MINISTRY

Il lyric video di ‘Wargasm’ (feat. Burton C. Bell), dall’album “AmeriKKKant” (Nuclear Blast).

Il lyric video di ‘Wargasm’ (feat. Burton C. Bell), dall’album “AmeriKKKant” (Nuclear Blast).

I MINISTRY hanno trovato un complice in Burton C. Bell (FEAR FACTORY), ospite della canzone ‘Wargasm’ di cui è stato realizzato un lyric video:

La canzone è tratta da “AmeriKKKant”, il nuovo album dei MINISTRY, in uscita il 9 marzo su Nuclear Blast Records e pre-ordinabile qui:
http://nblast.de/MinistryAmeriKKKant
‘Wargasm’ può essere acquistata in digitale
http://nblast.de/MinistryWargasm

“AmeriKKKant” è stato scritto e prodotto da Al Jourgensen. Oltre a Burton C Bell, hanno suonato sul disco DJ Swamp (Beck), NWA’s Arabian Prince, e Lord of The Cello, Sin Quirin (chitarra), Jason Christopher e Tony Campos (basso), Michael Rozen (engineer e drum programming), il batterista Roy Mayorga, e Jourgensen alle tastiere e alla chitarra.

Altro su “AmeriKKKant”
#1 – Al decostruisce la canzone ‘Antifa’: https://www.youtube.com/watch?v=XZormHXjp8M
#2 – Al sulla firma per Nuclear Blast: https://www.youtube.com/watch?v=2qwXgiDrtuw
#3 – le previsioni politiche di Al per il 2018: https://youtu.be/FzpnOKgyR1I
#4 – Al parla dello scandalo delle molestie sessuali: https://www.youtube.com/watch?v=EnQuwU-bgSM
#5 – Al parla del processo compositivo: https://www.youtube.com/watch?v=RbYS9_8-swk

www.ministryband.com
www.nuclearblast.de/ministry
www.facebook.com/WeAreMinistry
www.twitter.com/WeAreMinistry
www.instagram.com/weareministry

INFECTION CODE

Il video di ‘Santa Mattanza’, tratto dall’album ‘Dissenso’ in uscita a Marzo (Argonauta Records).

Il video di ‘Santa Mattanza’, tratto dall’album ‘Dissenso’ in uscita a Marzo (Argonauta Records).

ANTHRAX

Il video di ‘Caught In A Mosh’ dal DVD live “Kings Among Scotland” (Nuclear Blast).

Il video di ‘Caught In A Mosh’ dal DVD live “Kings Among Scotland” (Nuclear Blast).

Gli ANTHRAX offrono ai fan un piccolo assaggio del DVD dal vivo “Kings Among Scotland”, in uscita il 27 aprile.

Registrate lo scorso 15 febbraio al concerto tutto esaurito alla Barrowland Ballroom di Glasgow, le due ore di “Kings Among Scotland” contengono lo show intero, interviste, scene girate dietro le quinte e riprese sul tour bus, nel backstage, in hotel vari, eccetera.

“Kings Among Scotland” è stato prodotto, diretto, filmato e editato da Film24Productions di Paul M. Green (OPETH, THE DAMNED, THE LEVELLERS), mentre del mixaggio si è occupato Jay Ruston. I pre-ordini sono attivi qui www.anthrax.com.

Dalla scorsa settimana gli ANTHRAX sono in tour in Nord America con i KILLSWITCH ENGAGE.

L’ultimo album in studio “For All Kings” (Tour Edition) è acquistabile qui: http://nblast.de/ANTHRAXForAllKings

In oltre trentacinque anni di carriera gli ANTHRAX hanno venduto oltre dieci milioni di copie, ricevendo diversi dischi d’Oro e di Platino e sei nomination ai Grammy, oltre ad altri riconoscimenti. Nel 1991 la loro collaborazione con i PUBLIC ENEMY su ‘Bring The Noise’ ha spezzato le barriere tra generi musicali fino ad allora considerati agli ante Big Four.

Pale Horseman – The Fourth Seal

I Pale Horseman sono autori di uno sludge che, rispetto al solito, appare molto più orientato verso un sound classico piuttosto che spinto da propensioni estreme.

Gli statunitensi Pale Horseman sono una band che in poco più di cinque anni di attività ha già pubblicato quattro full length.

Il gruppo di Chicago è autore di uno sludge che, rispetto al solito, appare molto più orientato verso un sound classico piuttosto che spinto da propensioni estreme e, alla fine, a connotare nel genere nei Pale Horseman troviamo le ruvidezze vocali ed il ricorso a riff piuttosto cupi e ribassati, senza che ciò impedisca di tessere un sound più monolitico che ostico.
Infatti, quello che resta dall’ascolto di The Fourth Seal è uno sludge doom intenso, compatto e dal buon groove, il che ci riporta essenzialmente in zona Crowbar e dintorni.
Per quanto riguarda il gradimento, come sempre il tutto viene ricondotto al gusto dei singoli: personalmente quella offerta dai Pale Horseman è la forma di doom che meno mi coinvolge solitamente, ma pur non essendo un grande fan di questa tipo di sonorità non posso fare a meno di apprezzare l’impatto e la convinzione che la band immette nei propri brani, tra i quali non ne spicca uno in particolare all’interno di un album lungo ma tutto sommato privo di particolari cali di tensione.
In definitiva, quella dei Pale Horseman è una prova che dovrebbe soddisfare senz’altro chi apprezza band come i già citati Crowbar o i Bongtripper, il cui chitarrista Dennis Pleckham peraltro si è occupato in studio della resa sonora di The Fourth Seal, così come Noah Landis dei Neurosis e di Justin Broadrick dei Godflesh, tanto per chiudere il cerchio…

Tracklist:
1. Final War
2. Witches Will Gather
3. Aokigahara
4. Bereavement
5. Gnashing Of Teeth
6. Forlorn Extinction
7. Pale Rider
8. Tyrant
9. Phantasmal Voice

Line-up:
Eric Ondo – guitars & vocals
Andre Almaraz – guitars & vocals
Rich Cygan – bass
Jason Schryver – drums

PALE HORSEMAN – Facebook

KURGAALL

Il video di “Satanization”, dall’album omonimo in uscita a marzo (Hammer Of Damnation).

Il video di “Satanization”, dall’album omonimo in uscita a marzo (Hammer Of Damnation).

Italian goatmasters KURGAALL have published a video for the track “Satanization”, which is the title-track from the band’s upcoming fourth full-length, set to be released worldwide via Hammer Of Damnation. The superior cult of satanic victory is scheduled for March/2018!

Hammer Of Damnation :
https://hodrecs.com/
https://www.facebook.com/hammerofdamnation/
Kurgaall
https://www.facebook.com/KURGAALL/

THERION

Il video di ‘Theme Of Antichrist’, dall’album “Beloved Antichrist” (Nuclear Blast).

Il video di ‘Theme Of Antichrist’, dall’album “Beloved Antichrist” (Nuclear Blast).

Tra meno di due settimane i THERION pubblicheranno la loro immane opera “Beloved Antichrist”. Oggi viene svelato ‘Theme Of Antichrist’, il nuovo singolo accompagnato dal video animato, realizzato da Abysmo Films.

La canzone può essere acquistata o ascoltata in streaming qui http://nblast.de/TherionThemeAntichrist

“Beloved Antichrist” può essere pre-ordinato al seguente indirizzo:
http://nblast.de/BelovedAntichrist

I THERION saranno in tour in Europa a partire da 1° febbraio:

THERION
con IMPERIAL AGE and NULL POSITIV
01.02. D Essen – Turock*
02.02. NL Amsterdam – Melkweg*
03.02. UK London – Islington Assembly*
04.02. UK Manchester – Rebellion*
06.02. UK Newcastle – Riverside*
07.02. UK Aberdeen – The Assembly*
08.02. UK Glasgow – Audio*
09.02. UK Sheffield – Corporation*
10.02. UK Belfast – Limelight*
11.02. IRL Dublin – Tivoli*
13.02. UK Bristol – Bierkeller*
14.02. UK Birmingham – o2 Institute*
15.02. B Kortrijk – De Kreun*
16.02. F Paris – Le Trabendo*
17.02. CH Pratteln – Z7*
18.02. F Lyon – Ninkasi Kao*
20.02. E Bilbao – Santana 27*
21.02. P Porto – Hard Club*
22.02. P Lisbon – Lisboa ao Vivo*
23.02. E Sevilla – Sala Custom*
24.02. E Madrid – Sala Mon Live*
25.02. E Barcelona – Razzmatazz 2*
27.02. F TBA**
28.02. F Marseille – Espace Julien**
01.03. I Brescia – Circolo Colony**
02.03. I Rome – Orion**
03.03. I Bologna – Zona Roveri**
04.03. SLO Ljubljana – Kino Siska**
05.03. HR Zagreb – Tvornica**
06.03. SRB Belgrade – Dom Omladine**
08.03. GR Thessaloniki – Principal Club Theater**
09.03. GR Athens – Piraeus 117 Academy**
10.03. BG Sofia – Mixtape 5**
11.03. RO Bucharest – Arenele Romane**
13.03. H Budapest – Barba Negra**
14.03. SK Bratislava – Majestic Music Club**
15.03. CZ Prague – Meetfactory**
16.03. PL Wroclaw – A2**
17.03. PL Warsaw – Progresja**
18.03. PL Gdansk – B90**
20.03. LT Vilnius – Rock River Club**
21.03. LV Riga – Melna Piektdiena***
22.03. EST Tallinn – Club Tapper***
23.03. FIN Helsinki – Nosturi***
24.03. FIN Jyväskylä – Luttako***
25.03. FIN Tampere – Olympia-Kortteli***
27.03. S Stockholm – Klubben***
28.03. S Gothenburg – Brewhouse***
29.03. D Bremen – Tivoli****
30.03. D Berlin – Bi-Nuu****
31.03. D Flensburg – Roxy****
01.04. D Cologne – Jungle****
03.04. D Munich – Backstage****
04.04. F Charmes – Rock ’n’ Roll Stage****
05.04. D Jena – F-Haus****
06.04. B Bomal-Sur-Ourthe- Durbuy Rock****
07.04. NL Tilburg – 013****
*con MIDNIGHT ETERNAL
**con THE DEVIL
***con ENEMY OF REALITY
****con ACYL

10.04. IL Tel Aviv – Barby Club
12.04. RUS Moscow – GlavClub Green Concert
13.04. RUS St. Petersburg – Zal Ozhidaniya
15.04. UA Kiev – Bel Étage

www.therion.se
www.facebook.com/therion
www.nuclearblast.de/therion

Dauþuz – Die Grubenmähre

Die Grubenmähre è un’opera che vale la pena ascoltare, risultando tutt’altro che uno spreco di tempo per per gli estimatori del black metal di matrice germanica.

Die Grubenmähre è il secondo full length dei tedeschi Dauþuz, dopo l’esordio del 2016 con In Finstrer Teufe.

Su lavori di questo tipo e provenienza si rischia essere ripetitivi, anche se ciò avviene comunque con connotazioni positive: l’album è l’ennesimo esempio di black metal tedesco con tutti i tasselli al proprio posto, derivanti dalla conoscenza del genere e da una buona capacità di scrittura culminante in una traccia magnifica come Kerker der Ewigkeit.
Ma è comunque tutto il disco che mantiene un livello medio oltremodo soddisfacente, tra cavalcate dai ritmi mai troppo spediti e dal sentore epico e solenne, e break acustici utili a conferire un pizzico di varietà; resta solo da rimarcare che dalle stesse lande provengono così tanti lavori di spessore uguale o superiore che rischiano di rendere inosservato un buon album come questo: colpa appunto di una concorrenza qualificata, sia in ambito tedesco sia nel resto del del pianeta, piuttosto che per demeriti dei bravi Aragonyth e Syderyth.
Die Grubenmähre è comunque un’opera che vale la pena ascoltare, risultando tutt’altro che uno spreco di tempo per per gli estimatori del black metal di matrice germanica.

Tracklist:
1. Reminicere
2. Extero Metallum
3. Drachensee
4. Trinitatis
5. Kerker der Ewigkeit
6. Dem Berg entrissen
7. Crucis
8. Die Grubenmähre I: In die Schwärze
9. Die Grubenmähre II: Hoffnungstod
10. Luciae

Line-up:
Aragonyth S. – All instruments
Syderyth G. – Vocals, Lyrics, Guitars (acoustic)

Dauþuz – Facebook

DANIEL CAVANAGH (ANATHEMA), “MONOCHROME TOUR”, 13 aprile 2018 a ROMA, WIshlist Club

In collaborazione con Aftermath Music Norway, Dark Veil Productions è orgogliosa di presentare la data romana del “Monochrome Tour” di Daniel Cavanagh, il 13 Aprile 2018 al Wishlist Club.

Dopo la meravigliosa notte del 12 Luglio 2017 al Giardino del Monk con il fratello Vincent nel concerto “Anathema Acoustic”, Daniel tornerà nella capitale per presentare il suo primo album solista “Monochrome” (Kscope 2017), apprezzatissimo lavoro a sette tracce caratterizzato da un mood intimo e sofisticato; un’atmosfera elegante e malinconica che ritroveremo anche nei “classici” dello splendido repertorio della band d’origine che Daniel non mancherà di proporre al suo pubblico. Una sera di primavera all’insegna della grande musica d’autore, un appuntamento davvero imperdibile per gli amanti delle sonorità Anathema e per i cultori del rock di pregio.

EVENTO FACEBOOK https://www.facebook.com/events/734936743368067/

SUSPERIA

Il video di “The Lyricist”, dall’album omonimo in uscita a marzo (Agonia Records).

Il video di “The Lyricist”, dall’album omonimo in uscita a marzo (Agonia Records).

Norway’s blackened thrash/heavy metal band SUSPERIA (feat. former Dimmu Borgir, Satyricon and Old Man’s Child members) premiere music video for the title track from their upcoming album “The Lyricist”, due out on March 16th via Agonia Records.

“The Lyricist” will arrive nearly nine years to the day its predecessor (“Attitude”, 2009) came out. Its release has been scheduled for the 16th of March, 2018, on Agonia Records. The album is available for pre-ordering HERE.

The origins of SUSPERIA can be traced back to 1998 when Tjodalv, then occupying the drum seat with Dimmu Borgir, and long-time friend Cyrus (ex-Satyricon, Old Man’s Child) got together to share ideas and write songs. Clearly rooted and seasoned in the Norwegian black metal scene, SUSPERIA elevated its sound into more melodic areas of extreme metal, embracing and exploring a variety of musical avenues with ease.

On “The Lyricist”, SUSPERIA has gone back to its black origin in many ways, one of which is a more grimmer expression. The characteristic melodic twist the band is known for is still present, and an additional layer of variety has been added thanks to new vocalist, Bernt ‘Dagon’ Fjellestad (whose stage debut with the band was made at last year’s 70000 Tons Of Metal Festival). From SUSPERIA’s pragmatic point of view, the new album is a “good old-fashioned kick in the head, both old and new fans should find enjoyable”.

“The Lyricist” was recorded at three different studios in Norway between February 2015 and May 2016. The album was later mixed and mastered at Strand Studio (Chrome Division, The Wretched End, In Vain) by Marius Strand. Cover design and artwork was prepared by Vincent Fouquet. New band photos were shot by Espen Bakken.

Tracklist:
1. I Entered
2. Heretic
3. The Lyricist
4. My Darkest Moment
5. Day I Died
6. Void
7. Feed The Fire
8. Whore Of Man
9. Come Alive

Album formats:
– Digipack CD
– Black LP
– Black & blue on trasnsparent LP
– T-shirt (men’s & girlie sizes)
– Digital

Pre-orders:
https://www.agoniarecords.com/susperia

Line-up:
Dagon – vocals
Tjodalv – drums
Memnock – bass
Cyrus – guitar
Elvorn – guitar

SUSPERIA on-line:
Website: http://www.susperia.net/
Facebook: https://www.facebook.com/Susperiaofficial
Twitter: https://twitter.com/susperiaband
YouTube: https://www.youtube.com/user/SusperiaOfficial
Instagram: https://www.instagram.com/SusperiaOfficial/

LUCKY BASTARDZ

Il video di My Best Enemy, dall’album Be The One (Sliptrick Records).

Il video di My Best Enemy, dall’album Be The One (Sliptrick Records).

Italian hard rockers Lucky Bastardz have released the first official video for the track from their forthcoming album Be The One due for release on February 8th, 2018, worldwide via Sliptrick Records. The track goes by the name of My Best Enemy.

Here’s what the band have to say; “My Best Enemy talks about labyrinths of mind and their traps: a young woman enters a desert ancient palace, creepy and elegant. She will face different version of herself… is it really happening or is it just all in her twisted mind?”

Lucky Bastardz are:
Tiziano “Titian” Spigno – Vocals
Pietro “Pacio” Baggi – Guitar
Marco “Mark” Lazzarini – Drums
Paolo “Mr Tnt” Torrielli – Bass

Lucky Bastardz – My Best Enemy
Taken from the album: Be The One
Sliptrick Records 2018
Directed & edited by: Tiziano Spigno
Shooting & Photography: Samuele Valle (Gaston Video)
Location: Palazzo Durazzo – Novi Ligure (courtesy of Ferdinando Soldani)
Actress: Giulia Rudello

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Ulvegr – Vargkult

Vargkult rafforza lo status raggiunto dagli Ulvegr con il precedente album, offrendo mezz’ora scarsa di rara efficacia per sintesi e maturità.

Gli Ulvegr sono un duo nato alla fine dello scorso decennio e giunto con Vargkult al quinto full length.

Era lecito, quindi, attendersi un prodotto di una certa qualità alla luce anche dell’esperienza maturata da Helg e Odalv, esponenti di primo piano della scena black metal ucraina, grazie al loro coinvolgimento con band come Elderblood, Kzohh, Khors, Grey Ablaze e anche Nokturnal Mortum: Vargkult non delude le attese offrendo mezz’ora scarsa di rara efficacia per sintesi e maturità, confermando quanto di buono offerto circa nove mesi fa con Titahion: Kaos Manifest.
Helg si occupa di tutti gli aspetti dell’album ad esclusione della batteria, lasciata al tentacolare Odalv: la coppia gode di un invidiabile affiatamento ed offre nel migliore dei modi un’interpretazione del genere lineare ma di grande intensità, nella quale le sfumature pagan si sentono ma restano in secondo piano, sopraffatte da un impatto brutale e a tratti ossessivo.
In effetti, gli Ulvegr in più di un passaggio sembrano offrire un black’n’roll incattivito all’ennesima potenza, con ritmiche forsennate che non lasciano spazio a pentimenti o fraintendimenti: questo è un black metal dal dna più scandinavo di quello che spesso proviene da quelle stesse lande.
I due srotolano la loro nera arte mettendosi pancia a terra senza più sollevare il piede dall’acceleratore, se non nei brevi spazi tra un brano e l’altro, con Death is Our Law che può essere considerato l’episodio emblematico dell’album, potendone apprezzare i furenti intarsi strumentali che, grazie ad una produzione ideale, non vengono fagocitati dal rombo di sottofondo della strumentazione che si muove all’unisono.
La chitarra, infatti, si coglie quando cerca di tessere linee portanti che non si possono certo definire melodiche, mentre lo screaming viene restituito in maniera equilibrata appoggiandosi ad un tappeto ritmico incessante nel suo minaccioso incedere.
La bravura degli Ulvegr risiede nella loro capacità di mostrare il black nella sua essenza più pura ed incontaminata, senza abbandonarsi a quelle scelte di produzione lo-fi che troppo spesso finiscono per avvilire album dal grande potenziale, cosa che per fortuna non avviene con questo notevole Vargkult.

Tracklist:
1. Rune Ice Frozen Hatred
2. The End is Near
3. Cold Graves Breathing Beast
4. Death is Our Law
5. Cutting off Your Throat
6. All the Sheep to the Slaughter
7. We Remember the Blood

Line-up:
Odalv – Drums
Helg – Vocals, Guitars, Bass

ULVEGR – Facebook

Ocean Of Grief – Nightfall’s Lament

Gli Ocean Of Grief raggiungono con questo album un livello di maturità che può sorprendere solo chi non ne avesse già scorto gli evidenti prodromi nell’ep d’esordio.

Poco meno di due anni fa mi ero espresso molto favorevolmente sugli esordienti Ocean Of Grief indicandoli come band dalle enormi prospettive.

Non che ci volesse un coraggio particolare per lanciarsi in simili previsioni, visto che il gruppo ateniese esibiva in maniera inequivocabile quelle stesse stimmate del talento esibito dai migliori act europei di death doom melodico, quali Enshine, Evadne, Frailty, When Nothing Remains e, ovviamente Swallow The Sun e Saturnus.
Chiaramente, essendo stato Fortress Of My Dark Self un ep, era lecito attendere gli esiti di un lavoro su lunga distanza, prima di decretare la nascita di una nuova stella capace di affiancare i nomi sopra citati nell’empireo di un genere che continua con regolarità a regalare grandi dischi, sia da parte delle band già affermate sia da quelle emergenti.
Sono sufficienti pochi secondi di In Bleakness per capire che Nightfall’s Lament terrà perfettamente fede alle aspettative: sopraffatti dall’afflato melodico di un chitarrista magnifico come Filippos Koliopanos, non resta altro che lasciarsi andare alla commozione ascoltando di brani di rara bellezza come Mourning Over Memories, Painting My Sorrow The Release of the Soul; ma si tratta solo di una preferenza dovuta a particolari infinitesimali, perché raramente la tracklist di un album può godere di una qualità cosi uniformemente elevata.
Proprio come Eshine, Saturnus o Doom Vs., il sound degli Ocean of Grief è condotto senza soluzione di continuità dalle linee melodiche tessute dalla chitarra solista e il risultato è ugualmente entusiasmante: il gruppo fondato nel 2014 dal già citato Koliopanos e dal bassista Giannis Koskinas raggiunge con questo album un livello di maturità che sorprenderà, appunto, solo chi non ne avesse già scorto gli evidenti prodromi nell’ep d’esordio; è vero, però, che il sound degli ellenici si è ulteriormente raffinato ed evoluto fino a raggiungere qualcosa di molto vicino alla perfezione formale e compositiva
Se qualcuno obietterà che, in fondo, gli Ocean Of Grief sono simili a questa o a quella band (che magari a sua volta attinge a piene mani da qualcun’altra) la noncurante risposta che gli si deve è che effettivamente c’è del vero, ma tra l’assomigliare ed il copiare c’è di mezzo non un mare bensì un “oceano di dolore” …
Gli Ocean Of Grief ottengono una meritata consacrazione già al full length d’esordio e, in effetti, Nightfall’s Lament è il classico album il cui ascolto diviene ogni volta sempre più irrinunciabile, nella sua funzione di catartico vettore.

Tracklist:
1.In Bleakness
2.Eyes of Oblivion
3.Mourning Over Memories
4.Fiend of the Overlord
5.Painting My Sorrow
6.The Breeding of Death
7.The Release of the Soul

Line-up:
Charalabos Babis Oikonomopoulos – Vocals
Filippos Koliopanos – Guitars
Dimitra Zarkadoula – Guitars
Giannis Koskinas – Bass
Aris Nikoleris – Keyboards
Thomas Motsios – Drums

OCEAN OF GRIEF _ Facebook

DEE CALHOUN

Il video di Jesus, the Devil, the Deed, dall’album Go to the Devil, in uscita a marzo (Argonauta Records).

Il video di Jesus, the Devil, the Deed, dall’album Go to the Devil, in uscita a marzo (Argonauta Records).

Go to the Devil, il secondo album solista del cantante degli IRON MAN DEE CALHOUN verrà pubblicato da ARGONAUTA Records il 30 marzo 2018.

Il CD “Go to the Devil” è pre-ordinabile qui: http://bit.ly/2rvQDz9

DEE CALHOUN, accompagnato dal bassista LOUIS STRACHAN, sarà in tour in Europa la prossima primavera: il musicista visiterà Danimarca, Germania, Olanda, Italia, Francia, Belgio, Ungheria, Austria, Repubblica Ceca, Svizzera. Maggiori dettagli a breve.

INFO: www.argonautarecords.com

THE CHARM THE FURY

Il video di ‘Songs Of Obscenity’, dall’album “The Sick, Dumb & Happy” (Arising Empire).

Il video di ‘Songs Of Obscenity’, dall’album “The Sick, Dumb & Happy” (Arising Empire).

La band olandese THE CHARM THE FURY ha pubblicato il nuovo video di ‘Songs Of Obscenity’. La canzone è tratta dall’album “The Sick, Dumb & Happy”, pubblicato lo scorso anno su Nuclear Blast/Arising Empire. Il video presenta una panoramica dei festival a cui ha partecipato la band, incluso il Pinkpop, Download Festival, Graspop Metal Meeting, Sziget e molti altri.

La cantante Caroline Westendorp commenta:
“Il 2017 è stato un enorme, emozionante e folle viaggio per la band: abbiamo suonato sui palchi dei più partecipati festival e concerti di tutto il mondo. Ma la cosa più importante che abbiamo scoperto durante tutto questo: i nostri fan sono i più pazzi che una band possa sperare di avere. Rendiamo questo 2018 tanto grandioso, un wall of death alla volta!”

THE CHARM THE FURY live:

05.05. MEX Mexico City – Corona Hell & Heaven
19.05. NL Amsterdam – Amsterdam Metalfest
26.05. NL Rotterdam – Submit Fest
02.06. CZ Pilsen – Metalfest Open Air
15.06. A Nickelsdorf – Nova Rock
29.06. FIN Helsinki – Tuska Open Air
13.07. S Gävle – Gefle Metal Festival
04.08. D Wacken – Wacken Open Air

Ordina l’ultimo album della band “The Sick, Dumb & Happy” qui: http://geni.us/TheCharmTheFuryTSDH

Dal loro esordio, i THE CHARM THE FURY sono oggi diventati una band più matura che vanta la partecipazione ad alcuni dei maggiori festival europei. Il loro sound si è trasformato in un metal ultramoderno ma con uno stile personale che definisce ciò che davvero essi rappresentano. Ispirati da un’avversione rispetto alla condizione globale del ventunesimo secolo, la band ha registrato un disco rabbioso, rafforzato da una feroce intelligenza e un sentito desiderio di risvegliare la gente dal diffuso torpore che contraddistingue l’era digitale.

I THE CHARM THE FURY sono:
Caroline Westendorp – voce
Mathijs Tieken – batteria
Rolf Perdok – chitarra
Martijn Slegtenhorst – chitarra
Lucas Arnoldussen – basso

www.facebook.com/thecharmthefury
http://www.thecharmthefury.com/
https://twitter.com/thecharmthefury

Grafjammer – Schalm & Schabauw

Quest’album dei Grafjamemer ha tutto per mettere d’accordo ascoltatori dai gusti più disparati, perché di certo qui non ci si annoia, essendo costretti a fare headbanging dal primo all’ultimo minuto, senza pause di sorta.

Il bello del black metal è che, in fondo, dietro all’etichetta affibbiata a ogni band che vi si avvicini, coesistono mondi e modi diversi, se non diametralmente opposti, di intendere ed interpretare la materia.

Così si possono apprezzare ugualmente, sotto una stessa egida, le audaci sperimentazioni della scena francese, il malinconico e solenne incedere delle band tedesche, le sfumature cascadiane provenienti dal Nordamerica e la fedeltà ai dettami originari di gran parte dei gruppi scandinavi.
In mezzo a tutte queste variabili troviamo anche il cosiddetto black’n’roll, quello che viaggia con più immediatezza andando a colpire l’obiettivo senza troppi preamboli, innestando nella matrice del genere una buona dose di irriverente e strafottente crust punk.
Proprio da questa sponda stilistica arrivano gli olandesi Grafjammer, i quali, con questo loro secondo full length spostano ulteriormente la barra verso un qualcosa che sembra innegabilmente più fruibile ed innocuo ma che, in realtà, è il peggiore dei veleni visto che il suo effetto devastante si manifesta solo molto tempo dopo averne ingerito inconsapevolmente grandi quantità.
Het rottende schompes è la traccia posta in apertura che fotografa al meglio le foschi intenzioni di questi cinque figuri che compongono una band nella quale. misteriosamente, ogni componente deve possedere un nickname che inizia per J, e già solo per questo non è difficile intuire (capire è un’altra cosa visto che i testi sono il lingua madre) che questi esperti musicisti di Utrecht rimaneggiano la materia in maniera dissacrante astenendosi da derive filosofiche od esistenziali, badando solo a scuotere con veemenza le coscienze più assopite.
Quel che ne esce è un album come Schalm & Schabauw, una qualcosa che fa veleggiare la fantasia spingendo a pensare a quello che avrebbero fatto i Motorherad se avessero deciso di suonare un giorno black metal: diretto, pesante, scatenato, ma tutto sommato con sonorità sempre sotto controllo ed aiutate da una produzione ideale per il tipo di offerta, quest’album dei Grafjamemer ha tutto per mettere d’accordo ascoltatori dai gusti più disparati, perché di certo qui non ci si annoia, essendo costretti a fare headbanging (o battere furiosamente il piede se si è più cagionevoli cervicalmente) dal primo all’ultimo minuto, senza pause di sorta.

It’s only … black’n’ roll, si potrebbe dire parafrasando qualcuno, ma a noi piace non poco.

Tracklist:
1. Het rottende schompes
2. Drijvende doodskist
3. De dode molen van buiten Catharijne
4. Duistering
5. Gallemiezen
6. Haatgemaal
7. Hijs het lijk
8. Nagels over het krijtbord van de ziel
9. Nedernekro
10. Uitgedraaide poten van vertrouwen
11. Moord & doodslag & jenever

Line-up:
Jorre – throat
Jelle – bass
Jeroen – guitars
Jouter – guitars
Jahwe – battery

GRAFJAMMER – Facebook

APPARITION

Il lyric video di “Break The Chains”, dall’album “The Awakening” (Wormholedeath).

Il lyric video di “Break The Chains”, dall’album “The Awakening” (Wormholedeath).

Gli inglesi Apparition hanno realizzato il lyric video del brano “Break The Chains”. “Break The Chains” é tratto dall’album “The Awakening” che uscirà il 2 Febbraio 2018 in tutto il mondo e il 28 Marzo 2018 in Giappone via Wormholedeath / Aural / Disk Union Distribution.

SHANTAK

Il video di Through the Eyes Of A Mad (Sliptrick Records).

Il video di Through the Eyes Of A Mad (Sliptrick Records).

The song Through the Eyes Of A Mad aims, by means of the compositional spontaneity and hammering rhythm, to communicate the perceptions and give to the listener the feelings perceived by a mad man. The lyrics are simple and the structure of the verses aim to communicate the perpetual weaving and nodding of the fool’s mind. The background of the fool’s wanderings is a city that appears to be twisted and sharpened like a knife against the sky. Sweating pure darkness. From the overwhelming distant structures, you can feel the gaze of a thousand eyes and every sound tears through the air like “a demon’s cry”.
The presence of a fret-less bass guitar contributes in creating a gloomy atmosphere and transforms the shapes into something undefined, fluid. The guitars, harmonized on the minor scale, also give a sense of oppression and darkness. This is a single that detaches from the typical Shantak sound and that introduces a more various and mature compositional phase of the band. Through the Eyes Of A Mad was recorded, mixed, edited and produced by Shantak and Francesco Massari in October 2017. Artwork by Nicola Belotti.

Available now in digital format from: iTunes

Shantak are:
Nicola Belotti – Vocals | Fabio Pierani – Guitar | Simone Mazzardi – Guitar | Matteo Spada – Drums | Federico Albini – Bass

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Reverbnation
Sliptrick

NEW HORIZONS

Il video di Born In The Future, dall’album Inner Dislocation di prossima uscita (Revalve Records).

Il video di Born In The Future, dall’album Inner Dislocation di prossima uscita (Revalve Records).

The prog metal band New Horizons, have released the first videoclip for the song “Born in the Future”, the song taken from the upcoming album “Inner Dislocation” ready to release on 23rd February 2018 via Revalve Records.

“Inner Disclocation” is also now available for pre-order on CD/DIGITAL at https://player.believe.fr/v2/3614979678169

https://www.facebook.com/newhorizonsprogband/
https://www.facebook.com/revalverecords/
http://www.revalverecords.com/NewHorizons.html

KARKAOS

Il video di Tyrants, dall’album Children of The Void.

Il video di Tyrants, dall’album Children of The Void.

One of Montreal’s most reputable and celebrated melodic extreme metal acts KARKAOS is proud to unleash their new music video “Tyrants” off their latest offering “Children of The Void” featuring new vocalist Viky Boyer, drummer Justine Ethier (Blackguard) and lead guitarist Samael Pelletier along with collaborations with guest artists Lindsay Schoolcraft (Cradle of Filth) and Morgan Lander (Kittie).

The bands comments:

“Karkaos is extremely proud to release its new video for the song ‘’Tyrants’’. This new video crafted by JP Charlebois, known for his work with Ion Dissonance and Slaves On Dope, is the perfect visual vessel to bring this song to your screen by being as brutal, relentless and intricate as the song itself.

We felt that Tyrants was the perfect song to give a second and different look to Children Of The Void. Its powerful meaning can easily be applied to our world and the weird times we all seem to be going through. We need to remember that we will always be stronger united than divided and this song is a testament to people taking the lead when our leaders couldn’t. Make sure to watch it and share it with your friends and pick up a copy of the album or some merch if you enjoyed it.”

“Children of The Void” was recorded, mastered and mixed with Christian Donaldson and Marc-o Frechette at The Grid (The Agonist, Cryptopsy, Neuraxis, Beyond Creation) and Silverwings Studios for keyboards (Blackguard, Ex-Deo , Distoriam) in Montreal, QC. The artwork was made by the immensely talented Marcela Bolívar while the layout was done by Fred Riverin from I Legion.

“Children of The Void” available on Bandcamp, iTunes, Amazon, Spotify and all major online retailers.

Album Stream – https://karkaosofficial.bandcamp.com/album/children-of-the-void

Track Listing:
1. Babel
2. Skymaster
3. Kolossòs
4. Let the Curtain fall
5. Pale
6. Children of The Void
7. Rêverie
8. Tyrants
9. Where Mushrooms Grow
10. Lightbearer
11. The Beast
12. Bound By Stars

Show Dates:
Jan 20 – Montreal, QC – Club Soda – info
For More Info:
http://www.facebook.com/karkaos
http://www.instagram.com/karkaosofficial

Vargrav – Netherstorm

Privo di punti deboli evidenti, Netherstorm dimostra quanto ci sia ancora da dire in ambito symphonic black metal senza per forza scadere in soluzioni plastificate o eccessivamente ammiccanti.

Arriva dalla Finlandia questo nuovo progetto solista incentrato sul symphonic black metal.

Tutto sommato la combinazione non è così consueta, visto che di norma tale opzione stilistica è tipica della vicina Scandinavia, se non delle lande nordamericane; in effetti il sound dei Vargrav prende in eguale misura questi spunti per rielaborarli in una forma convincente per esecuzione, suoni e scrittura.
Guardando alle sponde del Mare del Nord sarebbe fuorviante pensare ai Dimmu Borgir, meglio allora fare riferimento ad una band dai suoni meno ridondanti come lo furono i Limbonic Art, il tutto però ammantato da un’atmosfera che se non si può definire a titolo assoluto cascadiana ci va spesso molto vicino.
V-KhaoZ punta molto più sulla creazione di scenari solenni sui quali piazzare un buon screming e una ritmica martellante a fornire l’opportuno supporto: l’esempio meglio riuscito di quanto descritto è la bellissima Ethereal Visions of a Monumental Cataclysm, ossessiva e avvolgente quanto basta per far capre che Nethermost è un album che chi ha amato tutto il black metal disceso da In the Nightside Eclipse in poi non può ignorare (a proposito, nella versione in vinile troviamo come bonus track Ancient Queen, uno dei primi brani incisio dagli Emperor).
Privo di punti deboli evidenti, quest’album dimostra quanto ci sia ancora da dire in questo segmento del genere senza per forza scadere in soluzioni plastificate o eccessivamente ammiccanti.

Tracklist:
1. Netherstorm
2. Shadowed Secrets Unmasked
3. Limbo of Abysmal Void
4. Ethereal Visions of a Monumental Cataclysm
5. Obidient Intolerant Ensnared
6. In Divine Embrace of the Dying Light

Line-up:
V-KhaoZ – All instruments, Vocals

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