Suffering Souls – In Synergy Obscene

Il symphonic black metal dei Suffering Soul si riempie di epica atmosfera e di passaggi heavy, in una riuscita alchimia di suoni e sfumature che riescono bene nel compito di rapire l’ascoltatore, travolto da orchestrazioni e cavalcate metalliche, scream e toni evocativi.

Any Given Day – Overpower

Le soluzioni sonore degli Any Given Day possono piacere a molti palati differenti, sia a chi apprezza il metalcore tout court, ma anche chi vuole anche maggiore durezza vicina alla melodia.

Throne Of Flesh – Dogma

La buona qualità sonora e l’approccio old school sorprenderà i vecchi fans del metal noventiano, facendo salire l’attesa per la prossima mossa dei Throne Of Flesh.

Avantasia – Moonglow

Diventa difficile non ripetersi quando si parla di opere come queste: il songwriting sempre all’altezza, i tanti ospiti che offrono il loro fondamentale contributo alla riuscita dell’album, la grande immediatezza che accomuna i vari capitoli e che fanno della varietà compositiva il loro punto di forza, sono le qualità ampiamente espresse da questo geniale musicista tedesco.

Zebrahead – Brain Invaders

Un album molto piacevole, uno dei migliori episodi della discografia di un gruppo dato per morto tante volte ma che spinge sempre.

Insanity Alert – 666-Pack

Ovviamente un lavoro come 666-Pack è manna per i fans di queste sonorità che troveranno nel quartetto austriaco i nuovi paladini del mosh e dei party senza freni a base di thrash metal old school.

Kommandant – Blood Eel

I Kommandant sono uno dei gruppi migliori che si possano ascoltare, e chi ama certo black metal d’assalto contaminato qui troverà la propria epifania. Devastanti, con una produzione fantastica, suoni giganteschi e tanto dolore.

Ossuarium – Living Tomb

Per gli Ossuarium, Living Tomb rappresenta un primo passo su lunga distanza di grande efficacia e che evidenzia come un’espressione stilistica apparentemente dai pochi margini di manovra possa essere, sempre e comunque, resa in maniera convincete e soprattutto coinvolgente.

Carved – Thanatos

Superato il già bellissimo precedente lavoro, i Carved confermano le enormi potenzialità dimostrate con un album emozionante, estremo ed elegante, imperdibile per chi ama queste sonorità.

Manente / Alonzo / Du Bose – M.A.D.

Un buon debutto, che troverà estimatori negli amanti degli storici gruppi citati ed ovviamente nei sostenitori del metal classico a stelle e strisce.

Eyes Of The Living – War On Dead

War on Dead è il debutto degli Eyes Of The Living, quartetto originario della Pennsylvania che fa centro al primo colpo, mirando ad altezza d’uomo e spazzando via tutto con una serie di mitragliate di thrash metal tra tradizione ed ispirazioni moderne.

Black Therapy – Echoes Of Dying Memories

La potenza del death abbinata ad un talento melodico di prim’ordine fanno di questo nuovo magnifico album un gioiello di rara intensità, paragonabile proprio alle atmosfere malinconiche e sofferte del doom ma portate in un ambito più aggressivo.

Blood Feast – Chopped, Diced and Sliced

La band continua a proporre quello che i suoi fans vogliono, ovvero thrash metal diretto potenziato da iniezioni di speed metal e rivitalizzato da uno spirito hardcore tipico dell’epoca, ovviamente rigorosamente underground.

Djevelkult / Kyy / Nihil Kaos – Kult Of Kaos Serpent

La qualità media è molto alta, dato che i tre gruppi coinvolti sono fra i migliori alfieri del nero metallo apparsi negli ultimi anni, e questa scelta di riunirli assieme della Saturnal Records è davvero azzeccata.

Cloak Of Shadows – Where Do I Hide (Pregabalin Hex)

Thy Haunted Kingdom e Where Do I Hide sono due canzoni che vanno ascoltate come se fossero tracce rimaste fuori dalla scaletta di un qualsiasi album uscito in terra albionica all’inizio degli anni ottanta: tale riesumazione resta qualcosa di assolutamente piacevole, ma nulla più.

Vacant Body – Vacant Body

Le sensazioni lasciate da questo breve assaggio sono più che confortanti e l’impressione è che un eventuale lavoro su lunga distanza dei Vacant Body possa ritagliarsi in futuro un suo spazio privilegiato.

Kadinja – Super 90′

Chi predilige il genere troverà Super 90′ un album irrinunciabile, ma chi vuole ancora emozionarsi con la musica estrema rivolga il suo sguardo ed il suo udito altrove.