Grimorium Verum – Revenant
Non ci troviamo al cospetto di qualcuno che occupa i piani alti del symphonic black ma neppure di musicisti relegati nei bassifondi , anzi: Andy Felon e Roma Diamond meritano un plauso per un’offerta che non deluderà alla fine chi predilige queste sonorità.
Pensées Nocturnes – Grotesque
Nuovi stili musicali, nuove avanguardie, influenzano positivamente o inquinano irrimediabilmente il black metal? Un quesito per tutti coloro che approcciano album come Grotesque, della one-man band francese Pensées Nocturnes. A voi l’estrema decisione.
Autumnwind – Endless Fear
Endless Fear è un lavoro interessante, che mette in evidenza le buone potenzialità di un progetto ancora in divenire.
Aornos – The Great Scorn
Quello di Algras non corrisponde ad un mero collage di spunti altrui ma si rivela, invece, una maniera efficace e competente di riunire tali istanze per restituirle in una forma piuttosto personale e tutt’altro che ammiccante.
Sathanas – Necrohymns
I Sathanas sparano mezz’ora di musica che attenta pesantemente all’integrità della nostra cervicale, e pazienza se non c’è alcun profumo di novità: tutto sommato ci sono molti che a tali fragranze, spesso effimere, preferiscono l’alone di sudore lasciato da chi si lancia con un’integrità ed una competenza fuori discussione nella riproposizione di questo sound.
Immortal – Northern Chaos Gods
Nono album per gli Immortal: il loro capolavoro, senza Abbath, ma con un Demonaz in grandissima forma e secondo posto nelle vendite in Germania!
Nocturnal Breed – The Whiskey Tapes Germany
The Whiskey Tapes Germany è una compilation con inediti e cover dei black/thrashers Nocturnal Breed, dedicata ovviamemte solo ai fans più accaniti del gruppo.
WIEGEDOOD – De Doden Hebben Het Goed III
De Doden Hebben Het Goed III rappresenta una prova di forza spaventosa, ma mai quanto lo può essere l’idea che il percorso dei Wiegedood si possa esaurire qui: ci sono ancora troppe storie che hanno bisogno della loro musica per essere adeguatamente raccontate.
Skogen – Skuggorna Kallar
Realtà consolidata nel panorama black metal nord europeo, gli Skogen dimostrano, come sempre, la loro identità e la loro personalità; suggestive emozioni in un black metal dagli antichi sapori nordici.
Dark Doom – Dust
L’inglese Alex Wills, dopo aver proposto in tempi piuttosto ravvicinati due ep ed un singolo, decide di compiere il passo su lunga distanza e lo fa dimostrando di possedere idee a sufficienza per reggere tale prova.
Funeral Mist – Hekatomb
L’album della svolta per i Funeral Mist: il side project di Arioch/Mortuus dei Marduk ci convince. Ad oggi, uno dei migliori album black metal del 2018.
Progenie Terrestre Pura – starCross
I Progenie Terrestre Pura sono un gruppo che, usando il black death metal con venature industrial ed elettroniche, porta verso l’infinito il suo messaggio di angoscia e di incessante esplorazione sia dello spazio profondo che di noi stessi.
Panchrysia – Dogma
La bontà dell’operato della band fiamminga risiede nel suo mantenere ben in evidenza le radici del genere per poi lasciare che il sound si arricchisca di elementi diversi, facendo sì che al tutto venga impresso un marchio sufficientemente personale.
Moanhand – Fawn
L’inizio dell’avventura nel mondo della musica estrema underground è iniziato e per i Moanhand le premesse per fare bene ci sono tutte.
Arthedain – Infernal Cadence of the Desolate
Si potrà discutere sulla relativa assenza di spunti innovativi, ma quando il compito viene eseguito con questa padronanza del genere è davvero difficile trovare qualcosa da eccepire.
Al Ard – Al Ard
Un album di tale fattura deve’essere lavorato con pazienza e soprattutto compreso; personalmente, ritengo questo tipo di trasfigurazione del black metal la maniera ideale per far veleggiare nel nuovo millennio un genere sempre attuale ma pure accusato di obsolescenza dai suoi detrattori.
DECAYED – Of Fire and Evil
Dodicesimo album dei capostipiti del Black Metal Lusitano. Un album maturo, completo, da avere assolutamente.
Akhenaten – Golden Serpent God
Rispetto a tre anni fa la proposta della band del Colorado sembra anche meglio focalizzata ed efficace: gli intarsi etnici appaiono curati nei minimi particolari ed ogni brano possiede una propria peculiarità che in alcuni casi si esplicita in maniera fragorosa.
MORTUARY DRAPE – NECROMANTIC DOOM RETURNS
Un salto nel passato. Un salto nel buio. La compilation contenente i primi due demo. Una perla da collezionismo.
Obsolete Theory – Mudness
Mudness è un lavoro pressoché perfetto nel quale, all’interno di una base black metal, confluiscono death e doom amalgamati da un senso della melodia non comune, capace di rendere ognuno dei cinque lunghi brani altrettanti episodi in grado di nobilitare, da soli, un intero album.