Skyborne Reveries – Winter Lights

Il buon gusto e il delicato incedere dei brani rendono assolutamente gradevole un’opera come Winter Lights, che consente di trascorrere un’ora in compagnia di musica di notevole intensità emotiva e decisamente scorrevole.

Kataklysm – Meditations

Oggi i Kataklysm suonano come dei Pantera che, dopo aver passato mesi ad ascoltare Soilwork ed At The Gates, si riunissero per comporre nuovo materiale, quindi lasciate che il death metal duro e puro lasci spazio al thrash, al groove e alle melodie e che Meditations faccia bella mostra di sé sul vostro scaffale, c’è comunque da divertirsi.

Totalselfhatred – Solitude

Non è affatto semplice raffigurare la sofferenza ed il disagio interiore attraverso contenuti musicali così nitidi e relativamente accessibili: la grandezza dei Totalselfhatred risiede proprio in questa dote che è solo di pochi.

Hot Box – White Trash

Se cercate un bel disco di rapcore nu metal, divertente, diretto e che garantisca molti ascolti avete trovato il titolo giusto.

Graveyard – Back To The Mausoleum

Back To The Mausoleum è un ep composto da quattro brani più intro che nulla aggiunge e nulla toglie ai Graveyard, band di genere che è sempre una sicurezza per gli amanti del death tradizionale di scuola nord europea.

Eversin – Armageddon Genesi

Armageddon Genesi conferma la reputazione che gli Eversin si sono costruiti con fatica ed attitudine, album dopo album, in un moto evolutivo ben lungi dall’essersi esaurito.

Northwoods – Wasteland

Le principali ispirazioni del gruppo perugino sono da ricercarsi nei Converge, nei Botch, negli Snapcase ed in tutti quei gruppi che fanno un hardcore moderno.

Skeletal Remains – Devouring Mortality

Devouring Mortality alterna brani più diretti ad altri nei quali il guitar work fugge verso lidi progressivi, regalando scudisciate e ripartenze velocissime, o mid tempo in cui le chitarre ci accompagnano negli abissi più profondi.

Materdea – Pyaneta

Un affascinante e superbo album di musica metal, tra sontuose orchestrazioni, melodie acustiche, attitudine pagan/folk e potenza power.

Blood Moon Hysteria – My Sacrifice EP

Runar Beyond torna ad esprimere con la musica emozioni come il disagio esistenziale e la profonda inquietudine, in un’atmosfera che conduce alle condizioni più estreme e dolorose dell’animo umano.

Construct Of Lethe – Exiler

Consigliato agli amanti del death metal tecnico, Exiler è l’album esemplare di una band da seguire e da annoverare nei gruppi migliori del genere.

ΚΕΝΌΣ – Inner Rituals

Inner Rituals sorprende con le sue sonorità disturbanti, lontane da ogni freddo tecnicismo ma capaci, piuttosto, di lasciare chi ascolta in uno stato di perenne sospensione.

Sign Of The Jackal – Breaking The Spell

Quello dei Sign Of The Jackal è heavy metal tagliente e perfettamente in grado di far rivivere il periodo d’oro, tra N.W.O.B.H.M. e hard & heavy, melodico ma sempre tenuto a livello altissimo di tensione grazie alla graffiante prestazione della band.

Heptaedium – The Great Herald Of Misery

The Great Herald Of Misery e un’opera di buona caratura ma se non si ha familiarità con il djent/glitch più estremo si può rivelare di digestione piuttosto complicata.

Order Ov Riven Cathedrals – Göbekli Tepe

Fin dalle prime battute, l’universo e lo spazio profondo sono i territori in cui si muove il sound del duo italiano, che atterra nell’antico Egitto come in uno stargate musicale che ricorda non poco i capolavori degli statunitensi Mechina, insieme ai Nile i due gruppi che più si avvicinano al dirompente e devastante tsunami estremo creato dagli Order Ov Riven Cathedrals.