Chronic Xorn – For These Sins Who Must Die

Secondo devastante full length per gli indiani Chronic Xorn, realtà estrema proveniente da Kolkata alle prese con un death metal moderno e dai rimandi core.
Asylum 8 – Repressed

Nel complesso Repressed scorre abbastanza bene e si può definire a buon titolo un album divertente, in grado di far scapocciare senza dover investire troppo in impegno intellettivo ma, alla fine, quella leggerezza che è la sua forza ne diviene anche il punto debole.
Aborym – Something for Nobody Vol.1

Un’uscita interessante, che conferma il valore e la peculiarità di una delle eccellenze nazionali in ambito metal (e non solo).
Bunkur / Mordor – Split LP

Gli olandesi Bunkur e gli svizzeri Mordor, prendono due brani a loro modo storici e li stravolgono piegandoli alla loro deviata idea di metal estremo.
Nereide – Nereide

Sembra di essere da soli in un bosco alle prime luci di una giornata di tiepida primavera, mentre il mondo ti accoglie caldamente e le asperità fanno parte del gioco.
Arisen From Nothing – Broken

Nuovo ep per gli Arisen From Nothing, gruppo stunitense che nulla aggiunge alle miriadi di realtà metalliche dai rimandi thrash/core che arrivano dagli States.
Feronia – Anima Era

Una band imprevedibile, un album bellissimo e perfettamente bilanciato tra eleganza prog ed irruenza metal: Anima Era risulta un debutto straordinario, personale ed ispirato.
Seeds Of Mary – The Blackbird And The Dying Sun

Le prime prediche del reverendo Manson, qualche accenno alla romantica decadenza dei Type O’ Negative e l’hard rock proveniente dalla piovosa Seattle degli Alice In Chains, compongono la struttura su cui poggia il sound del gruppo transalpino, a tratti perfettamente funzionante, in altri un po’ meno.
Avatar – Avatar Country

Gli Avatar si confermano gruppo assolutamente sui generis, forse anche troppo per l’orecchio conservatore di molti ascoltatori di musica metal, i quali potranno sempre rivolgersi ai gruppi che difendono la vera fede metallica in altre sedi, ma qui si fa musica bella ed originale senza barriere né confini.
Quicksand – Interiors

Fa molto piacere ascoltare qualche inedito dei Quicksand, perché sono un gruppo molto al di sopra della media; il materiale anche se datato è molto buono, sicuramente i nostri non hanno mai fatto un’uscita di scadente livello qualitativo, ed in questo avrebbero da insegnare a molti gruppi.
Implore – Subjugate

Quattordici brani che non raggiungono i tre minuti ma che dicono tanto, sviluppandosi nel poco tempo concesso e risultando perfetti oggetti dinamitardi in mano a questi terroristi musicali che con Subjugate, ritornano all’attenzione degli amanti del genere in un’atmosfera di totale devastazione e massacro.
Black Orchestra – Inhale Your Eyes

In una scena che fatica a ritrovare band capaci di trascinare il metal alternativo ai vertici come in passato, i Black Orchestra rifilano tre colpi non da poco, duri, melodici ed accattivanti, mescolando e rivoltando i generi in un cocktail dal buon appeal.
Blinded By Yellow Sunbeams – Heart Denied

Le musiche dei Blinded By Yellow Sunbeams sono qualcosa di originale per i suoli italiani, perché si vanno a posizionare al confine fra industrial, metal e pop, in quelle belle zone grigie di contaminazione.
Antigama – Depressant

Pensate ai Brutal Truth di Need To Control sconvolti da venti apocalittici provenienti da Ministry e Devin Townsend, e poi immergetevi tra le note estreme e futuriste, letali e impietose di Depressant.
American Standards – Anti Melody

Gli American Standards sono un grande gruppo di hardcore non convenzionale o artefatto, questa è musica che sanguina per davvero.
Igorrr – Savage Sinusoid

C’è tantissimo qui, e descriverlo è davvero impossibile, deve essere un’esperienza personale, basti dire che è una delle migliori cose musicali che vi potrebbe capitare fra le mani, un unicum al mondo, forse nell’universo, perché è a quest’ultimo che Savage Sinusoid si riferisce.
Omega Machine – The End That Comes With Omega Machine

Un disco che apre nuovi spiragli al modo di fare musica pesante in Italia, una prova granitica che regala momenti esaltanti ma soprattutto che spinge a sentirne il contenuto a volume molto alto.
Zolle – Infesta

Il duo erge un muro di groove a proteggere idee e sprazzi molto originali e di sicura efficacia, spaziando per i generi più disparati, dato che praticamente ogni canzone fa storia a sé.
Moebius – Hybris

Arcaico, matematico, affascinante e di lunga durata, queste sono solo alcune delle caratteristiche di questo disco che ti trascina, dall’inizio alla fine, in un turbinio di emozioni e di rivelazioni.
D With Us – Searching For The Light

Melodic death metal e metalcore si uniscono nel sound dei D With Us dando vita così ad un ottimo lavoro, potente e melodico, scandito da ritmiche moderne, ma valorizzato da solos e soluzioni di stampo death e più orientate alla tradizione estrema di stampo classico.