineluttabile morte e disfacimento.
Degial – Predator Reign
Un sound infernale creato per destabilizzare e rubare anime da portare all’oscuro signore in un’atmosfera di indicibile caos.
Begerith – A.D.A.M.
Chi ama il death metal più intenso e veloce qui troverà davvero un bel disco.
Blaze Of Perdition – Conscious Darkness
Il quarto full length dei Blaze Of Perdition è un qualcosa che va oltre il concetto puramente estetico di black metal: qui si percepisce in maniera quasi tattile il turbinio di sensazioni che stanno alla base di un lavoro compositivo e lirico stupefacente, per qualità e profondità.
Devlsy – Private Suite
Ascoltando Private Suite si capisce che è un disco di caratura superiore, che unisce vari linguaggi musicali in una miscela di qualità superiore.
Minas Morgul – Kult
Un prepotente nuovo ritorno di questa duttile ma sopraffina band tedesca. Nuovi canoni,forse, ma sicuramente vecchia maestria: il loro valore è nuovamente assicurato.
Cold Cell – Those
Un’opera intensa, gelida carica di odio verso il genere umano dove…the lowliness of man is inviolable.
In Twilight’s Embrace – Vanitas
Gli In Twilight’s Embrace hanno lasciato in parte la strada che li portava verso la Scandinavia per rimanere nel loro paese (la Polonia) e scovare sentieri ancora più estremi ed oscuri, una piccola svolta per il gruppo che non deluderà i loro ascoltatori.
Deinonychus – Ode To Acts Of Murder, Dystopia And Suicide
Il black doom dalle forti venature depressive dei Deinonychus torna ad inquietarci, sempre sotto l’egida della My Kingdom Music.
Funeral Baptism – The Venom Of God
The Venom Of God è un lavoro senz’altro apprezzabile e riuscito nel proprio intento primario, che è quello di offrire un’interpretazione del genere onesta e coinvolgente, il che basta e avanza per renderlo un ascolto consigliato senza alcuna riserva.
Las Casas Viejas – ghoule/H
I cinque lunghi brani valgono un ascolto d’insieme che dovrebbe rivelarsi gratificante per chi ricerca qualche novità in ambito post metal.
Thakandar – Sterbende Erde
I Thakandar riecono ad attingere il meglio da tutta la tradizione black del loro paese, riversandola in maniera sufficientemente personale e coinvolgente per ritagliarsi la meritata attenzione da parte degli appassionati.
Dunkelnacht – Anthropocenia
I Dunkelnacht dimostrano ancora una volta di essere multiformi, ma senza mai dimenticare cosa significa la parola black. Per tutti gli amanti del genere, sicuramente una panacea.
Verge – The Process Of Self-Becoming
Un suono a tratti scarno, opprimente ed oscuro, ma reso avvincente per gli amanti di queste sonorità da un fascino sinistro e depressivo, per un lavoro notevole ma sicuramente non di facile ascolto.
Paramnesia / Ultha – Split
I francesi Paramnesia ed i tedeschi Ultha si rivelano due ottime band che, in qualche modo, fotografano nitidamente le tendenze delle rispettive scuole nazionali in ambito black metal.
Deos – In Nomine Romae
In Nomine Romae è consigliato sia ai fans del black metal sinfonico che a quelli del death epico e guerresco.