Svartelder – Askebundet

Se siete alla costante ricerca di qualcosa di particolarmente innovativo, qui troverete “solo” del black metal suonato con competenza e convinzione.
Opera IX – Back To Sepulcro

Black metal teatrale, orchestrato a meraviglia, pregno di malignità e decadente oscurità
Akhenaten – Incantations Through the Gates of Irkalla

Il lavoro di ricerca dei fratelli Houseman è qualcosa di peculiare, soprattutto dal punto di vista dell’amalgama della strumentazione tradizionale egizia con la struttura del metal estremo.
Snøgg – Snøgg

il lungo brano autointitolato si rivela sufficientemente interessante anche se la forma di black proposta, con i suoi tratti sperimentali talvolta ai limiti dell’improvvisazione di matrice jazzistca, è altrettanto intricata per essere recepita con un certo agio.
Drama / Perdition Winds – Drama / Perdition Winds

Interessante split album, a cura dell’attiva label di S.Pietroburgo Satanath Records, che vede protagonisti i russi Drama ed i finlandesi Perdition Winds.
Frostbite – Etching Obscurity

In generale la sensazione che si respira tra le tracce di Etching Obscurity è quella di un lavoro convincente da parte di un gruppo in crescita e dalle ottime potenzialità
Rotting Christ – Rituals

I Rotting Christ si confermano con Rituals tra i leader della scena estrema del nostro continente, in virtù di un sound peculiare che ha contributo a consolidarne una fama meritatamente acquisita nel corso di una lunga storia.
Black Whispers – Shades of Bleakness

L’inquietudine che trasuda da Shades of Bleakness viene efficacemente veicolata verso l’ascoltatore con un disco relativamente breve e dalle sonorità piuttosto uniformi, ma che hanno in comune linee melodiche molto efficaci
From The Vastland – Blackhearts

Quindici minuti di musica sono pochi, ma i tre brani si fanno apprezzare per l’ottima produzione, qualche buon inserto sinfonico ed un mood convincente.
Scolopendra Cingulata – Kuoltuu Kaikin Kohetah

Kuoltuu Kaikin Kohetah è un primo passo positivo e del tutto nella media ma, ovviamente, per riuscire ad emergere dalle più profonde lande ex sovietiche ci vuole un ulteriore e deciso salto di qualità.
Hatecrowned – Newborn Serpent

Ottimo lavoro peri blacksters Hatecrowned, provenienti da una terra non abituale per il genere come il Libano.
Ildverden – Темніч чорна йде за мною

Maligna e piena di insidie è la notte, specialmente se ci si perde nelle foreste ucraine dove si cela Human Unknown, polistrumentista di questa one man band chiamata Ildverden.
Isenblåst – Altars Of Blood

Due tracce promo di black metal senza compromessi, in attesa del primo full lenght di prossima uscita.
Funebria – Dekatherion: Ten Years of Hate & Pride

Se volete cattiveria e blasfemie assortite condite da un buon black/death i Funebria sono il gruppo che fa per voi.
Phobonoid – Phobonoid

Una tempesta perfetta di metal cosmico, drammatico ed apocalittico.
Abbath – Abbath

Se questa è una da considerarsi una rinascita, lontana dal gruppo che lo ha reso famoso, direi che senz’altro la carriera solista di Olve “Abbath” Eikemo parte con il piede giusto.
Kosmokrator – To The Svmmit

Misteriosi e sepolcrali, i Kosmokrator non cercano di certo la gloria commerciale con il loro lavoro, ma potrebbero essere una buona sorpresa per i blacksters duri e puri, consigliato solo a chi si nutre di queste sonorità.
Skullthrone – Biomechanical Messiah

Gli Skullthrone confermano l’ottimo livello che da anni contraddistingue l’underground dei paesi sudamericani, tane di fiere metalliche pericolosissime e dall’attitudine spiccatamente anticristiana
Ancestors Blood – Hyperborea

Un bellissimo album da godersi nel suo insieme, un affresco magniloquente e solenne espressione di una cultura musicale nordica che continua ad affascinare.
Dalkhu – Descend … Into Nothingness

Un disco che non può lasciare indifferenti, davvero ricco di molti spunti positivi e con una grande forza.