Xibalba Itzaes – Ah Tza Xibalba Itzaes

Se si ama il black metal non si potrà che essere contenti di questo ritorno e di questo disco che farà la gioia di chi ama quel ramo del genere che potrà anche essere definito semplice, ma che è ugualmente di grande bellezza.

Festerday – Iihtallan

Licenziato dalla Season Of Mist, il primo colpo sparato ad altezza d’uomo dal metal estremo nord europeo si chiama Iihtallan, se il buongiorno si vede dal mattino in questo nuovo anno ci sarà da divertirsi.

Homo Macabrus – Homo Macabrus

Il musicista greco, ispirato e convincente, non lascia nulla al caso, le sue ispirazioni si perdono nella scena death metal e brutal e le tracce risultano una serie di mazzate dove gli ospiti al microfono non mancano di dare il loro prezioso contributo.

ACHERONTE – SON OF NO GOD

Con questo secondo album, uscito per l’etichetta ucraina Grimm Distribution, il quartetto marchigiano conferma quanto di buono già espresso con le produzioni precedenti. Un ottimo lavoro, completo, maturo e mai banale.

Svartidauði – Revelations of the Red Sword

Gli Svartidauði, con il loro secondo disco, ci portano in oscuri regni dove la dissonanza si incontra con morbose e visionarie melodie offrendoci un superbo ed evocativo affresco del suono islandese.

Luke Fortini – Inside

Fortini, oltre alla riconosciuta ottima preparazione strumentale, esibisce anche un buon talento nella scrittura di brani che non restano avviluppati da virtuosismi fine a sé stessi.

METEORE: VIOLENT FORCE

Unico disco, di una band storica. Per chi ama Sodom, Assassin, Darkness, Living Death, Tankard, Possessed, Razor, Slayer, Vendetta e Dark Angel.

Duirvir – Endless Graves, Endless Memories

Il disco è una puntata notevole dell’eterno raccontare della vita e della morte, di come siamo cenere portata via dal vento, mentre viviamo per un ricordo, per un attimo che brucia in fretta.

Corpsessed – Impetus Of Death

Il ritorno dopo quattro anni si chiama Impetus Of Death, una terribile e marcissima colata di fango mortifero, composto da otto brani che risultano assolutamente estremi ed inattaccabili.

All Else Fails – The False Sanctuary

Il lavoro degli All Else Fails non si può stroncare, poiché è comunque una proposta a suo modo interessante, ma da un band del genere ci si aspetta qualcosa in più.

When Plagues Collide – Tutor Of The Dying

Se pensate che il metal moderno non sia in grado di portare alta la bandiera del genere più estremo, allora non vi siete ancora imbattuti nel gruppo belga e nel loro Tutor Of The Dying,

Sacrificium Carmen / Sarkrista / Malum – Trinity of Luciferian Illumination

Trinity of Luciferian Illumination è un ottima uscita rivolta essenzialmente ad appassionati puri e duri del genere, visto che le tre band coinvolte confermano in pieno il loro valore senza offrire però particolari spunti dai quali poter trarre indizi, anche parziali, di cambiamenti nel prossimo futuro: ma a chi ama il black metal tutto ciò di norma basta ed avanza.

Nailed To Obscurity – Black Frost

Un album come Black Frost, pur nel suo peccare in originalità, resta in ogni caso un ascolto fortemente consigliato agli amanti di un genere che riesce sempre a toccare le corde emotive giuste.

Currents – I Let The Devil In

In I Let The Devil In ci sono strutture potenti e belle sfumature: il metalcore con i Currents non vi sembrerà più ovvio come prima, ma qualcosa di valore.

Geostygma – The Die Is Cast

Ritmiche intricate ma perfettamente leggibili, uno spirito estremo indomito che non lascia spazio a cedimenti ed ovviamente una grande tecnica strumentale fanno di questi quattro brani una partenza sorprendente per i Geostygma.

Evilfeast – Mysteries Of The Nocturnal Forest

Mysteries Of The Nocturnal Forest si rivela l’ideale base di partenza per scoprire o riassaporare il valore di un musicista come Grzywacz, capace di dare alle stampe negli anni a seguire altri quattro full length di pari livello.

Serocs – The Phobos/Deimos Suite

I Serocs danno vita ad un lavoro in grado di mettere d’accordo sia gli amanti della tecnica che quelli del metal estremo più diretto, con una serie di belluine soluzioni musicale che vedono gli Spawn Of Possession come loro massimi ispiratori.

WHOREDOM RIFE – NID – Hymner Av Hat

L’unica maniera per superare l’ostacolo ingombrante della derivatività è quella di riuscire ad imprimere ad ogni singola nota una convinzione ed un’intensità superiore alla media: ciò è quanto avviene con questa band.