EPICA

Il video della title track di The Solace System, ep in uscita a settembre (Nuclear Blast).

EPICA annunciano l’EP “The Solace System”. Pre-ordini attivi e video della title track disponibile

Con il loro ultimo capolavoro gli EPICA hanno stabilito dei nuovi standard. “The Holographic Principle” del 2016 è il disco più epocale, multi sfaccettato e di successo che la band abbia mai realizzato, entrando nella top 10 delle classifiche tedesca, olandese e svizzera. Tutte le canzoni scritte per l’album sono di alta qualità, ma alcune di esse non sono state incluse nella tracklist finale. “Questo è principalmente dovuto al fatto che il disco non avrebbe potuto superare i 76 minuti di durata”, spiega Mark. “Poiché non ci piaceva l’idea di un doppio CD, abbiamo deciso di pubblicare ora un EP con sei canzoni, realizzate durante il processo creativo di ‘The Holographic Principle’”.

Detto e fatto. Oggi gli EPICA annunciano con orgoglio la pubblicazione dell’attesissimo EP “The Solace System” il 1° settembre su Nuclear Blast.

Mark spiega a proposito delle canzoni: “Gli ascoltatori avranno tra le mani un EP di alta qualità, composto da canzoni che sono troppo buone per essere utilizzate semplicemente come delle bonus track. Volevamo pubblicarle assieme, in un contesto ben definito. È sempre difficile decidere, alla fine del processo compositivo, quali canzoni faranno parte del disco perché devi rinunciare ad alcuni brani di ottima qualità, magari perché non si sposano alla perfezione con l’album nel suo complesso o perché ci sono altre canzoni che sono più adatte ai testi”.

Grazie a questo EP tutti avranno la possibilità di ascoltare queste canzoni dannatamente potenti al pari dell’album, caratterizzate da una versatilità contrastante e altrettanto opulenta, da momenti magniloquenti e da un’emozionalità intricata.

“The Solace System” è stato registrato, mixato e masterizzato da Joost van den Broek e Jacob Hansen, mentre dell’artwork si è occupato nuovamente Stefan Heilemann. Il videoclip è stato prodotto dal maestro dell’anime Davide Cilloni.

La cantante Simone Simons dichiara:
“Durante la fase iniziale del processo compositivo di ‘The Holographic Principle’ ci siamo resi conto che avevamo tra le mani moltissime canzoni straordinarie. Le tracce che non si adattavano al disco sono ora a vostra disposizione attraverso questo EP speciale. Speriamo che vi piacciano come piacciono a noi!”.

E come se non bastasse potrete acquistare l’EP “The Solace System” con il CD “The Holographic Principle” in un box set, intitolato “The Holographic Principle – The Ultimate Edition”.

I pre-ordini sono già attivi: http://nblast.de/EpicaSolaceSystem
http://smarturl.it/thesolacesystem

Chi pre-ordina il disco in digitale riceverà immediatamente il download del singolo ‘The Solace System’: http://nblast.de/EpicaDigital

Ma le buone notizie non finiscono qui! Nuclear Blast, infatti, pubblicherà le ristampe in vinile colorato di due lavori degli EPICA, “Design Your Universe” e “The Devine Conspiracy”, il 18 agosto. I pre-ordini sono già attivi dalla scorsa settimana.

http://nblast.de/EpicaSolaceSystem
EPICA webshop: http://smarturl.it/thesolacesystem

Gli EPICA saranno in tour a novembre e dicembre con la nuova band di Anneke Van Giersbergen VUUR e il gruppo tunisino progressive metal MYRATH. L’unica data italiana è fissata il 1° dicembre all’Estragon di Bologna. I biglietti sono già in vendita
http://www.epica.nl/tour

http://www.nuclearblast.de/de/shop/artikel/gruppen/79977.1.indoor-konzerte.html?article_group_sort_type_handle=rank&custom_keywords=EPICA

I VIP ticket con meet&greet, foto, ingresso anticipato e altro sono disponibili qui www.epica.vip

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www.nuclearblast.de/epica

Into The Arcane – Het Verlangen der Geest

Nel complesso, trattandosi di un primo passo vi sono diversi segnali positivi, anche se per ora paiono mancare quegli spunti in grado di lasciare davvero il segno.

Ep d’esordio per gli Into the Arcane, band formata da quattro musicisti appartenenti alla scena death doom olandese.

Ed è appunto questo il genere trattato in Het Verlangen der Geest, lavoro composto di quattro brani per poco più di venti minuti nel corso dei quali viene esibita una buona padronanza del genere, privilegiando comunque un’approccio piuttosto catchy e, quindi, talvolta prossimo ad una death riconducibile a quello dei seminali connazionali Gorefest: tutto sommato ad emblema dell’album si può prendere la più composita The Innocent Hunter che, appunto, vive di saliscendi ritmici, con una parte centrale davvero accattivante ed un finale dai tipici accenti doom melodici.
Nel complesso, trattandosi di un primo passo vi sono diversi segnali positivi, anche se per ora paiono mancare quegli spunti in grado di lasciare davvero il segno, in quanto l’operato degli Into The Arcane è gradevole in virtù anche di una certa varietà che, per converso, fornisce talvolta l’impressione di una direzione stilistica non ancora del tutto definita. Con un sound oscillante tra momenti incalzanti e passaggi più interlocutori, appare evidente l’intento da parte della band olandese di offrire una versione del genere melodicamente aggressiva piuttosto che malinconicamente oscura, ma l’operazione riesce per ora solo a fasi alterne.
Non male, comunque, in attesa di in attesa di prossime e più probanti uscite.

Tracklist:
1. The Slumber of Man
2. The Innocent Hunter
3. What Lies Beneath the Shroud
4. The Glass King

Line-up:
Erik Noten – Vocals, Lyrics
Jeroen van Riet – Guitars, Songwriting
Alwin Roes – Bass, Vocals (backing), Songwriting
Günther Weerepas – Drums
David van Heijnsbergen – Keyboards

INTO THE ARCANE – Facebook

Prong – Zero Days

Zero Days continua la tradizione della band newyorkese, da decenni punto fermo del metal estremo moderno che ha le sue radici all’inizio degli anni novanta

Dopo più di una fase a singhiozzo per quanto riguarda le uscite discografiche, i Prong hanno trovato una costanza per certi versi inattesa.

Archiviato l’ultimo lavoro, l’ottimo X- No Absolutes dello scorso anno, Tommy Victor torna sul mercato con un nuovo macigno groove industrial metal dal titolo Zero Days, tredici brani all’insegna di un sound rabbioso, potente ma valorizzato da un talento melodico sempre presente fin dai tempi del capolavoro Cleansing.
Victor è come il vino, più invecchia più diventa buono, ha perso, come logico, la grintosa rabbia della giovinezza per un approccio più (concedetemi il termine) ruffiano, o per qualcuno maturo, ma sono dettagli o modi di vedere le due facce della stessa medaglia.
La verità è che Zero Days lascia in parte molte delle melodie del precedente lavoro per tornare a lidi modern thrash, ovviamente senza perdere un grammo di appeal, tanto che queste tredici immediate bombe sonore, non lasciano scampo ed entrano in testa al primo colpo, massacranti e all’apparenza senza compromessi.
E’ inevitabile esaltarsi per il groove dell’opener However It May End o la title track, sballottare il testone al ritmo dell’ hit Divide And Conquer, o per un attimo tornare alle origini con la devastante Interbeing.
Zero Days è alimentato dal thrash metal, corso in aiuto al massacro perpetuato da Victor, accompagnato dal fido Art Cruz alle pelli e da Mike Longworth al basso, quest’ultimo al posto di Jason Christopher, presente sul precedente full length.
E’ di thrash metal che si parla in Operation Of The Morel Law, mentre rimandi alla fabbrica della paura si avvicendano con il sound tipicamente Prong della bordata industriale Self Righteous Indignation.
Zero Days continua la tradizione della band newyorkese, da decenni punto fermo del metal estremo moderno che ha le sue radici all’inizio degli anni novanta: anni che hanno regalato nuovi stimoli e generi alla musica contemporanea, alla faccia dei puristi e dei detrattori e ancora lontana dall’essere giunta al capolinea.

Tracklist
01. However It May End
02. Zero Days
03. Off the Grid
04. Divide and Conquer
05. Forced Into Tolerance
06. Interbeing
07. Blood Out of Stone
08. Operation of the Moral Law
09. The Whispers
10. Self Righteous Indignation
11. Rulers of the Collective
12. Compulsive Future Projection
13. Wasting of the Dawn
14. Reasons to Be Fearful

Line-up
Tommy Victor – guitar, vocals
Mike Longworth – bass
Art Cruz – drums

PRONG – Facebook

Cellar Darling – This Is The Sound

Il folk dei Cellar Darling è ben diverso da quello che presentano i colossi del genere, come Korpiklaani, Arkona e altri, ma comunque riuscirà a farsi amare anche dai più scettici rivelandosi sicuramente molto interessante.

Sicuramente, quello di maggio di un anno fa, è stato un duro momento non solo per i fan degli Eluveitie, colossi del folk metal, ma anche per la band stessa. Anna Murphy, Merlin Sutter e Ivo Henzi abbandonano gli Eluveitie per concentrarsi su un nuovo progetto: nascono così i Cellar Darling.

Non poco tempo è trascorso dall’uscita del primo singolo, Challenge, rilasciato nel settembre del 2016. Il 30 giugno 2017, finalmente, ecco l’album di debutto This Is The Sound.
Lo stile di questa nuova formazione è ben diverso da quello degli Eluveitie: i Cellar Darling, infatti, presentano un sound molto più dolce e rilassante in cui non mancano, però, le melodie folk create della ormai famosa ghironda di Anna Murphy; delle melodie, verrebbe da dire, quasi “ipnotiche”, soprattutto nel brano Rebels, dove il suono dello strumento ci trasporta direttamente nelle misteriose foreste svizzere. Particolare attenzione va data al chitarrista: sebbene il sound generale sia “calmo”, o comunque lontano dal tipico folk-death degli Eluveitie, Ivo Henzi mette bene in chiaro le cose, dimostrando che quello del trio è pur sempre metal,  e per capirlo, basta ascoltare Hullaballoo, Fire, Wind & Earth e l’opener Avalanche.
La band non si fa mancare nulla in questo suo album di debutto, sfoggiando anche Hedonia, un brano con un testo in dialetto (probabilmente della loro zona).
I tre si definiscono dei “cantastorie”, e in effetti i loro brani si basano su storie antiche, che parlano dello spirito umano attraverso misteri ed emozioni. I loro, insomma, sono testi molto interessanti che sicuramente aiuteranno l’ascoltatore ad ampliare mente ed immaginazione. I Cellar Darling vogliono ricreare queste storie di origine folkloristica riadattandole alla musica moderna, evitando che esse perdano il loro significato essenziale  e gli obiettivi, in fondo, sono simili a quelli della band di origine, come spiegò Chrigel Glanzmann in un’intervista: “gli Eluveitie vogliono essere il simbolo odierno di un passato da non dimenticare mai.”
Sicuramente non potevamo che aspettarci un buon album da questi tre musicisti e così è stato; probabilmente chi è affezionato ad un folk più pesante e aggressivo resterà amareggiato da questo album, ma solo inizialmente. Il folk dei Cellar Darling è ben diverso da quello che presentano i colossi del genere, come Korpiklaani, Arkona e altri, ma comunque riuscirà a farsi amare anche dai più scettici.

Tracklist
1) Avalanche
2) Black Moon
3) Challenge
4) Hullaballoo
5) Six Days
6) The Hermit
7) Water
8) Fire, Wind & Earth
9) Rebels
10) Under The Oak Tree
11) …High Above These Crowns
12) Starcrusher
13) Hedonia
14) Redemption

Line-up
Anna Murphy – Vocals, Hurdy Gurdy
Merlin Sutter – Drums
Ivo Henzi – Guitars, Bass

CELLAR DARLING – Facebook

https://www.youtube.com/channel/UCxMRe3lS1j5a0t2sDEj2v2g

Edguy – Monuments

In Monuments tutti gli album usciti fino ad oggi hanno il loro momento di gloria, rendendo la compilation una suggestiva e soddisfacente panoramica sulla musica dedli Edguy.

Ladies & gentlemen, prendete posto sulla vostra poltroncina riservata per lo spettacolo che tra poco andrà ad incominciare.

Chiudete gli occhi e fatevi trasportare dai primi cinque inediti scritti per l’occasione, che nulla aggiungono e nulla tolgono alla storia musicale di uno dei gruppi più influenti degli ultimi vent’anni di power/heavy metal, capitanato da un talento che ha dell’inumano visto le opere, non solo del gruppo in questione, ma pure del suo alter ego Avantasia, con il quale ha scritto alcune delle metal opera più belle nella lunga storia del metal classico.
Gli Edguy … chi l’avrebbe mai detto, venticinque anni dopo l’inizio dell’attività e quasi venti dal capolavoro Vain Glory Opera, album che irrompeva sul mercato, allora in pieno periodo di vacche grasse per il genere (almeno nel vecchio continente), dopo i buoni esordi con Savage Poetry e soprattutto Kingdom Of Madness: eppure eccoci a celebrare la band guidata da un ragazzaccio dal talento spropositato, un tipo che non prendendosi mai troppo sul serio sprigiona una simpatia unica, unita ad una bravura non solo come cantante ma specialmente come compositore.
Come Tobias sia riuscito a mantenere un livello così alto con le sue due anime rimarrà un mistero, anche quando il power divenne il genere di esclusiva competenza degli Avantasia e gli Edguy virarono verso l’hard & heavy,.
La Nuclear Blast festeggia questo importante traguardo per la band di Fulda con questa imperdibile raccolta: doppio cd e dvd con la registazione di un live del periodo Hellfire Club, più tutti i video che il gruppo ha registrato fino ad oggi.
Power metal, hard & heavy, hard rock che si fa ruffiano e melodico, ma sempre di una qualità che ha lasciato a bocca aperta migliaia di appassionati, mentre con Vain Glory Opera e Out Of Control si torna con una punta di nostalgia al periodo della clamorosa esplosione del gruppo, confermata dall’uscita di Theater Of Salvation nel 1999 (Babylon) e la coppia di capolavori Mandrake ed Hellfire Club (Tears Of A Mandrake, Mysteria, King Of Fools e Lavatory Love Machine).
In Monuments tutti gli album usciti fino ad oggi hanno il loro momento di gloria, rendendo la compilation una suggestiva e soddisfacente panoramica sulla musica del gruppo, consigliato non solo ai vecchi fans e collezionisti del verbo Sammet ma soprattutto ai giovanissimi, che avranno modo di fare la conoscenza del meglio che la macchina metallica Edguy abbia regalato in questi anni che sono passati, inesorabili e veloci come un lampo per tutti…

Tracklist
1. Ravenblack
2. Wrestle The Devil
3. Open Sesame
4. Landmarks
5. The Mountaineer
6. 929
7. Defenders Of The Crown
8. Save Me
9.The Piper Never Dies
10. Lavatory Love Machine
11. King Of Fools
12. Superheroes
13. Love Tyger
14. Ministry Of Saints
15. Tears Of A Mandrake
16. Mysteria
17. Vain Glory Opera
18. Rock Of Cashel
19. Judas At The Opera
20. Holy Water
21. Spooks In The Attic
22. Babylon
23. The Eternal Wayfarer
24. Out Of Control
25. Land Of The Miracle
26. Key To My Fate
27. Space Police
28. Reborn In The Waste

Line-up
Tobias Sammet – Vocals
Jens Ludwig – Guitar
Dirk Sauer – Guitar
Tobias Exxel – Bass
Felix Bohnke – Drums

EDGUY – Facebook