Ru Fus – Vita Natural Durante

Vita Natural Durante è una di quelle gemme che vivono nel sottobosco e che sono gioie riservate a chi vuole ricercare, e non a chi vuole trovarsi la pappa pronta.

Kælan Mikla – Nótt eftir nótt

Le Kælan Mikla si confermano un gruppo unico e molto particolare nel panorama darkwave e post punk, giusto per dare qualche coordinata, e le emozioni che proverete con loro non vi lasceranno per molto tempo.

Ear Buzz – Planetarium

L’atmosfera che aleggia sulle quattro canzoni dell’album varia tra la grezza elettricità del rock e quella più introspettiva e dai raffinati accenni pop, in un’alternanza di sfumature che è il punto di forza del sound di questi cinque ragazzi campani.

The Cascades – Phoenix

I The Cascades regalano tredici brani davvero gradevoli e ben costruiti, per un risultato finale che non può esser imprescindibile per la sua marcata derivatività ma che resta decisamente pregevole ed oltremodo ben accetto da parte di noi “diversamente giovani”.

RED B. – Night’s Callin’

Night’s Callin’ è un’opera senza tempo come senza tempo è un genere come l’hard’n’heavy classico quando è composto da belle canzoni suonate e, soprattutto, cantate alla grande da un’artista di spessore come Red Bertoldini.

Chrome Division – One Last Ride

One Last Ride è un (probabile) testamento sicuramente riuscito per una band della quale i fans sentiranno sicuramente la mancanza, essendo già orfani del leggendario signore di queste sonorità.

The Wizards – Rise Of The Serpent

Lo spirito del rock duro, quello classico ed ispirato dall’occulto e che crebbe nell’underground tra gli anni sessanta e settanta, è ben vivo in questa band proveniente da Bilbao, i The Wizards.

Leonov – Wake

I Leonov sono fra i pochi gruppi che riescono a portare totalmente dentro la loro musica l’ascoltatore, che non può e non vuole allontanarsene, catturato da un magnifico canto delle sirene che risveglia in lui qualcosa di sopito.

BAD As – Midnight Curse

Un album per il quale vale la pena perdersi per una quarantina di minuti tra le sue trame, fatte da una ragnatela di influenze ed ispirazioni che portano il sound del gruppo a viaggiare tra diversi generi, dal rock al metal per mano alla propria anima progressiva.

Othismos – Separazione

La caduta è molto dolorosa e qui il dolore suppura da tutte le ferite, messo in evidenza con un black hardcore intelligente e suonato come lo hanno immaginato, con un grande lavoro in studio.

Nochnoy Dozor – Nochnoy Dozor

Questi venticinque minuti di musica sono un biglietto da visita già notevole per questa band greca, dalla quale è lecito aspettarsi qualcosa di importante nel prossimo futuro.

Earthless – From The West

La band californiana è un ensemble che affonda le sue radici e la sua ragion d’essere nella musica dal vivo, fatta per stare su un palco e volare alto.

Angerfish – Get Uncovered

Gli Angerfish hanno senz’altro buone potenzialità, che vengono espresse in particolare nei brani in cui regnano atmosfere in linea con il rock americano degli ultimi trent’anni, dimostrandosi assolutamente sul pezzo quando il sound assume una matrice doom/stoner, più in affanno invece nei brani accelerati da un’urgenza thrash/punk.

Oberon – Aeon Chaser

La grandezza di Oberon risiede nel suo trattare argomenti di grande profondità, rivestendoli di una struttura musicale sicuramente ricercata ma nel contempo alla portata di un pubblico più ampio, proprio in virtù idi un afflato melodico che costituisce l’asse portante di un sound sempre ricco ed originale.

F.U.A. – Socially Transmitted Disease

Socially Transmitted Disease è una bomba sonora di punk rock/metal composta da quattordici diretti in pieno volto, travolgente e perfetto per non fare prigionieri dall’alto di un palco.

The Fog Ensemble – Throbs

Throbs è un’opera che vive di emozioni e del gioco fra la poca luce e la molta oscurità e la nebbia ovviamente, quella coltre che spesso cala maggiormente dentro di noi piuttosto che fuori di noi, e che ci cela l’andamento della vita.

Athrox – Through The Mirror

La band, dotata di una personalità debordante, ci travolge con la sua raffinata e drammatica potenza, i brani si susseguono, storie e problematiche di tutti i giorni vengono raccontate attraverso uno specchio, mentre la musica segue la narrazione tra spettacolari e cangianti momenti di metal dall’alta potenze espressiva.

Dion Bayman – Better Days

Un rock raffinato, a tratti graffiante, pregno di refrain accattivanti ma strutturato su un tappeto di suoni duri e puri, con i piedi saldi negli anni ottanta ma portati in questo nuovo millennio con convinzione, grazie ad arrangiamenti al passo con i tempi.

Opeth – Garden Of The Titans: Live At Red Rocks Amphitheatre

Gli Opeth hanno ormai raggiunto uno status che li pone tra i grandi della musica moderna di stampo progressivo ed i loro live sono un’esperienza uditiva assolutamente coinvolgente, quindi nessuna sorpresa negativa scaturisce dall’ascolto di questo live.