Adfail – Poetry Of Ruins

Nel complesso l’ep finisce per incidere meno del dovuto: gli otto brevi brani faticano a farsi ricordare dando l’impressione d’essere al cospetto di un lavoro interlocutorio, che arriva dopo quattro anni nel corso dei quali gli Adfail non sembrano aver fatto quei progressi che sarebbe stato lecito attendersi.

Pentarium – Zwischenwelt

I Pentarium licenziano un lavoro convincente, ispirato dalla scena scandinava e pregno di atmosfere ombrose, che nei brani cantati in tedesco accentuano la vena gotica e marziale di cui si ammantano le varie tracce.

Eidulon – Combustioni

Combustioni è un lavoro di enorme pregio, che merita l’attenzione di un gran numero di appassionati nonostante la naturale ritrosia da parte di qualcuno nel lasciarsi piagare le carni dalle sonorità aspre e profonde messe in campo da Gemelli.

ISA – Chimera

Un lavoro che affiora come una piacevole sorpresa dall’underground estremo e che merita di non essere ignorato.

Black Space Riders – Amoretum Vol.2

Nel suo complesso, anche questa seconda parte si porta a casa un giudizio positivo: anche se di difficile assimilazione il sound prodotto dai Black Space Riders troverà estimatori tra i fruitori del rock vintage.

Imber Luminis – Contrasts

In Contrasts il pathos non viene mai meno in alcun momento e, anzi, sembra montare in maniera costante, così come cresce la consapevolezza di non poter sfuggire al proprio doloroso sentire se non solo, parzialmente, grazie al potere catartico della musica.

Gates Of Doom – Forvm Ivlii

Un ep di tre brani incentrato sulla storia del Friuli in epoca romana, raccontata tramite un metal estremo epico e melodico, senza rinunciare a sfumature atmosferiche che vanno dal folk all’acustico per poi travolgerci con furiose impennate death/black.

Necroexophilia – Intergalactic Armageddon

Intergalactic Armageddon è un album ad uso e consumo dei fans più estremisti, un macigno violento che tra veloci scorrerie ritmiche, cadenzate e malate cavalcate brutal, lascia qualcosa per quanto riguarda la produzione e in una formula ripetuta all’infinito.

Veratrum – Visioni

Il mini album “Visioni” dei Bergamaschi Veratrum, ci dimostra per l’ennesima volta – senza per forza fare del puerile campanilismo – quanto il nostro paese non abbia nulla da invidiare nel campo del black metal, in termini di capacità strumentali e di creatività musicale, a nazioni simbolo quali Norvegia, Svezia e Grecia.

Pànico Al Miedo – Formador

Il gruppo suona molto bene, le canzoni però faticano a decollare soffrendo di una leggera prolissità che porta a quasi un’ora di metal cristallino e potente, ma che non arriva mai al dunque.

Bleeding Through – Love Will Kill All

Tornare dopo quattro anni dall’annuncio del tuo scioglimento (con relativo tour di addio) ti obbliga a dare più del tuo meglio, ed è quello che ha fatto il gruppo americano: Love Will Kill All può infatti essere considerato il miglior disco dei Bleeding Through, o almeno quello che racchiude le loro cose più interessanti.

Extremity – Coffin Birth

Coffin Birth è un album di duro e puro metal estremo di stampo death, in cui l’attitudine e l’impatto giocano un ruolo fondamentale e per questo verrà sicuramente amato dai fans del genere.

A Scar For The Wicked – The Unholy

Il sound rispecchia la parte più estrema dei suoni metallici moderni, sotto forma di un valido e brutale death metal, devastante e senza compromessi.

Lady Reaper – Mise En Abyme

I Leady Reaper dimostrano la loro sagacia nel costruire un sound personale, lasciando che le proprie influenze ed ispirazioni si facciano largo senza compromettere la totale libertà artistica di cui si possono fregiare.

Carnal Decay – When Push Comes To Shove

Solo nove minuti di musica bastano per confermare l’ottimo livello raggiunto dai Carnal Decay, band magari poco conosciuta se non ai fans accaniti del brutal death meatl, ma meritevole di maggiore attenzione.

Lelahell – Alif

Prendete i Melechesh, irrobustiteli se possibile con dosi letali di brutal e death/black di estrazione est europea ed otterrete una bomba sonora pari a quella confezionata dai Lelahell.

Moonreich – Fugue

Fugue dei francesi Moonreich è un’opera black, non nel senso moderno del termine; ossia, come spesso purtroppo accade, un minestrone musicale di chitarre, basso, batteria, screams, impregnato di canti gregoriani ed infarcito di organi, tastiere e synth, ma la si individua proprio nella struttura e nel corpo di ogni singolo brano, grazie ad uno studio attento dell’immortale musica del ‘700.

Distruzione – Inumana

Tornano gli storici deathsters nostrani Distruzione con Inumana, ep composto da due ottimi brani inediti e tre registrati dal vivo. a confermare lo stato di forma del gruppo e a solleticare gli appetiti dei fans in attesa di un nuovo full length.

Carchosa – Carchosa

Un’ora di musica estrema progressiva che unisce thrash, death e progressive sotto la stessa bandiera griffata Carchosa.