Vanden Plas – Chronicles of the Immortals: Netherworld II

Un gruppo del genere nobilita il metal in senso lato e dovrebbe vedere i suoi lavori ben conservati sulla mensola di ogni appassionato, a prescindere dal genere preferito. Arte senza se e senza ma.

Tornano a distanza di un anno i grandiosi Vanden Plas con la seconda parte del concept tratto da Le Cronache degli Immortali, trilogia fantasy scritta da Wolfgang Hohlbein, fan della band a cui tempo fa propose la trasposizione in musica della sua opera.

L’album è clamoroso, come d’altronde la prima parte e come negli anni la band di Kaiserslautern ci ha abituato, iniziando dallo stupendo debutto Colour Temple, uscito nel 1994, per proseguire nel corso del ventennio con una serie di album dalla qualità superiore, forse poco considerata, specialmente dagli addetti ai lavori, colpevoli molto spesso di rincorrere le new sensation del genere lasciando le briciole ai veri artisti dello spartito.
Poco male, il gruppo tedesco nel corso degli anni ci ha deliziato con album straordinari (su tutti The God Thing del 1997 e Christ O del 2006) e non contento ha portato la propria arte sul palcoscenico di un teatro, per reinterpretare opere immortali come Jesus Christ Superstar, The Rocky Horror Show e La Piccola Bottega degli Orrori.
La storia su cui la band ha creato questo stupendo arabesco di suoni vede come protagonista Andrej Delàny, cavaliere immortale che trova, al ritorno nel suo paese di origine situato in Transilvania, solo distruzione e morte.
L’unico sopravvissuto alla strage (Frederic) lo informa che il colpevole è un cardinale, alla guida di tre cavalieri dalle armature dorate e che tra i pochi sopravvissuti, fatti prigionieri c’è anche suo figlio.
Inizia così l’avventura, che vedrà i due sulle tracce dei cattivi, tra mille avventure e scontri, in cui Andrej scoprirà di essere parte di una stirpe di cavalieri immortali, diretti discendenti dei vampiri transilvani.
L’album, come la prima parte, non fa che ribadire l’immenso talento del gruppo, con un Andy Kuntz sontuoso, interprete magnifico delle avventure dei nostri eroi, che sommato alla bravura strumentale dei fratelli Andreas e Stephan Lill (rispettivamente batteria e chitarra), al basso di Torsten Reichert e ai tasti d’avorio del fenomenale Günter Werno, fanno dei Vanden Plas un gruppo di inestimabile valore, alle prese con un’opera che ci investe con una valanga di emozioni.
Diviso in nove visioni, l’album si apre con My Universe, dove la voce teatrale di Kuntz ci introduce alla seconda parte del concept, accompagnata da un poderoso riffone metallico a far coppia con le tastiere di Werno.
Si entra nel cuore dell’opera e il gruppo incanta, Godmaker’s Temptation e Stone Roses Edge sono prog metal songs teatrali e sontuose, magnifico il lavoro dei tasti d’avorio nella seconda che concede un refrain molto Dream Theater ed una sezione ritmica ruvida.
Blood Of Eden emoziona in un turbine di suoni tra pianoforte, fiati e violoncello ed una voce femminile che accompagna Kuntz, nel dialogo tra il cavaliere e la sua defunta consorte e si va via, con la mente persa in quei luoghi nascosti da una spessa coltre di nebbia, portati dalle scale musicali del gruppo che continua a deliziare con atmosferiche parti melodiche e fughe dure come l’acciaio, dove la doppia cassa spinge sull’acceleratore e lo spirito metallico esce, immortale come il protagonista, in tutta la sua leggendaria fierezza (The Last Fight).
La conclusiva Circle Of The Devil, musicalmente risulta un sunto di tutto il ben di dio racchiuso in questo lavoro, parte orchestrale che lascia spazio alla furia metallica per tornare ai suoni dell’opener, per una conclusione degna di un’opera dall’elevato tasso qualitativo.
Un gruppo del genere nobilita il metal in senso lato e dovrebbe vedere i suoi lavori ben conservati sulla mensola di ogni appassionato, a prescindere dal genere preferito. Arte senza se e senza ma.

TRACKLIST
1. Vision 11even- In My Universe
2. Vision 12elve- Godmaker’s Temptation
3. Vision 13teen- Stone Roses Edge
4. Vision 14teen- Blood of Eden
5. Vision 15teen- Monster
6. Vision 16teen- Diabolica Comedia
7. Vision 17teen- Where Have the Children Gone
8. Vision 18teen- The Last Fight
9. Vision 19teen- Circle of the Devil

LINE-UP
Torsten Reichert – basso
Andreas Lill – batteria
Stephan Lill – chitarre
Günter Werno – tastiere
Andy Kuntz – voce prog metal

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VV.AA. – Transcending Obscurity – Label Sampler Vol.1

Un’importante veduta sull’enorme lavoro che la Transcending Obscurity sta facendo per supportare al meglio il mondo metallico, specialmente in un’area dallo smisurato potenziale come quella dell’Asia meridionale.

Chi segue le pagine metal sulla nostra webzine sa che, pur portando all’attenzione dei lettori le uscite più importanti del nostro genere preferito, diamo molto spazio all’underground e, aiutati in questo dalla Transcending Obscurity di Kunal Choksi, scoprendo ottime e il più delle volte sconosciute realtà, soprattutto provenienti dai lontani e misteriosi paesi asiatici.

Quest’anno la label indiana ha ampliato i suoi orizzonti, mettendo sotto contratto anche parecchie band europee, così da diventare sempre più un punto di riferimento per gli amanti del metal/rock, a cui stanno stretti i soliti nomi, cercando tra il sottobosco musicale ottime alternative.
Esce dunque, in concomitanza con le feste natalizie, questa esauriente panoramica sui gruppi che la label ha proposto in questi ultimi dodici mesi e tutte quelle che fanno parte del roster, un regalo inaspettato ma gradito, con molte band ancora da scoprire e molte di cui abbiamo già ampiamente parlato su Iyezine.
Più di cinquanta gruppi, ognuno con la propria musica da presentare, molti davvero bravi, rappresentativi più o meno di tutti i generi che compongono l’universo della nostra musica preferita, qualcuno ormai realtà consolidata come i Rectified Spirit, presenti con il nuovo The Wasteland sulla mia playlist riassuntiva dei dieci migliori album dell’anno che va a terminare, altri spuntati come perle in un’ostrica, protagonisti di lavori bellissimi.
In questo fantastico, tortuoso ed affascinante viaggio incontrerete l’underground dei paesi asiatici, dall’India, al Pakistan con un assaggio della musica di gruppi dal notevole spessore qualitativo come gli Albatross ed il loro heavy metal progressivo, il death metal di Gaijin, Winterage e Third Sovereign, il brutal dei Biopsy, il thrash metal dei bravissimi Against Evil e Armament, l’originalissimo black metal dei devastanti Heathen Beast e del loro Trident, così come il black sinfonico ed epico dei Diabolus Arcanium e l’heavy metal dalle riminiscenze alternative dei pakistani Blackhour.
Ma la Transcending Obscurity non si è fermata sul confine del proprio paese, allungando i suoi artigli su ottime realtà europee, australiane e made in U.S.A, mettendo in mano una penna per la firma a band clamorose come i deathsters francesi Affliction Gate, i Paganizer della piovra Rogga Johansson, la one man band australiana The Furor ed i deathsters americani Fetid Zombie di Mark Riddick.
Insomma, qui viene esibita una buona fetta del meglio che l’underground estremo e classico mondiale ha offerto in questi mesi: una importante veduta sull’enorme lavoro che la Transcending Obscurity sta facendo per supportare al meglio un  mondo metallico sempre vivo e rigenerato da chi al metal ci crede veramente e che, con passione, dedizione e ottima professionalità, sta raggiungendo risultati clamorosi.
La raccolta come già detto è in free download, perciò niente scuse ed immergetevi in questa oceano di note metalliche, navigherete in acque agitate ed oscure, a tratti tranquille solo all’apparenza, ma assolutamente affascinanti … lunga vita alla Transcending Obscurity.

TRACKLIST
1. Deceased (US) – Graphic Repulsion (Death/Thrash Metal)
2. Paganizer (Sweden) – Souls for Sale (Death Metal)
3. Affliction Gate (France) – Devising Our Own Chains (Death Metal)
4. Abyssus (Greece) – Remnants of War (Death Metal)
5. Sathanas (US) – Satan’s Cross (Death/Thrash Metal)
6. Fetid Zombie (US) – Lure of the Occult (Death Metal)
7. Norse (Australia) – Pest (Dissonant Black Metal)
8. The Furor (Australia) – Summoned Obscurity (Black/Thrash Metal)
9. Preludium (Poland) – Sins of Mankind (Spiritual Black/Death Metal)
10. Seedna (Sweden) – Downward Spiral (Live) (Atmospheric Black Metal)
11. The Whorehouse Massacre (Canada) – A.C.S.-4 (Sludge/Doom Metal)
12. The Dead (Australia) – Disturbing the Dead (Sludge/Death Metal)
13. Drug Honkey (US) – Weight of the World (Hypnotic Doom Metal)
14. Albatross (Mumbai, India) – The Empire of Albatross (Heavy Metal)
15. Third Sovereign (India) – Devolution of Mortality (Death Metal)
16. Dormant Inferno (Mumbai, India) – Deliverance (Doom Metal) 11:02
17. Insane Prophecy (Guwahati, India) – The Nihilistic Force of Fear and Ire (Black Metal)
18. Dionysus (Pakistan) – Rain (Black/Doom Metal)
19. Gaia’s Throne (Pune, India) – Crisis (Sci-fi Heavy Metal)
20. Orion (Mumbai, India) – Oh Sweet Ebullition (Progressive Death)
21. Djinn and Miskatonic (Bangalore, India) – Book of the Fallen (Doom Metal)
22. Solar Deity (Mumbai, India) – Circling the Moon (Black Metal)
23. Multinational Corporations (Pakistan) – L.P.C. (Grindcore/Crust)
24. Fragarak (Delhi, India) – Cryptic Convulsion (Technical Death Metal)
25. Halahkuh (Pune, India) – Break the Shackles (Death/Thrash Metal)
26. Wintergate (Jaipur, India) – A Wreath of Mist (Old School Death Metal)
27. Primitiv (Mumbai, India) – World War Zero (Death Metal)
28. Against Evil (Vizag, India) – War Hero (Heavy Metal)
29. Rectified Spirit (Guwahati, India) – Winter in Thine Eyes (Progressive/Heavy Metal)
30. Armament (Kolkata, India) – Gas Chamber (Thrash Metal)
31. Eccentric Pendulum (Bangalore, India) – Resisting Another Equation (Progressive Metal)
32. Biopsy (Mumbai, India) – Fractals of Derangement (Brutal Death Metal)
33. Killibrium (Mumbai, India) – Mental Illusions (Death Metal)
34. Gaijin (Mumbai, India) – Dead Planet (Technical Death Metal)
35. Heathen Beast (India) – The Carnage of Godhra (Black Metal)
36. Diabolus Arcanium (Chennai, India) – Of Fire and Ashes (Epic Black Metal)
37. Blackhour (Pakistan) – Wind of Change (Heavy Metal)
38. Zero Gravity (Indore, India) – Screaming Agony (Death Metal)
39. Toxoid (New Delhi, India) – Demon Lust (Black Metal)
40. Wired Anxiety (New Mumbai, India) – Heavily Sedated (Brutal Death Metal)
41. Elemental (Indore) – Inhuman Purge (Death Metal)
42. Falcun (Kolkata, India) – Eye of the Storm (Heavy Metal)
43. Knight (Assam, India) – The Ventriloquist (Heavy Metal)
44. Gypsy (Kolkata, India) – The Shoemaker (Heavy Metal)
45. Sceptre (Mumbai, India) – Hate Infested (Thrash Metal)
46. Exalter (Bangladesh) – Nuclear Punishment (Thrash Metal)
47. Amorphia (Kerala, India) – Leiber Code (Thrash Metal)
48. Dirge (Pune, India) – Swamp (Doom/Sludge Metal)
49. Irritum (Pakistan) – Voice in the Night (Doom Metal)
50. The Grim Mage (Bangalore, India) – Celestial Scrimmage (Doom Metal)
51. Darkrypt (Mumbai, India) – Abstract Submission (Death Metal)
52. Strangulate (Kolkata, India) – Humanity’s End
53. Godless (Hyderabad, India) – Infest (Death Metal)
54. Homicide (Bangladesh) – Hades (Brutal Death Metal)
55. Bonefvcker (Delhi, India) – Ad Infinitum (Death Metal/Grind)
56. Violent Upheaval – Ghar Wapsi (Crush the Agenda) (Grindcore)
57. The Infernal Diatribe (Kolkata, India) – Morbid Evocation (Black Metal)
58. Necrolepsy (Bangladesh) – Engorging the Stillborn (Death Metal)
59. Tyrannizer (Mumbai, India) – Bloodstain (Death/Thrash Metal)
60. Evil Conscience (Kolkata, India) – Grim Shutdown (Death Metal)
61. Ragnhild (Pune, India) – Taven Tales (Viking/Death Metal)
62. False Flag (Pune, India) – Mediacracy (Crust/Punk/Grind)
63. Dead Exaltation (Pune, India) – Fallacy (Death Metal)
64. Eclipse (Guwahati, India) – Dreams of Midnight (Power Metal)
65. Deathscent (Jaipur, India) – Brave Enough (Death/Thrash Metal)

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