Stone Broken – Ain’t Always Easy

Il sound del gruppo inglese è quanto di più radiofonico e melodico si possa trovare in giro nel genere, come se si fosse al cospetto di Nickelback che sappiano ancora graffiare, con il groove ad accompagnare song dall’impatto melodico esagerato e dall’enorme potenziale.
The Shiva Hypothesis – Ouroboros Stirs

Un debutto davvero interessante, con la band che ci investe con una serie di tempeste estreme perfettamente bilanciate con momenti di epiche melodie oscure, un lavoro ritmico di prim’ordine e passaggi atmosferici che rendono giustizia al concept religioso e filosofico che sta dietro all’opera.
Chronic Hate – The Worst Form of Life

I Chronic Hate hanno trovato la formula per risultare personali senza perdersi nei meandri di un sound intricato e fine a sé stesso: il loro death metal è arrembante e convincente nella sua folle e violenta corsa verso la perdizione.
Tesseract – Sonder

Il nuovo album Sonder riappacifica in parte i Tesseract con i loro detrattori, farà sicuramente storcere il naso ai vecchi fans, ma è indubbio che la strada intrapresa sia quella giusta, almeno dal punto di vista commerciale.
Malachia – Red Sunrise – The Complete Anthology

Limitata a 500 copie in doppio cd, Red Sunrise – The Complete Anthology è un passo obbligato per i cultori del metal a sfondo cristiano e dei collezionisti delle migliori produzioni anni ottanta.
Kataklysm – Meditations

Oggi i Kataklysm suonano come dei Pantera che, dopo aver passato mesi ad ascoltare Soilwork ed At The Gates, si riunissero per comporre nuovo materiale, quindi lasciate che il death metal duro e puro lasci spazio al thrash, al groove e alle melodie e che Meditations faccia bella mostra di sé sul vostro scaffale, c’è comunque da divertirsi.
Graveyard – Back To The Mausoleum

Back To The Mausoleum è un ep composto da quattro brani più intro che nulla aggiunge e nulla toglie ai Graveyard, band di genere che è sempre una sicurezza per gli amanti del death tradizionale di scuola nord europea.
Eversin – Armageddon Genesi

Armageddon Genesi conferma la reputazione che gli Eversin si sono costruiti con fatica ed attitudine, album dopo album, in un moto evolutivo ben lungi dall’essersi esaurito.
Ancient Oak Consort – Hate War Love

Hate War Love è un’elegante opera che unisce rock, musica da camera, ispirazioni folk mediterranee e prog metal.
Skeletal Remains – Devouring Mortality

Devouring Mortality alterna brani più diretti ad altri nei quali il guitar work fugge verso lidi progressivi, regalando scudisciate e ripartenze velocissime, o mid tempo in cui le chitarre ci accompagnano negli abissi più profondi.
Materdea – Pyaneta

Un affascinante e superbo album di musica metal, tra sontuose orchestrazioni, melodie acustiche, attitudine pagan/folk e potenza power.
Blood Moon Hysteria – My Sacrifice EP

Runar Beyond torna ad esprimere con la musica emozioni come il disagio esistenziale e la profonda inquietudine, in un’atmosfera che conduce alle condizioni più estreme e dolorose dell’animo umano.
Construct Of Lethe – Exiler

Consigliato agli amanti del death metal tecnico, Exiler è l’album esemplare di una band da seguire e da annoverare nei gruppi migliori del genere.
Crushing The Deceiver – Crushing The Deceiver

Il primo omonimo album del quartetto di matrice cristiana non mancherà di scaldare gli animi ai death/thrashers vecchia scuola.
Sign Of The Jackal – Breaking The Spell

Quello dei Sign Of The Jackal è heavy metal tagliente e perfettamente in grado di far rivivere il periodo d’oro, tra N.W.O.B.H.M. e hard & heavy, melodico ma sempre tenuto a livello altissimo di tensione grazie alla graffiante prestazione della band.
Order Ov Riven Cathedrals – Göbekli Tepe

Fin dalle prime battute, l’universo e lo spazio profondo sono i territori in cui si muove il sound del duo italiano, che atterra nell’antico Egitto come in uno stargate musicale che ricorda non poco i capolavori degli statunitensi Mechina, insieme ai Nile i due gruppi che più si avvicinano al dirompente e devastante tsunami estremo creato dagli Order Ov Riven Cathedrals.
Hangarvain – Roots And Returns

Roots And Returns segna un cambio di direzione, lasciando le strade dell’alternative rock del bellissimo Freaks e riavvicinandosi in qualche modo al magnifico Best Ride Horse, continuando a recuperare suoni, ispirazioni ed atmosfere del rock americano classico ed inglobando nel sound elementi riconducibili al southern rock, al blues e soprattutto al rhythm and blues.
Cardiac Arrest – A Parallel Dimensions Of Despair

Sempre coerente con una proposta classica, il gruppo di Adam Scott, unico superstite della formazione originale, è una band che se non regala grosse sorprese, sicuramente non delude le attese degli amanti del death metal vecchia scuola di ispirazione americana, ed il nuovo album in questo senso è una sicurezza.
Coroner – Punishment For Decadence

Questa volta tocca alla Century Media riproporre sul mercato uno dei capisaldi del thrash europeo, Punishment For Decadence dei Coroner, a distanza di trent’anni dalla prima uscita nell’anno metallico 1988.
My Haven My Cage – Sweet Black Path

Sweet Black Path è il nuovo album della one man band italiana chiamata My Haven My Cage, un ottimo esempio di thrash/death vecchia scuola contaminato dalla musica popolare spagnola e normanna, creando interessanti e particolari atmosfere tra irruenza ed epici momenti folk.