Wheelfall – The Atrocity Reports

Gli Wheelfall hanno trovato una strada che può spalancare loro diverse porte, che lo voglia o meno chi si trova dall’altra parte …

Xenofaction – The Empyrean Vanquishment

I due brani offerti sono notevoli mazzate di death tecnico, ottimamente prodotto ed eseguito da un nucleo di musicisti  della scena metal tricolore di comprovata esperienza.

BVDK – Architecture of Future Tribes

Un lavoro davvero particolare, ma meritevole di grande attenzione, che rappresenta l’ennesima manipolazione audace e fantasiosa della materia black metal.

Firesphere – Requiem

Una proposta fuori dai soliti schemi dettati dalla musica gothic/dark, forse ancora da registrare leggermente per rendere più fluido l’ascolto, ma che a tratti regala ottima musica avvolta dalle ombre di emozioni malinconiche ed intimiste.

Madlife – Precision In The Face Of Chaos

Precision In The Face Of Chaos non è un brutto lavoro, le melodie che valorizzano i brani dal tiro nu metal sono assolutamente perfette così come una produzione al top: fosse uscito qualche anno fa avrebbe insidiato i primi posti nelle classifiche dei gruppi da un milione di dollari che si facevano guerra a colpi di hit, oggi le cose vanno in maniera decisamente diversa.

Mercic – 3

Quello di Mercic è un lavoro che non dispiace affatto, lasciando però nel contempo un senso di incompiutezza che neppure le buone sensazioni derivanti dai ripetuti ascolti riescono del tutto a scacciare.

Prong – Zero Days

Zero Days continua la tradizione della band newyorkese, da decenni punto fermo del metal estremo moderno che ha le sue radici all’inizio degli anni novanta

Mesembria Magog – Ultra-Mk

Il fatto di essere un gruppo con una certa esperienza, sia in studio che dal vivo, porta i Mesmebria Magog ad offrire un’opera di buon livello, con un immaginario cyber elettro punk che spicca molto.

The Interbeing – Among The Amorphous

Un buon ibrido tra gli ormai scontati cliché di un genere (il metalcore) che risulta in affanno da un paio di anni a questa parte e l’industrial classico, più vicino al death metal, e meno ad MTV…

Zaraza – Spasms of Rebirth

Sono le band come i Zaraza a riportare lodevolmente la barra verso quella che è la concezione più autentica di un genere che non può essere certo rivolto alle masse.

Deflore – Spectrum Decentre Epicentre

La spina dorsale del progetto è il ritmo, soprattutto l’esplorazione e la manipolazione di quest’ultimo, la costante ricerca sonica più che sonora e l’incredibile varietà di vedute, e qui il pensiero laterale musicale diventa dominante.

King Satan – King Fucking Satan

La musica del gruppo finlandese risulta più adatta ai fans della musica sintetica che ai blacksters, quindi più congeniale ad una dimensione da locale dark/gothic che al palco di qualche festival dedicato a Lucifero.

Valborg – Endstrand

Ficcante e corrosivo, Endstrand è un lavoro perfetto per chi voglia immergersi in una realtà claustrofobica e ossessiva

This Morn’Omina – Kundalini Rising

L’ascolto di un lavoro dalle simili caratteristiche non è affatto semplice, ma chi apprezza il versante industrial e sperimentale della musica non farà fatica ad entrare in sintonia con i This Morn’Omina.

D8 Dimension- ProGr 0

Sarebbe davvero semplicistico e fuorviante catalogare i D8 Dimension come un gruppo di industrial metal, perché qui possiamo trovare qualcosa di molto più importante dei generi, le idee.

Ibyss – Hate Speech

Questi sei brani forse non cambieranno la storia del genere ma hanno la caratura per consentire agli Ibyss di ritagliarsi un meritato spazio; e chissà che, come spesso accade, una forma di censura non provochi un effetto diametralmente opposto a quello desiderato da chi l’ha imposta …

2nd Face – Nemesis

L’opera prima di 2nd Face dimostra come non sia necessario imbracciare delle chitarre e dotarsi di un aspetto truce per proporre musica ugualmente minacciosa e rumorosa.

Red Harvest – HyBreed

The Soundtrack to the Apocalypse: ristampa fondamentale per una band geniale e avvincente, da maneggiare con cura …