FVNERALS – Wounds
Suoni plumbei e oppressivi, ma che affascinano e feriscono noi ascoltatori
Et Moriemur – Ex Nihilo in Nihilum
Ristampa in vinile, a cura della Minotauro Records, di questo splendido album dei cechi Et Moriemur, risalente al 2014.
Blacksmoker – Rupture
Un album davvero convincente per chi non è mai sazio di ascoltare stoner/sludge.
Ufosonic Generator – The Evil Smoke Possession
The Evil Smoke Possession ci riporta alle sonorità delle band che nei decenni scorsi hanno fatto la storia del genere, rivelandosi una bella sorpresa per gli appassionati.
Crypt Of Silence – Awareness Ephemera
La contiguità stilistica con i Mourning Beloveth è sempre piuttosto marcata e questa è l’unica perdonabile pecca di un album bellissimo a prescindere.
Ill Neglect / Lambs – Trisma
Due maniere diverse, ma ugualmente efficaci, di maneggiare una materia incandescente come quella del metal che, sposandosi all’hardcore, ne porta alle estreme conseguenze l’impatto virulento.
Uktena – Our Path to Trouble
Il tema del lavoro degli Uktena verte su quel senso di libertà e di simbiosi con la natura che ha sempre costituito il modus vivendi degli indiani d’America, prima d’essere oppressi e confinati nelle riserve dall’invasore “pallido”.
Bethlehem – Bethlehem
L’ottava fatica su lunga distanza dei Bethlehem è sicuramente un qualcosa che non deve essere trascurato, anche per il tentativo, spesso riuscito, di scandagliare l’oscurità in musica in tutti i suoi meandri, specialmente quelli più inaccessibili e ripugnanti: resta il fatto che, per il mio gusto personale, manca sempre il canonico centesimo per fare l’euro.
Suffer Yourself – Ectoplasm
Ottima seconda prova di funeral doom da una band in costante evoluzione
Ornaments – Drama
Drama è un disco che vive, ed è una vita affascinante, piena di dolore e quindi vera, perché la vita è sofferenza, i greci lo avevano capito, e anche gli Ornaments.
The Human Condition – Pathways
Considerando che Pathways è il primo album del gruppo, il risultato può sicuramente considerarsi discreto, rimanendo confinato nel purgatorio dei lavori di genere.
Serpent – Trinity
Trinity per i fans del doom è un album da riscoprire: non imperdibile, ma senz’altro consigliato agli appassionati del genere.
Shambles – Realm Of Darkness Shrine
Realm Of Darkness Shrine è il classico album per puri appassionati, senza compromessi e circondato da un’aura malsana: un lavoro che va assaporato nella sua natura estrema, e se siete amanti del doom/death vecchia scuola un ascolto è sicuramente consigliato.
Dead End – Reborn from the Ancient Grave
Reborn from the Ancient Grave torna al sound primordiale, un lento incedere catacombale, a tratti agitato da tempeste death metal, ma per gran parte della sua durata mosso dall’inerzia del doom, potente, oscuro e monolitico.
Ordog – The Grand Wall
The Grand Wall gode di una compattezza invidiabile e non c’è davvero nulla che non vada: ogni episodio scorre con buona fluidità, andando a costruire un insieme sonoro che verrà apprezzato non poco dagli appassionati del genere.
Haast’s Eagled – II: For Mankind
Magnifico secondo disco dai creatori del “kaleidoscopic doom”
John, The Void – II
Il primo album dei John, The Void si rivela l’ennesimo straniante parto di una scena musicale che non vuole arrendersi all’omologazione sonora e alla banalità.
Lesbian – Hallucinogenesis
Dall’underground del metal estremo una piccola gemma da scoprire lentamente!
Qaanaaq – Escape From The Black Iced Forest
Cinque brani piuttosto lunghi e ricchi di repentine aperture melodiche, alternate a qualche accelerazione e a fughe strumentali di matrice prog, sono quanto offre un album anomalo come Escape From The Black Iced Forest.
Barbarian Swords – Worms
Secondo full length per i catalani Barbarian Swords, band capace di offrire un interpretazione piuttosto interessante del black metal imbastardendolo con una massiccia dose di doom.