Northern Lines – The Fearmonger

Bravi ed originali, i Northern Lines possiedono un sound perfettamente bilanciata tra irruenza ed eleganza e quello che ne trae l’ascoltatore è uno splendido caleidoscopio musicale.

Atlas – Death & Fear

Il quartetto crea così un lavoro colmo di contrasti tra la forza e la pesantezza del genere e veloci ripartenze thrash di scuola statunitense.

Alma Irata – Deliverance

Non è solamente la nostalgia che vive in queste note, ma una forza che è rimasta silente per troppo tempo, ovvero quella del rock pesante e pensante.

Double Malt – Addiction

L’album mantiene per tutta la sua durata una buona varietà di ritmi ed atmosfere senza tralasciare il rock’n’roll, padre putativo di questo lavoro.

Daniel Gazzoli Project – Night Hunter

Un album riuscito ed interessante, proprio per l’enorme varietà di atmosfere ed influenze che, sotto le bandiere del classic metal e dell’hard rock, vivono in questi nove ottimi brani.

Monsternaut – Monsternaut

Il disco non dura molto e la durata è giusta, ma se ne vorrebbe ancora dei Monsternaut, ed il perché lo capirete ascoltandoli.

Vis – Vis Et Deus

Ancora una volta la Jolly Roger si distingue per un’iniziativa che aiuta a conoscere e comprendere la scena italiana dei primordi, valorizzando il lavoro e la passione di questi autentici pionieri del metal nel nostro paese.

Eris Pluvia – Different Earths

Un buon lavoro, ispirato ed emozionante, pervaso di oscura e melanconica tristezza e perciò, in questi tempi di allegria artefatta, non per tutti.

Captain Quentin – We’re Turning Again

I Captain Quentin fanno musica con la manopola del flusso di coscienza totalmente aperta, note che fluttuano nel nostro cervello in un’inebriante doccia sonora piena di forza e di originalità.

Dead Behind The Scenes – Black EP

Come già scritto in occasione del primo lavoro, i Dead Behind The Scenes sono una band da seguire con molta attenzione, oltre che rappresentare uno degli esempi più fulgidi della bontà della scena alternative dello stivale.

Phazer – Un(Locked)

Un(Locked) si sviluppa su quasi un’ ora di ottime sonorità che dal rock tradizionale fluttuano tra le miriadi di generi che formano l’universo della nostra musica preferita

Helushka – Signora Libertà

Gli Helushka sanno dove vogliono andare e rispolverano una tradizione rock che è viva nell’underground ma che non riesce a venire a galla, e proprio loro potrebbero riuscire a colmare questa lacuna.

Wyld – Wyld

Il pregio del quintetto è tutto nel saper suonare il genere senza risultare troppo psichedelico: in Wyld non troverete jam sabbathiane o lunghe suite drogate, ma buoni brani dall’elevato appeal radiofonico.

The Sinatra’s – Nerves

I The Sinatra’s sono in giro dal 2005 a macinare chilometri, dischi e canzoni, e ci sono sempre, come quelle macchine che non ti abbandonano mai, e questo disco lo testimonia.

Quicksand Dream – Beheading Tyrants

Si perde nella notte dei tempi il sound dei Quicksand Dream, ricordando sogni viziati dal folk zeppeliniano, un’altra delle tante virtù del famoso dirigibile britannico.

Klee Project – The Long Way

Un’ opera rock moderna, a tratti sontuosa e dall’affascinante mood teatrale e, soprattutto, originale nel miscelare generi agli antipodi come per esempio il southern e l’elettronica .

Oh My Dog! – Silent Scream

Primo ep per hard rockers lombardi Oh My Dog!, dal monicker simpatico ed originale ma con un sound che non scherza affatto.