Heimskringla – Vikingløypa

Vikingløypa è un buon disco, in grado di fornire nutrimento a sufficienza per chi anela a sonorità melanconiche e dal mood meno catacombale.
Flegethon – Cry of the Ice Wolves III

Chi predilige l’ambient nelle sue sembianze più oscure potrebbe gradire non poco.
Raven Mocker – Livid Flame

I Raven Mocker offrono un’interpretazione del genere ortodossa quanto coinvolgente, con un buon lavoro di tastiera ad arricchire di pathos suoni prodotti ed eseguiti in maniera soddisfacente.
Sepultus Est – En el marmoreo laberinto donde sueñan los muertos

Lord Sepultus non si è certo risparmiato nel suo intento di scaraventarci nei baratri più profondi con la propria funerea ispirazione, così l’album sfiora il massimo consentito dalla lunghezza di un cd
With The Dead – With The Dead

Album trascinante e ossessivo, un ascolto obbligato per chi si ritiene un fan del doom.
Monolithe – Epsilon Aurigae

Epsilon Aurigae è ricco di momenti dall’elevato tasso emozionale, racchiusi in un contesto sonoro maturo e nel contempo peculiare e, in definitiva, è l’ennesimo grande album di una band che, assieme a poche altro in ambito doom, è capace di esibire una cifra stilistica pressoché unica.
Arche – Undercurrents

Splendide progressioni ammantate di pathos si alternano a passaggi più rarefatti o a repentine aperture melodiche, poste quasi a simboleggiare un’effimera quanto illusoria attenuazione del dolore che pervade l’intero lavoro.
Excruciation – Twenty Four Hours

Ep che sembra segnare una svolta dark per gli esperti elvetici Excruciation, in attesa di verificarne l’impatto con l’album di prossima uscita.
Absent/Minded – Alight

Una band compatta, che svolge in maniera ottimale il proprio compito senza lasciarsi tentare da voli pindarici ma neppure limitandosi ad una calligrafica riproposizione dello sludge: per quanto mi concerne, va benissimo così.
Abysskvlt – Thanatochromia

Un solo album non consente ancora di poterlo dire con certezza, ma Thanatochromia introduce una band che appare ampiamente in grado di ripercorrere le orme degli Ea.
Intra Spelaeum – Забыто давно (Long Forgotten)

Забыто давно è un album che ogni appassionato di death doom dovrebbe ascoltare: il trio russo esibisce una solida preparazione regalando un’interpretazione del genere sempre varia ed efficace.
Paid Charons Fare – Mourn

Altra one man band dedita al death doom, questa volta proveniente dalla Germania con il monicker Paid Charons Fare. Mourn è il primo full-length per il musicista di Treviri Heiko Borkowski, ed esce dopo il singolo d’assaggio Alone, datato 2014: la prima impressione è stata quella d’essere al cospetto di un progetto nato con le idee […]
Below The Sun – Envoy

Un disco splendido per una band da mettere sotto stretta osservazione in futuro: già così i Below The Sun si attestano a livelli altissimi, ma la sensazione è che abbiano nelle corde addirittura qualcosa di meglio da offrirci.
Soul Of Enoch – Neo Locus
Disco di doom classico duro e puro, con tempi lenti e riff che scavano al roccia, con una splendida malinconia di fondo che pervade l’aire.
Motus Tenebrae – Deathrising

In Deathrising il gothic doom viene espresso a livelli ottimali da un gruppo di musicisti esperti e competenti
Urania – Hieros Gamos

Gli Urania propongono un interpretazione ortodossa ma non per questo meno stimolante del genere, riuscendo a mantenere desta l’attenzione dell’ascoltatore grazie al ricorso ad una scrittura lineare, efficace e talvolta anche piuttosto evocativa.
Avatarium – The Girl With The Raven Mask
Doom metal classico ai massimi livelli che non manca di affascinare ed esaltare nei brani in cui la band lascia le briglie e lo stallone metallico può finalmente cavalcare libero, sulle praterie che hanno visto le chiome al vento di Raimbow, Uriah Heep, Black Sabbath e Blue Öyster Cult.
Without Dreams – Rejected by Angel, Betrayed by Demon
L’ascolto di Rejected by Angel, Betrayed by Demon regala diversi attimi di funeral doom magari un po’ ruspante nella forma, ma sicuramente genuino negli intenti e capace di toccare, sia pure a intermittenza, le giuste corde.
Myridian – We, The Forlorn
La musica di questi ragazzi merita di essere esportata e posta all’attenzione del pubblico dell’emisfero nord, dove potrebbe trovare i meritati riscontri: nel frattempo non facciamo l’errore di ignorare un album come We, The Forlorn.
Stonewitch – The Godless
Il quintetto si ispira alla discografia di mezzo dei Cathedral immettendo nel proprio monolitico sound iniezioni di Witchfinder General e Saint Vitus, per un vero ed ottimo tributo al doom classico.