Built-In Obsolescence – Instar
Un album che contiene molti dischi, una lunga narrazione che ha lo scopo di aprire la mente ed il cuore di chi la ascolta.
Paola Pellegrini Lex Rock – Lady To Rock
Paola Pellegrini ci regala mezz’ora abbondante di sano rock’n’roll, dieci schiaffi in pieno volto energici e con quell’urgenza punk che ne ha sempre contraddistinto il sound, confermando le sue capacità nel saper trovare la giusta formula per convincere con quei semplici quattro accordi che hanno fatto storia.
Last Resistance – A World Painted Grey
Un EP all’insegna del decadentismo, che crea sensazioni angoscianti senza mancare di potenza.
Fallen – ást
Fallen veicola sentimenti che, valutati con i parametri della modernità, appartengono a tempi in cui la semplicità era una virtù e non sinonimo di banalità o di sciatteria: anche per questo ást è un’opera preziosa, da cullare e coltivare con la stessa cura ed attenzione che il musicista ha riversato nel comporla, rendendola una testimonianza musicale fulgida e a suo modo rara.
Dying Awkward Angel – Absence Of Light
Il death metal del quintetto, di ispirazione old school, amalgama e alterna con sagacia le ispirazioni provenienti dalle due scuole estreme, usando a proprio piacimento le melodie classiche del death scandinavo su una struttura che in molti casi si ispira alla scena della Bay Area.
Di’aul – Nobody’s Heaven
Una possente marcescenza è il marchio di questi ragazzi che, nella maggior parte delle loro canzoni, fanno un suono non molto veloce ma che corrode in maniera molto piacevole le nostre orecchie, dandoci una sensazione di blues metal, una via maledetta da seguire, ma che è anche l’unica possibile per dannarsi.
Lou Quinse – Lo Sabbat
Un bellissimo canto di ribellione, un non sottomettersi alla Chiesa, ai padroni e all’autorità, un cantico di povertà e di tendini sanguinanti, la storia dei perdenti che per la durata di un sabba sono liberati dal demonio: musicalmente è un tesoro unico, una gioia, bellissimo, perfino difficile da esprimere a parole, ascoltatelo.
Hogs – Fingerprints
Fingerprints rappresenta tre quarti d’ora di puro divertimento, suonato a meraviglia e con la sorpresa dietro al microfono del giovane cantante Simone Cei, un mostro di bravura ed emozioni al servizio del rock di questo supergruppo nostrano.
Rebirth Of Enora – Revelation 8
Revelation 8 è composto da dieci brani, tutti sopra la media, ognuno con la propria anima e con il proprio carico di sofferenza e drammaticità, con la band che riesce a non fossilizzarsi su una sola formula e regala ottimo rock moderno e suggestivo.
One Day In Fukushima – Ozymandias
Ozymandias è un album che non conosce tregua, uno tsunami di metal estremo che fagocita grind, death, crust, hardcore, lo fa crescere al suo interno e lo espelle trasformato in un mostro musicale violentissimo e senza compromessi.
Carmelo Caltagirone – F*ck*d Alien
Questa raccolta racchiude i tre album fin qui incisi dal chitarrista Carmelo Caltagirone, partendo dai brani scarni e rudimentali inclusi in Iron Man, per passare al sound più elaborato di Gemini Man ed in particolare dell’ultimo Cosa Loro, Please.
Sepolcro – Undead Abyss
La brevità dell’opera impedisce di trarre conclusioni definitive, rimandandole per forza di cose ad una prova di maggior durata, ma la strada che dal sepolcro conduce alle orecchie degli appassionati di death sembra già piuttosto ben delineata.
Exalt Cycle – Vindicta
L’amalgama funziona molto bene, e il risultato è un suono che ha parti di Deftones, un po’ di groove metal, una forte impronta grunge e tanta melodia che si sposa benissimo con un’oscura durezza.
La Bottega Del Tempo A Vapore – Viaggi Inversi
Composto da sette tracce che hanno nella lunga suite Dama Di Spade il cuore di questo secondo capitolo nonché il sunto compositivo del gruppo, Viaggi Inversi è un viaggio che l’ascoltatore intraprende in compagnia del misterioso guerriero, tra splendide parti progressivamente melodiche, aperture tastieristiche dal mood epico e digressioni metalliche.
Assumption – Absconditus
Un biglietto di sola andata verso i meandri dell’esistenza con Absconditus, per un funeral doom che non lascia nulla al caso e si colloca in uno stile fortemente innovativo.
Valgrind – Blackest Horizon
Blackest Horizon si sviluppa su dieci brani suonati e prodotti in maniera impeccabile: la devastante atmosfera dei brani si poggia su un sound che mette in evidenza il gran lavoro dei musicisti sia nelle ritmiche che negli splendidi intrecci chitarristici, a tratti urlanti sofferenza estrema.
Hybridized – Mental Connections
Mental Connections è un ep che coniuga il thrash metal al più moderno groove, la cui poca durata non consente un giudizio definitivo sul sound del gruppo romano, anche se i tre brani presentati lasciano presagire ulteriori margini di miglioramento.
Fallen Angels – Even Priest Knows
I Fallen Angels vogliono rappresentare, in tutto e per tutto, il decennio ottantiano e ci riescono pure bene, perché con Even Priest Knows si rivive il clima delle notti di Los Angeles.
Nibiru – Netrayoni
Se aveste la fortuna di parlare con i Nibiru, e ne vale la pena perché capireste molto di più della loro musica, vi sentireste dire che Netrayoni è il disco che rappresenta al meglio lo spirito di questo gruppo, che è quasi un medium per portare in mezzo a noi esseri di altri dimensioni, seguendo il flusso che esce quando diventiamo per davvero noi stessi, nel bene e nel male, oppure quando ci buttiamo dentro la musica, in questo caso facendola.
Kenos – Pest
Pest è un album distruttivo e senza compromessi, con un sound ispirato a quello americano ma assolutamente personale nella sua natura estrema, cattivissimo e perfetto, anche nella produzione e negli arrangiamenti che risultano al top, e quindi imperdibile per gli amanti del metal estremo.