Deathcall – Eternal Darkness

Prodotto assolutamente underground e di interesse per i fans accaniti del genere, Eternal Darkness supera abbondantemente la sufficienza e porta così all’attenzione il giovane gruppo di Dunedin.

Pantheist – Seeking Infinity

Un grande ritorno: l’attesa non è stata vana e il leader Kostas ci riporta alle radici del suo personale funeral facendoci immergere in zone della nostra anima completamente prive di luce.

Chaos Echoes – Mouvement

Gli intrecci sonori in Mouvement sono molti e ognuno potrà cogliere quelli che preferiscono, in un’opera di metal estremo veramente all’avanguardia e molto godibile, strutturata benissimo e aperta alla nostra immaginazione.

Apophis – Virulent Host

Virulent Host è un’opera di death metal melodico a cui non manca nulla se non la voce, di cui non si sente comunque la mancanza grazie al talento di Cibich nel saper far parlare la sua chitarra, assoluta protagonista nei vari episodi che si susseguono, emozionanti e trascinanti lungo tutta la sua durata.

Daagh – Daagh

Il disco suona come dovrebbe suonare un album di black metal classico ed è nettamente al di sopra della media del genere.

Mørketida – Panphage Mysticism

Nessun imbellettamento sonoro, ma solo nera sostanza è quanto ci viene mirabilmente offerto grazie al misantropico sentire dei Mørketida, capaci di afferrare saldamente il testimone da chi definì le coordinate del black diverse centinaia di chilometri più ad ovest.

Samuli Federley – Lifestream

Siamo lontani dai classici guitar heroes e Samuli Federley, come molti suoi colleghi della nuova generazione, punta più sulle emozioni e la sua musica se ne giova, anche se, quando le dita cominciano a scorrere sul manico della chitarra, esce prepotentemente tutta la sua bravura strumentale, rendendo il lavoro meritevole senz’altro di un ascolto.

Bonehunter – Children Of The Atom

Speed metal, thrash, black e punk formano una miscela esplosiva che ha come padrini i soliti nomi di chi suona il genere, e i Bonehunter sanno come miscelare per bene questa bomba in musica, trascinando i fans in un vortice di metal ignorante, senza compromessi e blasfemo.

Hardcore Superstar – You Can’t Kill My Rock’N Roll

You Can’t Kill My Rock’N Roll si mantiene su livelli consoni alla fama del gruppo, arrivando alla fine senza intoppi e con una manciata di canzoni, quindi i fans del gruppo possono dormire sonni tranquilli, almeno finché il tasto play non darà nuovamente fuoco alla miccia del rock’n’roll targata Hardcore Superstar.

Korpiklaani – Kulkija

Con questo lavoro il gruppo di Lahti ha dato un taglio di maggiore introspezione ai testi, senza per questo tralasciare le canzoni festanti e da bevuta, e una decisa virata verso il folk nella musica.

Black Howling – Return of Primordial Stillness

Il Black Metal portoghese non tradisce mai, con una band che, attiva dal 2003, ha saputo imporsi per doti tecniche, originalità, mutevolezza e grandi capacità evolutive, in una scena concorrenziale ricchissima, dove la numerosità di attori principali, costituisce il cast del colossal musicale Lusitano.

Finnr’s Cane – Elegy

Elegy è sicuramente un album che va ascoltato più volte, perché i frequenti cambi di ritmo e di atmosfera vanno doverosamente assimilati prendendo tutto il tempo necessario: solo allora sarà possibile godere appieno delle soluzioni offerte da questo gruppo canadese in grado di fornire una prestazione davvero convincente.

Dakhma – Hamkar Atonement

Questo disco è un’espressione del metal estremo, una della sue facce migliori, nella quale molti generi si incontrano per fare un qualcosa che va oltre la musica e si incontra con la ricerca filosofica e spirituale.

Farsot / Coldworld – Toteninsel

Toteninsel è uno split album prezioso, in quanto unisce due delle realtà più interessanti e peculiari della scena tedesca gravitante attorno al black metal.

Ashen Fields – Ashen Fields

Inutile fare paragoni con il passato, gli Ashen Fields sono in tutto e per tutto una nuova realtà che si muove sempre nel panorama estremo melodico, ma con un’attenzione particolare per gli arrangiamenti sinfonici ed epici.

The Loudest Silence – Aesthetic Illusion

Aesthetic Illusion ha le carte in regola per risultare un buon prodotto, anche se a tratti è evidente che al gruppo manca un po’ di personalità in più per non sembrare solo un clone dei gruppi di punta del gothic metal mondiale.

Aeolian – Silent Witness

Silent Witness sorprende per come gli Aeolian riescano, nella loro ferocia, a mantenere un tasso melodico elevatissimo, pregno di orgogliosa e suggestiva epicità.

Potmos Hetoimos – Vox Medusae

Un flusso di musica libera e mitologica, che parla di archetipi e li trasforma in note, un luna park musicale per chi non vuole la forma canzone e vuole fluttuare libero.

Karmian – Surgere et Cadere

Con il proprio death metal duro e puro, offerto accantonando inutili orpelli, i Karmian ci danno dentro come in una sorta di sanguinaria battaglia a suon di metal estremo.

Esoteric – The Pernicious Enigma [re-issue]

The Pernicious Enigma è uno dei migliori album funeral doom mai pubblicati e, nello specifico, quello che poco più di vent’anni fa collocò d’imperio gli Esoteric ai vertici del movimento.