Reapter – Cymatics

Un lavoro riuscito e perfettamente in grado di soddisfare non solo gli amanti del thrash ma in generale chiunque ami il metal

The Burning Dogma – No Shores Of Hope

No Shores Of Hope è un album di grande pregio, che in un mondo normale porterebbe alla ribalta della scena i The Burning Dogma … ma del resto sono proprio loro i primi ad affermare, con il loro concept, che di normale, in questo mondo, c’è rimasto ormai ben poco.

Path Of Sorrow – Fearytales

Se questo album fosse stato pubblicato da una band svedese un po’ di anni fa, i Path Of Sorrow sarebbero comparsi sulle copertine delle riviste di settore al fianco di At The Gates, In Flames, Dark Tranquillity, ecc. tutto qui … e non è poco.

Goodbye, Kings – Vento

Vento è un disco dal respiro superiore, al quale il mezzo fisico va stretto e che si deve ascoltare ed ascoltare ancora, non per comprenderlo meglio, ma per sentire sulla propria pelle una carezza, perché le carezze fanno sempre piacere.

Vanexa – Too Heavy To Fly

I nuovi Vanexa, a giudicare da questo lavoro, appaiono tutto fuorché che un gruppo con quarant’anni di musica metal sul groppone.

Under The Bed – Two Is A Lie

Una piacevole sorpresa in un genere dove gli standard sono ben consolidati e molte volte la noia prende il sopravvento.

Node – Cowards Empire

I Node del 2016 sono un gruppo da cui non si può prescindere, non solo se si ha a cuore la scena italica, ma tutto il movimento estremo di stampo death

Riti Occulti – Tetragrammaton

La prestazione dei Riti Occulti è superba e mi costringe a ripetere (anche a chi non vuole sentire) che in Italia l’arte gravitante attorno alla scena metal è più che mai viva e ricca di musicisti ricchi di ispirazione e piglio innovativo.

Aeternal Seprium – Doominance

Non annoiano di sicuro gli Aeternal Seprium: ogni brano ha una sua anima, ben salda nella tradizione metallica ma dalle atmosfere cangianti, tra epicità, assalti sonori che si riassumono in buone cavalcate heavy power thrash ed echi di battaglie, eroi, dei e re.

Abysmal Grief – Reveal Nothing…

Una raccolta irrinunciabile per i fans degli Abysmal Grief, nonché una maniera ideale di approcciarsi alla loro funerea arte per chi ancora colpevolmente non li conoscesse.

Widow Queen – A Matter Of Time

Tutto viene esposto con una maturità sorprendente, conquistando al primo ascolto, mentre echi post grunge continuano a giocare con il metal alternativo

Macaria – A Strings’ Dramedy

Un’opera di death melodico sinfonico ben suonato e ben composto, con molte divagazioni di sapore classico che rendono in maniera ottimale la storia raccontata.

Hastur – The Black River

L’impressione e quella d’essere al cospetto di un gruppo esperto, che va subito al sodo e spara nove mazzate estreme con la facilità di chi nelle torbide acque del death metal ci sguazza già da un po’.

Elemento – Io

Un gran bel disco, fatto di grandi melodie e di un metal davvero progressivo.

Carved – Kyrie Eleison

Un’ora di musica non è poco di questi tempi, ma la qualità è talmente alta che arrivare all’epilogo è un attimo e la voglia di ricominciare il viaggio insieme al protagonista è tanta.

Neravendetta – Magnum Chaos

La band sarda si dimostra capace di inanellare una serie di brani avvincenti, dalle sfumature epiche e spesso sconfinanti nel folk, che nulla hanno da invidiare ai gruppi del nordeuropa per intensità e credibilità