Finnr’s Cane – Elegy

Elegy è sicuramente un album che va ascoltato più volte, perché i frequenti cambi di ritmo e di atmosfera vanno doverosamente assimilati prendendo tutto il tempo necessario: solo allora sarà possibile godere appieno delle soluzioni offerte da questo gruppo canadese in grado di fornire una prestazione davvero convincente.

Dakhma – Hamkar Atonement

Questo disco è un’espressione del metal estremo, una della sue facce migliori, nella quale molti generi si incontrano per fare un qualcosa che va oltre la musica e si incontra con la ricerca filosofica e spirituale.

Farsot / Coldworld – Toteninsel

Toteninsel è uno split album prezioso, in quanto unisce due delle realtà più interessanti e peculiari della scena tedesca gravitante attorno al black metal.

Potmos Hetoimos – Vox Medusae

Un flusso di musica libera e mitologica, che parla di archetipi e li trasforma in note, un luna park musicale per chi non vuole la forma canzone e vuole fluttuare libero.

Barkasth – Decaying

La forza di un album come Decaying risiede in una formula che certo non è un segreto: sette canzoni rese irresistibili da un uso sapiente della melodia, il tutto racchiuso in poco più di quaranta minuti di black metal intenso e che sovente vira sul death, esaltato da una produzione all’altezza e da una prestazione impeccabile dei singoli.

Eriphion – Δοξολογία

Eriphion è decisamente una bella scoperta, rivelandosi un progetto nel quale la mancanza di spunti innovativi è compensata con gli interessi da una scrittura ficcante ed incisiva in ogni frangente.

Thou – Magus

E’ un’esperienza rigenerante abbandonarsi al suono devastante dei Thou, un’incendiaria miscela di sludge, doom, drone e black creata da musicisti di alto livello.

Faustcoven – In the Shadow of Doom

Il rantolo vocale non fa altro che acuire la sensazione d’essere al cospetto di un reiterato quanto necessario rituale che non lascia spazio a gesti pietosi o vane esitazioni: le tenebre sono lì, incombenti e pronte ad inghiottirci, e opporre resistenza serve a poco, tanto vale approdarvi assecondando i ritmi letali dei Faustcoven.

Dauþuz – Des Zwerges Fluch

Des Zwerges Fluch è un’altra prova convincente regalata da Aragonyth e Syderyth, musicisti che fanno tesoro dell’esperienza acquisita negli anni attraverso un’intensa attività all’interno di diverse band tedesche.

Losa – Mastrucatum

Mastrucatum spalanca le porte al mondo dei Losa, un’entità musicale il cui manifesto legame alla tradizione della propria terra non rappresenta una fuga all’indietro rispetto alla modernità, bensì il condivisibile nonché riuscito tentativo di abbinare la contemporaneità del metal alla conservazione di quelle radici culturali che nessuna forma di globalizzazione ha il diritto di omologare o banalizzare.

Mantar – The Modern Art Of Setting Ablaze

La musica prodotta da un duo non è di facile composizione ed esecuzione perché se mancano il talento e le idee le soluzioni si restringono ancora di più, ma non è il caso dei Mantar che fanno canzoni dalle sempre ottime soluzioni sonore ballando fra diversi generi, partendo dal punk e dal suo derivato il black, senza dimenticare la loro forte ossatura doom e sludge.

Essenz – Manes Impetus

Gli Essenz non risparmiano sofferenze all’ascoltatore ed in quasi un’ora di furia, rallentamenti asfissianti, ambient e aperture vicine al death più morboso, regalano un’opera a tratti complessa ed ostica, ma dal raro e annichilente potenziale.

Thecodontion – Thecodontia

Prima demotape del duo laziale di Ladispoli dedito ad un black/death sperimentale. La totale assenza di chitarre potrebbe incuriosire molti, fare arretrare inorriditi alcuni, ma sicuramente ingolosire i più intransigenti collaudatori di nuovi sound.

Hexenklad – Spirit Of Stone

Gli Hexenklad sono un gruppo dall’identità ben precisa in grado di regalare momenti notevoli con la sua commistione di folk metal che va ad incontrarsi specialmente con il black metal, e che possiede una epicità davvero molto marcata.

Slidhr – The Futile Fires of Man

Secondo progetto della band di Joseph Deegan: puro black metal viscerale, intenso e debitore delle lande scandinave, ma dotato di una propria forza e identità.

Khôrada – Salt

Salt deve essere necessariamente valutato ed assimilato come un’opera a sé stante, tenendo conto dell’identità dei musicisti coinvolti solo a garanzia del loro riconosciuto valore e conseguentemente della qualità del prodotto.

Cinzas – Demo I

Anche se ovviamente siamo sempre nell’ambito dei prodotti per fans accaniti, questa uscita rappresenta l’ennesima conferma dell’esistenza di una scena lusitana che, oggi, è probabilmente quella che ha raccolto con la maggiore convinzione e purezza d’intenti l’eredità della nera fiamma che cominciò ad ardere quasi trent’anni fa in Scandinavia.

The Secret – Lux Tenebris

Una band unica che usa tantissimi riferimenti culturali diversi fra loro e porta la musica pesante su un altro livello, ben sopra le nostre teste e ben al di sotto dei nostri piedi.

Askvald – Nachtschattenreich

Nachtschattenreich conserva quell’alone evocativo tipico del black metal proposto da casa Naturmacht, all’interno del quale l’operato degli Askvald trova naturale collocazione.

Sinsaenum – Repulsion For Humanity

Un’ora abbondante alle prese con questa macchina da guerra musicale che non si ferma crogiolandosi con i personaggi che la compongono, ma ci investe con tutta la sua maligna forza brutale e regala perle estreme di notevole spessore.