Necrofili – Immaculate Preconception
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Immaculate Preconception si rivela un ep davvero suggestivo, tra i più riusciti ultimamente nel suo ambito: i Necrofili con sagacia sanno manipolare la materia creando un sound che, anche se a tratti può ricordare i Necrodeath, risulta ugualmente personale e molto coinvolgente.
Doombringer – Walpurgis Fires
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I misteriosi Doombringer potenziano con mid tempo sepolcrali il loro death metal dal piglio black, lente litanie estreme dalle atmosfere che a tratti sfiorano il doom, anche se l’approccio rimane quello di un gruppo più estremo.
Possessed – Revelations Of Oblivion
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La personale visione di violenza e ferocia in musica messa ancora una volta in campo dai Possessed è impressionante e Revelations Of Oblivion, aldilà del monicker in calce sulla copertina, è a tutti gli effetti un album capolavoro.
Death Worship – End Times
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Un prodotto affascinante proveniente da un underground che sa regalare vere gemme di musica estrema e diabolica.
Amon Amarth – Berserker
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Berserker è un album che guarda al passato remoto della musica che ha sempre ispirato il gruppo svedese, l’heavy metal classico, che qui è portato ad un livello epico ed estremo in grado di lasciare un segno deciso, grazie ad una raccolta di brani che nella sua prima parte trova davvero pochi ostacoli.
Fulci – Tropical Sun
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L’album nel genere è uno dei più riusciti tra quelli ascoltati ultimamente in senso assoluto, quindi per tutti gli amanti del metal estremo il consiglio è di non perdere Tropical Sun, perché potrebbe rivelarsi una piacevole sorpresa.
Deorc Absis – The Nothingness Transfiguration
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Il suono dei Deorc Absis oscilla tra black e death metal, con un’importante parte sinfonica che arricchisce molto il tutto.
Relics Of Humanity – Obscuration
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Obscuration è un ep che vale la pena non perdere se si è fan del brutal death di scuola statunitense, snodandosi in un quarto d’ora abbondante di efferatezze sonore degne dei gruppi storici della scena.
Norsemen – Bloodlust
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L’impronta è quella di scuola scandinava che viene arricchita da spediti attacchi di matrice thrash/black, per una serie di brani uno più epico e potente dell’altro che rende Bloodlust un esordio di tutto rispetto da parte di questi quattro guerrieri lombardi.
Inter Arma – Sulphur English
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Incandescente fusione di sludge, death, black e doom per la band statunitense, che abbina con grande personalità pesantezza e atmosfera.
Gorguts – From Wisdom to Hate
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Riedizione, davvero benemerita, di un grande disco della basilare cult band del death metal made in
Canada.
Tronos – Celestial Mechanics
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Album da maneggiare con molta cura, questa nuova opera firmata da Embury risulta un lavoro di non facile comprensione al primo approccio: i brani spostano gli equilibri del sound tra metal e rock, death, industrial e hardcore, continuando imperterriti in un’altalena di sonorità cangianti.
Thamiel – Sator
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Sator funzione bene dall’inizio alla fine, ha un bella carica e un bel suono che arrivano molto diretti all’ascoltatore.
Accursed Spawn – The Virulent Host
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Tra le trame sonore dell’album si riconosce più di una influenza di matrice death/thrash/brutal, e se gli Accursed Spawn non inventano nulla si rivelano una macchina da guerra da non sottovalutare.
Origin – Abiogenesis – A Coming into Existence
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Più diretto rispetto alle più intricate ultime prove, il sound degli Origin era comunque valorizzato dalla tecnica stupefacente che ha reso il gruppo statunitense è diventato un punto di riferimento per gli amanti del genere.
Sadism – Ethereal Dead Cult
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Attitudine spropositata, impatto debordante ed una atmosfera umida e polverosa come i cunicoli di oscure catacombe fanno di questo ritorno firmato Sadism un lavoro dedicato agli amanti del death metal old school.
Inferi – The End of an Era | Rebirth
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Death melodico scandinavo e technical death metal si fondono nelle trame veloci ed intricate degli Inferi, che hanno confezionato un’opera estrema molto interessante.
Bleeding Utopia – Where the Light Comes to Die
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Un album consigliato senza remore agli amanti del death metal scandinavo che troveranno più di uno spunto proveniente dagli anni d’oro del genere.
Lyfordeath – Nullius In Verba
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Oscuro, pesante, dai ritmi serrati e dal grande impatto, il sound della band portoghese reclama un posto nelle novità più convincenti del panorama estremo del loro paese e non solo, l’album è un esempio dell’alta qualità dei gruppi lusitani, sempre un passo avanti quando si tratta di metal estremo dalle atmosfere più cupe.
Destroyers Of All – The Vile Manifesto
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Un album consigliato a tutti gli amanti del thrash metal di scuola americana che non disdegnano estremismi ed atmosfere progressive.