Lascar – Wildlife

Il musicista sudamericano propone un black metal atmosferico, o post black, come lo si preferisce chiamare, sulla scia di Deafheaven e compagnia e lo fa in maniera competente ma senza raggiungere, almeno questa volta, particolari vertici qualitativi.

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Charlie Barnes – Oceanography

Fuori dai soliti contesti metal ai quali siamo abituati, Oceanography risulta un ottimo lavoro per riappacificarsi con un certo tipo di rock che prende ispirazione dai Muse e dai gruppi mainstream, senza però dimenticare la tradizione pop del secolo scorso.

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Argonavis – Passing the Igneous Maw

Nel complesso l’opera si rivela interessante per il suo incedere oscuro e minaccioso, e l’integrità stilistica della band nordamericana rappresenta un elemento decisivo per approcciare con il giusto spirito una proposta sicuramente ostica, nella quale non vi sono concessioni ad una maggiore accessibilità.

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Erasy – Under The Moonlight

Un buon lavoro minore, se così si può considerare questo 7″ che riesce a convincere più di tanti full length ascoltati di recente: quindi se amate Black Sabbath e Crowbar in egual misura, Under The Moonlight è assolutamente consigliato.

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