Skeletal Remains – Devouring Mortality

Devouring Mortality alterna brani più diretti ad altri nei quali il guitar work fugge verso lidi progressivi, regalando scudisciate e ripartenze velocissime, o mid tempo in cui le chitarre ci accompagnano negli abissi più profondi.

Construct Of Lethe – Exiler

Consigliato agli amanti del death metal tecnico, Exiler è l’album esemplare di una band da seguire e da annoverare nei gruppi migliori del genere.

Order Ov Riven Cathedrals – Göbekli Tepe

Fin dalle prime battute, l’universo e lo spazio profondo sono i territori in cui si muove il sound del duo italiano, che atterra nell’antico Egitto come in uno stargate musicale che ricorda non poco i capolavori degli statunitensi Mechina, insieme ai Nile i due gruppi che più si avvicinano al dirompente e devastante tsunami estremo creato dagli Order Ov Riven Cathedrals.

Hertz Kankarok – Make Madder Music

Hertz Kankarok conferma e rafforza le impressioni destate in occasione dell’esordio, offrendo con questo nuovo ep intitolato Make Madder Music un’altra mezz’ora abbondante di sonorità fresche e imprevedibili.

Cardiac Arrest – A Parallel Dimensions Of Despair

Sempre coerente con una proposta classica, il gruppo di Adam Scott, unico superstite della formazione originale, è una band che se non regala grosse sorprese, sicuramente non delude le attese degli amanti del death metal vecchia scuola di ispirazione americana, ed il nuovo album in questo senso è una sicurezza.

My Haven My Cage – Sweet Black Path

Sweet Black Path è il nuovo album della one man band italiana chiamata My Haven My Cage, un ottimo esempio di thrash/death vecchia scuola contaminato dalla musica popolare spagnola e normanna, creando interessanti e particolari atmosfere tra irruenza ed epici momenti folk.

Sangue Infetto – Slaughterhouse Corpse Party

Mortal Repulsion e le altre tre devastanti tracce non conoscono compromessi, i ritmi sono allucinanti, e le immagini che ci appaiono all’ascolto di questo manifesto di brutalità sono di un massacro senza soluzione di continuità.

Abolishment of Flesh – The Inhuman Condition

Assolutamente senza compromessi, il lavoro segue le coordinate dei gruppi storici del genere, personalizzandolo con una matrice death/black foriera di oscure atmosfere luciferine:  The Inhuman Condition per sua natura è un album che alla lunga perde qualcosa in termini d’attenzione, ma in generale si può certo considerare una prova di un certo impatto.

At The Gates – To Drink From The Night Itself

Un lavoro molto bello, magari avaro di quella ferocia e violenza che caratterizzava opere estreme divenute storiche come The Red in the Sky Is Ours o lo storico Slaughter Of The Soul, ma maturo e ricco di melodie oscure, tramutate in tre quarti d’ora di melodic death metal dalla classe immortale.

Barbarian Prophecies – Origin

Il death sta tornando ad una nuova e vigorosa giovinezza, dopo la crisi di qualche anno fa, ed il merito è senza dubbio dell’underground e di band come i Barbarian Prophecies, outsider di lusso nel panorama internazionale.

Mefitica – Vessazione Cronica

La rabbia non tracima, in alcuni casi c’è sempre, basta osservare le nostre vite e ci sono due scelte: ti incazzi e ascolti i Mefitica o pieghi la testa.

Sadness – Ames De Marbre

La ristampa di quest’album degli svizzeri Sadness, uscito all’inizio degli anni novanta , da una parte fornisce l’occasione di riscoprire una band che all’epoca ottenne una discreta attenzione in virtù di una cifra stilistica anche coraggiosa, ma dall’altra ci fa constatare amaramente come gran parte dei lavori pubblicati poco meno di trent’anni fa fossero penalizzati […]

Inferi – Revenant

Revenant è un lavoro che farà la gioia dei fans del death/black melodico, e mostra un gruppo dalla tecnica invidiabile ma che non perde mai le briglie del songwriting e, anche per questo, meritevole di un plauso.

Amorphis – Queen Of Time

Queen Of Time è l’ideale suggello di una carriera che si sta approssimando ai trent’anni, per un gruppo la cui spinta propulsiva sembra ancora ben lungi dall’essersi esaurita.

+Mrome+ – Noetic Collision On The Roof Of Hell

Il duo polacco mette in scena un album che sembra un sorta di bignami di gran parte del metal estremo e non, ricco com’è di brani dalle sfumature differenti ma, magicamente, tutti assolutamente coerenti e funzionali alla resa finale del lavoro.

Fractal Gates – The Light That Shines

Ospiti importanti come Jari Lindholm (Enshine, ex-Slumber, ex-Atoma) e Ben Ellis (Scar Symmetry) e il lavoro di Swanö, impegnato nella masterizzazione e nel missaggio, non fanno che valorizzare un album già di per sé ottimo sotto tutti gli aspetti, non ultimo quello di risultare un album melodic death metal dalla denominazione di origine controllata.

Dystersol – The Fifth Age Of Man

The Fifth Age Of Man è il secondo album degli austriaci Dystersol, primo per la Wormholedeath, un esempio riuscito e coinvolgente di melodic death metal sinfonico ed epico.

Iron Harvest – Iron Harvest

Metal estremo, dissonanze ed intricate progressioni, di questo si compone l’omonimo album degli Iron Harvest, da maneggiare con cura prima di finire soffocati dalla tela che vi si stringerà intorno al collo.

Dying Awkward Angel – Absence Of Light

Il death metal del quintetto, di ispirazione old school, amalgama e alterna con sagacia le ispirazioni provenienti dalle due scuole estreme, usando a proprio piacimento le melodie classiche del death scandinavo su una struttura che in molti casi si ispira alla scena della Bay Area.