Kyterion – Inferno II
Black metal di alto livello in italiano vernacolare del XIII secolo, questa in una frase è l’essenza dei bolognesi Kyterion, ma c’è tantissimo d’altro.
Cavus – The New Era
Fatta salva la possibilità di ascoltare una quarantina di minuti di musica diretta e senza fronzoli, The New Era non ha le caratteristiche necessarie per diventare qualcosa di meno rumorosamente effimero di quanto non sia un temporale estivo.
Leather – II
I fans dei Chastain e dell’heavy metal duro e puro possono avvicinarsi all’opera con la convinzione di ritrovarsi al cospetto di un lavoro che non tradisce, così come Leather, incontrastata regina della foresta metallica aldilà dell’oceano.
Skjult – Progenies ov Light
I brani sono oscuri e incalzanti come da copione, la produzione è tutto quanto serve ad apprezzare al meglio di genere, e pazienza se l’originalità è meno che ai minimi termini: questo disco è un bel tuffo in acque caraibiche che, al suono degli Skjult, si tramutano in quelle gelide dei fiordi norvegesi.
At The Gates – To Drink From The Night Itself
Un lavoro molto bello, magari avaro di quella ferocia e violenza che caratterizzava opere estreme divenute storiche come The Red in the Sky Is Ours o lo storico Slaughter Of The Soul, ma maturo e ricco di melodie oscure, tramutate in tre quarti d’ora di melodic death metal dalla classe immortale.
Barbarian Prophecies – Origin
Il death sta tornando ad una nuova e vigorosa giovinezza, dopo la crisi di qualche anno fa, ed il merito è senza dubbio dell’underground e di band come i Barbarian Prophecies, outsider di lusso nel panorama internazionale.
Nereis – Turning Point
Turning Point è un album vario e moderno ma che mantiene un approccio classico, formato da belle canzoni e suonato al meglio: si può dire quindi che i Nereis hanno superato ogni aspettativa.
Mefitica – Vessazione Cronica
La rabbia non tracima, in alcuni casi c’è sempre, basta osservare le nostre vite e ci sono due scelte: ti incazzi e ascolti i Mefitica o pieghi la testa.
Sadness – Ames De Marbre
La ristampa di quest’album degli svizzeri Sadness, uscito all’inizio degli anni novanta , da una parte fornisce l’occasione di riscoprire una band che all’epoca ottenne una discreta attenzione in virtù di una cifra stilistica anche coraggiosa, ma dall’altra ci fa constatare amaramente come gran parte dei lavori pubblicati poco meno di trent’anni fa fossero penalizzati […]
Utburd – The Horrors Untold
Come per tutti quelli che saccheggiano a livello lirico l’opera di Lovecraft, non si può non provare un moto di empatia nei confronti di Tuor, ma ciò non basta ad evitare di derubricare l’album alla voce discreto ma non imprescindibile.
L’Ora X – Sottovoce
E’ innegabile il fatto che i fratelli Mangano siano riusciti ad usare in modo assolutamente perfetto la lingua italiana in un sound dal taglio internazionale, tra rabbiosi growl, sentite parti melodiche e ritmati passaggi rap metal, così da creare un lavoro piacevole, duro, melodico e composto da undici bellissime canzoni.
The Chapter – Angels And Demons
Gli otto brani che vanno a comporre il lavoro sono tutti decisamente validi, ognuno equilibrato nel suo oscillare tra un’anima più pesantemente metallica e quella più malinconica e gotica.
Demon Head – The Resistance
Tra il profumo dell’incenso ai piedi di altari innalzati all’occult rock, tornano i danesi Demon Head, gruppo di Diabolic Rock (come amano definirsi) con questo 7′ composto da due soli brani, The Resistance e River Of Mars.
Mammoth Weed Wizard Bastard/Slomatics- Totems
Un’uscita che riunisce due tra le migliori realtà sludge doom provenienti dal Regno Unito.
Burn The Priest – Legion: XX
Legion: XX non è assolutamente un’operazione dettata dalla sete di soldi, ma è un tentativo riuscitissimo di dare una nuova accezione ad un suono che non è mai morto e che scorre sempre sotterraneo.
Angelus Apatrida – Cabaret De La Guillotine
Uno dei migliori dischi thrash metal usciti nell’anno solare si intitola Cabaret De La Guillotine, ultimo lavoro di questa macchina da guerra chiamata Angelus Apatrida, band che ha passato i dieci anni d’attività già da un po’ e che, in un crescendo di opere sempre più convincenti, arriva a pubblicare questo piccolo capolavoro di thrash metal che di questi tempi viene frettolosamente chiamato old school, ma che non è altro che heavy metal sparato da un cannone.
Inferi – Revenant
Revenant è un lavoro che farà la gioia dei fans del death/black melodico, e mostra un gruppo dalla tecnica invidiabile ma che non perde mai le briglie del songwriting e, anche per questo, meritevole di un plauso.
Sense Of Fear – As the Ages Passing By…
As the Ages Passing By… è un buon album di metal classico, i riferimenti partono dagli Iron Maiden fino ad abbracciare il sound di scuola statunitense, con Iced Earth e Sanctuary padrini indiscussi del sound dei Sense Of Fear.
Labyrinthus Noctis – Opting For The Quasi-Steady State Cosmology
Il gruppo milanese fa un disco che commuove e che, come accadeva in alcuni concept prog degli anni settanta, porta l’ascoltatore lontanissimo, ponendo la maggiore distanza possibile fra lui e la Terra, luogo di eterno dolore.
Haunted – Dayburner
Un sound pesantissimo accompagna la cantante nel buio di un giorno mai iniziato: gli strumenti, drogati e stonati, creano un moloch sonoro che avanza inesorabile, mentre litanie oscure, lunghe e magnetiche sono la colonna sonora della morte ancora prima di nascere della luce.