Naudiz – Wulfasa Kunja
Un disco come questo riporta alla sorgente stessa del concetto di black metal, dato che ha in sé tutte le caratteristiche migliori del genere.
Mosaic – Old Man’s Wyntar
Supreme Thuringian Folklore …come spesso accade nell’underground si celano grandi realtà per “open-minded people”.
Author – Lopun Alku
Album che lascia poco all’ascoltatore se non la fatica di arrivare in fondo, Lopun Alku potrebbe trovare qualche estimatore solo tra gli appassionati più oltranzisti del black metal underground.
Maladie – Symptoms
Non resta che l’ascolto di Symptoms per rendersi conto di quanta grande musica ci giri intorno, basta solo volerla realmente intercettare …
Azarath – In Extremis
In Extremis è un disco che merita grande attenzione e riverserà sopra di voi un’immensa potenza di fuoco, risultando moderno ma possiede anche un suono che riporta all’epoca d’oro del death metal.
Ben Blutzukker – Analogic Blood
Quattro tracce tra heavy metal e thrash/black per questa one man band del tedesco Ben Blutzukker.
Winter Deluge – Devolution-Decay
Quello dei Winter Deluge non è un black per palati raffinati ma neppure per gli appassionati duri e puri: si colloca piuttosto in una sorta di terra di mezzo nella quale, a mio avviso, riesce nell’intento di intrigare tutti piuttosto che non accontentare nessuno
Aksaya – Kepler
Kepler è un disco non comune e nemmeno conforme, ma che segue una poetica tutta sua, ed è assai notevole poiché esula dal mero significato black, per andare a ricercare qualcosa di diverso.
Malignance – Architects Of Oblivion
Un gran ritorno per un gruppo fedele al metal e che, senza tanti proclami e pose, fa un disco da riascoltare spesso, mentre fuori scorre la vera battaglia chiamata quotidianità.
Patria – Magna Adversia
L’aggettivo più calzante per un lavoro come Magna Adversia è “completo”, in quanto non manca nulla di ciò che l’appassionato ricerca in un album black.
Entity Of Hate – Cursed for Eternity
Un lavoro breve ma davvero notevole, alla luce di una freschezza impronosticabile quando ci si cimenta con sonorità in voga circa un ventennio fa.
Evil Priest – Evil Priest
Le atmosfere catacombali che aleggiano su tutto l’ep, il growl che spunta da un buco collegato al centro degli inferi ed il senso di morbosa devastazione, lo rendono un nero gioiellino, da ascoltare se si è amanti del metal estremo dalle venature più malvagie.
Wiegedood – De Doden Hebben het Goed II
De Doden Hebben het Goed II è il disco black metal che non si sentiva da tempo, laddove furia, morbosa potenza e, perché no, una buona dose di melodia, vanno a scontarsi frontalmente con l’inevitabile tendenza, derivante dal background dei musicisti, a lambire i confini del genere.
Acrimonious – Eleven Dragons
Questi greci sanno molto bene come si fa a rendere interessante un disco e passano di registro in registro con molta facilità: il lavoro è davvero piacevole, libero da tanti vincoli che a volte appesantiscono troppo i dischi di black death
Naddred – Sluagh
La scena black in Irlanda ha partorito diversi buoni gruppi, ma sinceramente nessuno era all’altezza di questi ragazzi, e ascoltando le quattro tracce di questo demo lo capirete, essendo questo un black di livello assoluto.
Förgjord – Uhripuu
Uhripuu è un gran disco, senza compromessi e con ottime melodie, ed è un’opera da non lasciarsi assolutamente scappare.
Disharmony – Goddamn the Sun
Lo stile dei Disharmony fa riferimento alla vecchia scuola del black ellenico, fortemente legata all’aspetto epico sia del suono che dei testi.
Black Cilice – Banished From Time
Black Cilice documenta questa sofferenza, questo dilaniamento continuo, portandoci totalmente in un’altra dimensione, dove si interrompe il normale flusso della vita.
Cripta Oculta – Lost Memories
Lost Memories è un viaggio dentro un passato che riposa dentro di noi e che non aspetta altro che risvegliarsi, ed è anche un ottimo disco di black metal selvaggio e fatto con passione.
Trauer – A Walk Into The Twilight
A Walk Into The Twilight è colmo di passaggi dal grande potenziale evocativo e di splendide melodie che più di una volta, purtroppo, devono essere intuite piuttosto che ascoltate con la dovuta nitidezza.