Lòdz – Time Doesn’t Heal Anything

Time Doesn’t Heal Anything è senz’altro un lavoro soddisfacente per chi predilige soprattutto queste sonorità, perché i Lòdz sanno come maneggiarle e incastrarle con una maestria che va loro riconosciuta, ma a mio avviso freschezza e spontaneità qui non sono rinvenibili nella misura in cui sarebbe stato lecito aspettarsi.
Nudist – Bury My Innocence

Uno dei dischi più interessanti degli ultimi tempi nel campo della musica italiana pesante.
Buensuceso – Analogy: The Sun | Divided Line

Il post metal dei Buensuceso vive di strappi dal background estremo che giungono a sferzare, con frequenza, l’andamento più liquido e sognante che ne rappresenta il normale contraltare.
Soundscapism Inc. – Desolate Angels

Tra ambient e post rock, il disco dei Soundscapism Inc. si snoda apparentemente lieve e e delicato, entrando però subdolamente sotto pelle dopo qualche ascolto
Antier – De La Quimera, El Dolor

L’impressione è che negli Antier la componente strumentale sia messa in subordine allo spoken word, impedendo che sia la musica a costituire il vero fulcro dell’album.
Cold Body Radiation – The Orphean Lyre

Post rock, post metal, gothic, un po’ di black, dolci distorsioni e tanto tanto amore, che è solo differente da quello comune per un disco commovente, bellissimo, e luminoso, tanto luminoso.
The Chasing Monster – Tales

Tales è un’opera d’arte, intesa nel senso più completo del termine: fatela vostra, ne godrete, vi commuoverete ed amerete il lavoro di questi ragazzi.
Klimt 1918 – Sentimentale Jugend

Il lungo silenzio discografico dei Klimt 1918 viene ampiamente compensato dalla pubblicazione di un lavoro di livello eccelso.
My Silent Land – Life Is War

Life Is War appare peculiare perché fresco, frutto dell’istinto compositivo di chi è piuttosto al di fuori dei circuiti musicali canonici e che, quindi, compone musica per il solo piacere di farlo senza particolari calcoli.
Ornaments – Drama

Drama è un disco che vive, ed è una vita affascinante, piena di dolore e quindi vera, perché la vita è sofferenza, i greci lo avevano capito, e anche gli Ornaments.
Goodbye, Kings – Vento

Vento è un disco dal respiro superiore, al quale il mezzo fisico va stretto e che si deve ascoltare ed ascoltare ancora, non per comprenderlo meglio, ma per sentire sulla propria pelle una carezza, perché le carezze fanno sempre piacere.
Naat – Naat

Climax e discese, accelerazioni e fluttuazioni improvvise, gravità che mancano in assenza di aria.
Demetra Sine Die – A Quiet Land Of Fear

A Quiet Land Of Fear è un capolavoro che quattro anni dopo è sempre fantastico e si inserisce ancora meglio nella poetica di menti musicali che dovremmo tenerci ben strette.
Les Discrets – Virée Nocturne

Un antipasto del prossimo full length dei Les Discrets di Fursy Teyssier.
Harakiri For The Sky – III Trauma

Vento, onde, acqua e fuoco, l’aria suona, questi sono gli Harakiri For The Sky e questo disco è un capolavoro di post rock e black metal diversamente altro.
Soundscapism Inc. – Soundscapism Inc.

Questo nuovo progetto di Bruno A., denominato Soundscapism Inc., è una sorta di scarnificazione di ciò che furono i Vertigo Steps, dei quali viene mantenuta l’aura intimista privandola però di gran parte delle sue pulsioni rock
Les Discrets – Live At Roadburn

Per chi sta scoprendo lo shoegaze e colpevolmente non conoscesse ancora i Les Discrets, Live At Roadburn potrebbe rappresentare il pretesto per colmare tale lacuna
The Morningside – Letters From The Empty Towns

Terzo ed ottimo album per i russi The Morningside.
Les Discrets – Ariettes Oubliées

Sicuramente le emozioni che dà questo rock virato shoegaze sono notevoli, e questo doppio cd è un’opera che crea dipendenza
Alcest – Les Voyages De l’Âme

Un lavoro che consolida lo status degli Alcest come band guida in un ambito che si può definire shoegaze o post metal ma che alla fine è “solo” ottima musica composta da un’artista il cui nome ormai è sinonimo di elevata qualità.